Sono talmente fatto
che quando leggi che scrivo
pensi sia un analfabeta.
È andata male visto che oggi
quando scrivi cose a caso
di solito ti chiamano poeta.
Avevi lo sguardo sullo smartphone
e ti sei persa il momento
in cui è caduta la cometa.
Speriamo che Kepler sia abitabile, magari lì non sono io
il peggiore sul pianeta.🎆
EMMA'S POV
Il cellulare vibra. Sbuffo prendendolo.
Stecco🙄:
Rossa, è successo qualcosa un paio di sere fa? Cioè, mi hai già spiegato che ero ubriaco, ma ho fatto qualcosa di particolare? Non ricordo bene, credo di aver vomitato... Ho fatto qualcosa di male? È per questo che negli ultimi due giorni sei più fredda del solito? Lo sai che così mi fai stare male?
(🚫Messaggio eliminato)Ehi Rossa, ma la vera domanda è: cosa fai stasera per Capodanno?
17:09Io:
No.
17:09✅✅Io:
Anche tu con sta domanda no.
17:09✅✅Stecco🙄:
Te l'hanno già fatta in tanti?
17:10Io:
Pure in troppi, e la cosa che mi rompe è dover dare a tutti la stessa risposta.
17:11✅✅Stecco🙄:
Cioè che lo passerai con me?😏
17:11Faccio una smorfia rivolta allo schermo, ma per qualche strano motivo le mie dita si muovono da sole.
Io:
Ma magari
17:11✅✅Sbarro gli occhi lanciando il cellulare sul materasso e immergendo la faccia nel cuscino.
Perché cazzo l'ho scritto?
"Chi vi ha autorizzato a muovervi per conto vostro?" guardo i miei pollici torva.
*Stai parlando con una parte del tuo corpo, ti rendi conto di quanto sei messa male?*
TI RENDI CONTO DI QUELLO CHE HANNO OSATO SCRIVERE?
*Non prenderti per il culo da sola dai. Hanno scritto quello che volevi tu, solo che non vuoi ammettere quello che vuoi, cioè lui*
Io non voglio lu-
*Ah no? Quindi se ripensi a quello che avete fatto, non provi niente?*
Chiudo gli occhi cercano di rivivere le emozioni che ho sentito. I ricordi mi assalgono come se non avessero aspettato altro, finalmente liberi dall'angolo della mia mente in cui li avevo confinati. I brividi mi aggrediscono la pelle mentre mi sembra di sentire di nuovo la sua bocca che mi tortura il collo, le sue mani strette sui miei fianchi, il suo respiro caldo e affannoso nell'orecchio, tra i capelli.
Riapro gli occhi di colpo, accorgendomi di essermi passata le dita sul percorso tracciato da lui.
Con un verso sommesso simile a un ringhio mi alzo dal letto, dirigendomi verso la lavagna. La fisso.
In tutti questi mesi si è riempita di cose riguardanti lui, noi. Respiro profondamente, aggiungendo una X con il pennarello per segnare ciò che è successo. Non saprei riassumerlo a parole, non tanto l'atto in sé ma le sensazioni. Mi allontano di un paio di passi leggendo le varie annotazioni."L'ho abbracciato di mia spontanea volontà"
"Ha un sorriso contagioso, dev'essere per questo che sorrido anche io"
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WHO ARE YOU? || Lorenzo Ostuni
FanfictionEmma Bianchi e Lorenzo Ostuni. Ricchi, belli, di buona famiglia, iscritti all'istituto più prestigioso di Milano. Il ragazzo e la ragazza perfetti, destinati dalla nascita a sposarsi per il volere dei loro genitori in un matrimonio perfetto. Ma siam...