15 novembre 1941
Una lunga ed estenuante lezione di pozioni era appena finita.
-Adhara, Tom?- la voce di Lumacorno li bloccò mentre stavano mettendo via il materiale. Alzarono entrambi gli occhi e videro il professore avvicinarsi con un'espressione gioviale.
-Viste le vostre sconfinate capacità, avrei piacere a invitarvi a una cenetta intima con alcuni altri studenti venerdì sera, sempre che non abbiate altri impegni...- ammiccò leggermente.
Adhara rimase un attimo interdetta non sapendo cosa rispondere ma la voce di Tom la salvò dall'impiccio.
-Sarebbe un onore per entrambi professore.- rispose prontamente lui.
-Sapevo che non mi avreste deluso nemmeno questa volta! Bravi ragazzi, a venerdì. La cena inizia alle 19.30!- esclamò Lumacorno con gli occhi che brillavano.
I due alunni presero le borse in fretta e furia se ne andarono con un saluto.
Non appena uscirono dall'aula si scambiarono un'occhiata d'intesa.
-Speravo che questo momento non sarebbe arrivato mai...- si lamentò Adhara roteando gli occhi.
Le riunioni del cosiddetto LumaClub erano famose per essere di una noia terribile.
Tom rimase impassibile.
-E invece questa è un'ottima cosa. Più abbiamo un buon ascendente sugli insegnanti, più loro saranno portati a stare dalla nostra parte in caso di necessità. Hai ancora molto da imparare.- mormorò a denti stretti mentre camminavano.
Adhara lasciò andare un gemito: per l'ennesima volta si trovava di fronte al solito opportunismo malato di Tom.
-Inoltre potrebbe essere un'occasione per te per sfoggiare quella nuova camicetta che ti sei comprata due settimane fa ad Hogsmeade e ancora non hai potuto indossare.- la schernì lui facendole un occhiolino.
Le sue parole la fecero rimanere di sasso.
-Come diavolo...?- disse lei, mentre egli se ne andava a passo spedito.
Due settimane prima era andata ad Hogsmeade con le sue compagne di stanza perché Tom considerava le visite alla cittadina una (testuali parole) "perdita di tempo prezioso da utilizzare per le mie ricerche". Aveva effettivamente comprato una camicetta ma nessuno a parte lei l'aveva vista, in quanto le sue amiche al momento dell'acquisto si trovavano nella gioielleria di fronte. Ogni volta quel ragazzo riusciva a lasciarla a bocca aperta. Che riuscisse ad entrarle nella testa mentre lei dormiva? Pensò che se fosse stato così lei se ne sarebbe accorta sicuramente. L'altra ipotesi era che lui si fosse recato ad Hogsmeade di nascosto e l'avesse vista. Si appuntò mentalmente di chiedergli come mai sapesse del suo acquisto.I giorni che li separavano dalla cena passarono in fretta.
Dopo le lezioni di venerdì Adhara andò subito nella sua stanza a prepararsi. Le sue amiche pendevano dalle sue labbra e non facevano altro che darle consigli e sospirare con aria sognante. Lei non capiva assolutamente questa loro invidia dato che avrebbe volentieri rinunciato a quella serata.
Adhara optò per la famosa camicetta e una gonna nera a vita alta che arrivava poco sotto le ginocchia. Truccò leggermente gli occhi e mise uno strato di rossetto rosso sperando di non osare troppo*.(*piccolo appunto: ricordiamoci che siamo negli anni 40)
Non appena uscì dal bagno la Rosier le lanciò uno sguardo di approvazione.
-Riddle cadrà ai tuoi piedi!- urlò battendo le mani.
Adhara roteò gli occhi e sbuffò per questo ennesimo commento, ma dentro di se sentiva una certa agitazione al pensiero di passare un'intera serata con Tom in un contesto che esulava dalla biblioteca o da qualsiasi altro luogo che frequentavano abitualmente per motivi scolastici.
Prima di uscire salutò la Rosier che le diede un bacio sulla guancia.
-Falli neri!- esclamò ridendo e tirandole un pugnetto sul braccio.
Adhara scoppiò a ridere e si avviò.
Non appena arrivò davanti alla porta dell'ufficio del professore fece un respiro profondo e si sistemò il colletto con un gesto nervoso.
Bussò e non appena aprì la porta, 7 paia di occhi si voltarono verso di lei.
Arrossì all'istante rendendosi conto di essere l'unica ragazza e incrociò subito lo sguardo di Tom che si trovava appoggiato al camino e che le fece un cenno di saluto con espressione neutra.
Non l'aveva mai visto con dei vestiti che non fossero l'uniforme scolastica. Rimase colpita per l'ennesima volta di quanto i vestiti su di lui sembrassero sempre perfettamente stirati e ordinati mentre spesso le altre persone avevano alcuni dettagli fuori posto. Quando lo guardava, nessun dettaglio pareva essere fuori posto.
Stava andando verso di lui come attratta da una calamita quando la voce di Lumacorno la fermò.
-Buonasera signorina Flint, è un piacere averla con noi stasera!- esclamò in tono gioviale andando verso di lei.
-Grazie professore.- rispose sorridendo.
Lumacorno si voltò verso gli altri ospiti.
-Ragazzi, ora che siamo arrivati tutti possiamo accomodarci.- strillò il professore indicando la tavola già apparecchiata.
Si sedettero con un rumore di sedie trascinate e nei piatti apparve la prima portata.
Il professore intratteneva conversazioni con tutti, chiedendo loro vita, morte e miracoli delle loro famiglie, chiedendo quali fossero le loro aspirazioni per il futuro e spettegolando su possibili coppie che si sarebbero potute formare.
Nel caso di Tom evitò accuratamente di far domande riguardanti la famiglia e il ragazzo rispose in modo impeccabile e garbato a tutto ciò che gli veniva chiesto, nonostante Adhara si accorse del fastidio che provava a parlare di cose "private" davanti agli altri. Lei sapeva perfettamente che non era per imbarazzo: semplicemente lui non trovava nessuno in quella sala degno di sapere gli affari suoi.
Quando fu il turno di Adhara, tutti i presenti la guardarono con interesse e lei avrebbe voluto sprofondare.
Una domanda in particolare, capitata lì tra capo e collo la destabilizzò.
-Allora, una bella ragazza come te avrá certo una miriade di spasimanti, c'è per caso qualcuno in particolare che ha attirato il tuo interesse?- domandò il professore, lanciando poi un'occhiata veloce a Tom che per fortuna non se ne accorse perché troppo occupato a giocherellare col cibo nel piatto.
Sentì istantaneamente il viso diventarle di fuoco e fece un sorrisetto imbarazzato.
- Oh, beh, no io a dire il vero non...- balbettò lei stringendosi nelle spalle.
Il professore rise e batté le mani. Per lui la situazione doveva essere infinitamente divertente.
-Non essere modesta cara, scommetto che in questa stanza c'è ALMENO una persona che potrebbe trovarti interessante.-
Lumacorno posò gli occhi su Tom che aveva istantaneamente appoggiato le posate sulla tavola e la fissava.
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Amortentia - A Tom Riddle Story
Fanfiction...e se il passato fosse differente da come ci è sempre stato raccontato? ...e se nella vita di Lord Voldemort, ci fosse stato un tempo in cui uno spiraglio di luce aveva fatto capolino nell'oscurità? Cosa potrebbe aver spento la luce? Cosa potrebb...