Un fra' in strada in
crisi di insicurezza,
adolescenza mia cara
ti canterò fino alla nausea,
dal blocco all'ultimo
esame di laurea, sai Laura,
è nell'aula, è nell'aria,
c'è un'aurea di ansia e di para,
di viaggia e di impara.
Sui trampoli di un ego
sproporzionato, dovrò razionare
il mio essere razionale
se vorrò esser così
artisticamente sofisticato.
Un fre' mi ha amato, per me
è come se era armato.🐯
EMMA'S POV
Caldo. Molto. Forse troppo. Come quando prendi il sole e ti senti liquefare ma allo stesso tempo non hai nessuna voglia di spostarti. Prima ancora di capire dove sono, percepisco una sensazione strana al ventre. È cambiato qualcosa dentro di me. Non in meglio o in peggio, semplicemente c'è qualcosa di diverso. Nel tentativo di definire che cosa, apro gli occhi. Mi trovo davanti un muro nella penombra. Strizzo gli occhi confusa. Poi mi rendo conto di avere le gambe intrecciate a un altro paio. E le braccia di qualcuno che mi avvolgono. E sono in mutande.
Di colpo decine di flashback assalgono la mia mente. Io e Lorenzo ieri sera. Il letto. I vestiti lanciati non si sa dove. Le urla."Ah cazzo" sussurro spalancando le palpebre.
Non ho il coraggio di voltarmi ora che mi sono resa conto della nudità attuale di entrambi, ad eccezione dell'intimo. Forse, però, ho sussurrato meno di quanto pensi, perché lo sento muoversi per poi sbadigliare. Bestemmia sottovoce per poi chiedere al nulla che cazzo di ore sono. Trattengo una risata.
Decido di far finta di dormire, in fondo non può vedermi in faccia.
Inizia ad accarezzarmi una spalla con il pollice in silenzio, mi sciolgo per la dolcezza del suo gesto."Quanto posso amarti" sussurra sulla mia nuca, mio malgrado il fiato caldo sul mio collo mi fa venire la pelle d'oca.
E lo stronzo se ne accorge.
"Sei sveglia brutta bastarda?" sorride baciandomi il collo.
Fingo di risvegliarmi a causa di questo gesto, mi stiracchio per poi rigirarmi nel suo abbraccio.
"Giorno" borbotto con il viso affondato nel suo petto nudo.
"Giorno Rossa" ride accarezzandomi i capelli.
Mi lascio scappare un sorriso nonostante l'imbarazzo.
"Tutto ok?" mi domanda serio alzandomi il viso con una mano.
"Sì sì" mi affretto a rispondere guardandogli il naso.
I miei occhi vengono attirati dalla macchia violacea, appena sopra la sua clavicola, che io stessa ho creato.
"Sicura?" pianta gli occhi scuri nei miei.
Ripenso a come quegli occhi mi guardavano ieri notte, sentendo un caldo preoccupante affluirmi al viso.
Annuisco mordendomi il labbro."Aspetta... Sei imbarazzata Emma?" sorride bastardo calcando sul mio nome, la sua mano scorre dai miei capelli alla mia schiena.
"No" nego sentendomi ridicola, è palese il contrario.
"No?" soffia sul mio collo prima di posarci sopra le labbra.
"...un po' "ammetto mugolando.
"Non dirmi che ti vergogni solo perché sei nuda, ieri mi sei sembrata molto... Contenta, non so se mi spiego" ridacchia di nuovo mordicchiandomi piano il lobo.
"Sei uno stronzo" mormoro chiudendo gli occhi.
"No ehi, seriamente" torna a guardarmi in faccia "Ieri... Insomma. È andato tutto bene? Dopo aver finito ci siamo addormentati subito e... Cioè, non ho fatto in tempo a chiederti niente..." arrossisce.
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WHO ARE YOU? || Lorenzo Ostuni
FanficEmma Bianchi e Lorenzo Ostuni. Ricchi, belli, di buona famiglia, iscritti all'istituto più prestigioso di Milano. Il ragazzo e la ragazza perfetti, destinati dalla nascita a sposarsi per il volere dei loro genitori in un matrimonio perfetto. Ma siam...