Non ti chiedo più quando ritorni
ma ti chiedo quanto rimani.
Se litighiamo è la guerra dei mondi
per quanto siamo lontani.
Da quanto è finita
mi sembra passata una vita,
mi hai quasi raggiunto,
siam quasi coetanei.
Prima eravamo perfetti insieme,
ora siamo solo perfetti estranei.✈️
EMMA'S POV
Controllo per un'ultima volta la valigia prima di sedermici sopra chiudendola. È strapiena.
Sbuffo scostandomi una ciocca di capelli biondi prima di suonare il campanello di chiamata per le domestiche. Mi hanno sempre fatto un po' paura, le domestiche e i maggiordomi di casa nostra.
Con quegli occhi inespressivi e la faccia di chi vive per obbedire a qualcuno. Ci sono abituata, ovviamente. Parecchi studenti della mia scuola hanno la stessa identica espressione."Ha chiamato, signorina?" domanda lei, una castana di circa venticinque anni.
"Sì, portami giù questa per favore" le ordino indicandole il bagaglio.
Annuisce prendendola.
Scendiamo le varie scalinate in marmo fino ad arrivare davanti al portone della sala."Ecco a lei signorina, le auguro una buona vacanza" dice, simile ad un automa, per poi girarsi e tornare nell'ala della villa dedicata alla servitù.
È quasi entrata quando io la richiamo.
"Scusa"
"Sì?" si volta.
"Non ti stanchi mai di pulire lo sporco degli altri?" le domando di getto.
Lei mi guarda, lo sguardo rassegnato di una vecchia nel corpo di una giovane.
"Noi donne siamo nate per questo. La differenza è che io mi faccio pagare" risponde, prima di andarsene.
Faccio una smorfia disgustata fissando il punto in cui era qualche istante prima.
Lei fa il lavaggio dei vestiti a mio padre, mio padre fa il lavaggio del cervello a lei.
Scrollo le spalle entrando nel salone.
Dove trovo gli Ostuni."Emma! Ti stavamo giusto aspettando.
Dato il futuro matrimonio tra te e Lorenzo, quest'anno abbiamo deciso di passare insieme le solite due settimane a Parigi insieme agli Ostuni.
Non è meraviglioso?" domanda mia madre, e si capisce che lo crede davvero.Non ci voglio credere.
"Certo, madre" rispondo fingendomi euforica almeno la metà di lei, per poi portare lo sguardo su Lorenzo.
Scrolla appena le spalle, come a dire che la cosa è nuova anche per lui.
Sospiro mentalmente.*Ormai non si può più stare in pace nemmeno in vacanza*
✈️
Sono seduta tra il finestrino e mia madre, che a sua volta è di fianco a mio padre, dato che i posti dell'aereo sono da tre. Gli Ostuni sono disposti allo stesso identico modo dietro.
"Attenzione: il volo privato Milano-Parigi sta per partire. Si pregano i gentili passeggeri di allacciare le cinture di sicurezza e spegnere o mettere in modalità aereo eventuali apparecchi elettronici"
"Come se noi usassimo quelle diavolerie" borbotta mio padre.
Alzo gli occhi al cielo, guardando le nuvole dove fra un po' voleremo.
Dopo nemmeno venti minuti i nostri genitori si sono già addormentati.
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WHO ARE YOU? || Lorenzo Ostuni
FanfictionEmma Bianchi e Lorenzo Ostuni. Ricchi, belli, di buona famiglia, iscritti all'istituto più prestigioso di Milano. Il ragazzo e la ragazza perfetti, destinati dalla nascita a sposarsi per il volere dei loro genitori in un matrimonio perfetto. Ma siam...