1 settembre 1941
Il terzo anno era ormai alle porte.
Non appena Adhara varcò il muro del binario 9 e 3/4 venne attorniata dalle sue amiche che la assalirono per sapere tutto ciò che aveva fatto durante l'estate e per raccontarle i loro aneddoti.
Il binario era invaso da orde di ragazzini del primo anno che gridavano, genitori che si sbracciavano e alunni che correvano da una parte all'altra per salire sui vagoni.Sorrise. Tutto questo le era mancato.
L'estate non era andata molto bene. Aveva visitato molti luoghi, ma erano tutti nel mondo babbano. Un tempo una cosa del genere l'avrebbe riempita di gioia, ma non era più così. Man mano che cresceva si sentiva sempre più distante da quel mondo: le differenze tra maghi e babbani le parevano ormai inconciliabili e i discorsi contro i babbani che aveva spesso sentito fare da Riddle, stavano iniziando a influenzarla. Aveva iniziato ad informarsi meglio sulle linee di sangue definite "pure" e aveva iniziato anche a provare un certo fastidio per tutte quelle persone che non facevano parte di determinati canoni di purezza.
Si rese conto di stare inconsciamente cercando tra la folla un certo sguardo. Sperava di vedere il suo profilo, la sua alta figura, il suo viso pallido. Sperava di trovare quelle labbra che mai si incurvavano in un sorriso.
Lui era diventato un presenza discreta e cosí costante nella sua vita che aspettava sempre con ansia la fine delle vacanze per ricominciare ad averlo attorno.
Si scosse, infastidita da quei pensieri e infastidita dal pizzico di delusione che si rese conto di provare a non incontrarlo subito.
Possibile che la prima cosa che le veniva in mente di fare appena tornata nel mondo magico fosse cercare Tom Riddle?
Questa consapevolezza le fece salire all'istante un mal di testa lancinante e quindi decise che aveva bisogno di stare da sola: non avrebbe retto a passare l'intero viaggio in compagnia di quelle galline delle sue compagne. Fingendo di andare a salutare qualcuno si mescolò alla folla per cercare un vagone tranquillo sul quale salire.
In coda al treno c'era molta meno gente ma tutti gli scompartimenti erano occupati.
Il treno nel frattempo diede uno scossone e partì.
Solo uno scompartimento, l'ultimissimo, sembrava vuoto.
Non appena si trovò sulla soglia però,si rese conto di una presenza all'interno. Un ragazzo dai lineamenti nobili intento a leggere un libro.Riddle.
Ovviamente.
-Ciao...- disse lei.
Esitò sulla porta mentre lui alzava gli occhi dal libro inchiodandola con sguardo glaciale.
-Non ci sono altri scompartimenti liberi?- chiese seccamente tornando alla lettura.
Lei alzò gli occhi ed entrò per poi sedersi davanti a lui con lo sguardo rivolto al paesaggio che scorreva fuori.Tom dopo un tempo interminabile si azzardò a guardarla. I suoi capelli erano legati in un perfetto chignon che lasciava scoperta la pelle diafana del suo collo. Aveva lo sguardo perso nel panorama e lui si trovò a chiedersi chissa quali fossero i pensieri che aveva in testa. Si tirò uno schiaffo mentale perchè in realtà non avrebbe dovuto importargliene nulla di ciò che lei pensava.
Eppure si rese conto che lei era cresciuta in quell'estate ed era sbocciata in tutta la sua bellezza. Perché si, dovette ammettere a se stesso che Adhara era sempre stata bella ma quando aveva fatto capolino nel suo scompartimento, oltre al fastidio iniziale di quell'intrusione alla sua solitudine, aveva sentito qualcosa nel petto, come se il cuore avesse perso alcuni battiti vedendola.
Avrebbe voluto disperatamente essere infastidito dalla sua presenza ma non era così. In realtà lo faceva sentire rilassato. Non lo disgustava per niente stare in sua compagnia. Non l'aveva mai disgustato.
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Amortentia - A Tom Riddle Story
Fanfiction...e se il passato fosse differente da come ci è sempre stato raccontato? ...e se nella vita di Lord Voldemort, ci fosse stato un tempo in cui uno spiraglio di luce aveva fatto capolino nell'oscurità? Cosa potrebbe aver spento la luce? Cosa potrebb...