》Chαpter 21

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Dicono l'alcool ci renda sinceri,
e ora che sono fuori eccoti
i miei lati veri, che sono
anche i peggiori.
Venuti fuori dalle crepe
in mezzo a questa city,
siamo cresciuti come fiori,
e mo' siamo appassiti.

🥀

EMMA'S POV

I miei pugni si schiantano con forza contro il muro, i miei piedi calciano furiosamente qualsiasi cosa abbia la sventura di mettersi sul mio cammino. Puntini neri mi danzano davanti agli occhi.

"Vaffanculo" sussurro "VAFFANCULO VAFFANCULO" urlo scaraventando un bidone dalla parte opposta del vicolo.

Esso sbatte contro i mattoni con un frastuono metallico assordante, parto a ridere per non piangere accasciandomi al suolo. Mi prendo la testa tra le mani iniziando a dondolare, sto tremando di rabbia.

"È solo un incubo è solo un incubo svegliati svegliati SVEGLIATI" grido di nuovo passandomi la mano tra i capelli e rompendo brutalmente i nodi.

I loro sguardi.

*Fai schifo. Non vali niente*

"Rossa"

Le voci nella mia testa vengono messe in silenziatore. Alzo il capo di scatto, pregando che non sia lui.
Speranza vana. I suoi occhi scuri mi guardano attenti con un'intensità incredibile.

"...vai via Stecco, non è il momento" mi limito a dire alzandomi da terra.

Gli dò le spalle e faccio per andarmene, quando la sua mano calda si stringe intorno al mio avambraccio.

"Che hai? Ti ho sentito da dentro il covo" dice senza interrompere il contatto visivo.

"Non voglio parlarne, lasciami stare" replico brusca cercando di sottrarmi alla sua presa.

"I tuoi occhi urlano l'opposto sai?"

"Come scusa?" ghigno sarcastica.

"I tuoi occhi" ripete serio "Sono lucidi e sono... Sono di quel verde di quando stai provando un'emozione forte" arrossisce.

"Piantala di sparare cazzate, i miei occhi sono sempre verdi" replico.

"Invece no, l'avevo già notato e ne ho la conferma. Il verde cambia leggermente quando sei senza filtri, diventa più lucido e più... vivo" spiega arrossendo ancora.

"...lasciami andare Ciuffo" sospiro divincolandomi di nuovo.

"Mai" afferma, e non posso fare a meno di maledire quella parte di me che gli crede.

"Ti prego" quasi lo supplico.

Scuote appena la testa, i nostri sguardi si sfidano, ma sono troppo debole per vincere in questo momento.

"...vaffanculo" soffio infine.

Lui lo interpreta a modo suo. Mi circonda con le braccia, accarezzandomi i capelli e la schiena.

"Vaffanculo" sussurro di nuovo soffocata nella sua felpa, immersa nel profumo di vaniglia, stringendo il tessuto tra i pugni.

"Grazie altrettanto eh Weasley" ridacchia sul mio collo riempendomi di brividi.

"Ti odio da morire" mormoro.

"Io di più" replica scontandosi con dolcezza.

Mi ritrovo il viso poco distante dal suo.

"Adesso andiamo dentro, ci beviamo qualcosa di caldo e mi racconti che è successo, ok?" domanda retorico.

"Da quando nel covo c'è qualcosa di caldo?" alzo il sopracciglio.

WHO ARE YOU? || Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora