Ciao a tutti. Prima di tutto mi scuso se gli aggiornamenti non sono più così "regolari" come prima. Sto passando un periodo un pò difficile e faccio fatica a conciliare le cose...spero che mi perdonerete 🙏🏼
Volevo dare un piccolo spazio anche a una riflessione riguardo ad un commento di diversamenteugualee .
Lei mi ha fatto notare che qualcuno leggendo potrebbe pensare che l'atteggiamento di Tom verso Adhara sia amore.
Io ho sempre dato per scontato che essendo Tom il personaggio che conosciamo, fosse chiaro che i suoi gesti e le sue emozioni fossero quelli di una persona con evidenti turbe psichiche.
Effettivamente però, specialmente le ragazze più giovani, potrebbero fraintendere i suoi atteggiamenti e il mio modo di esporre la storia (io parlo attraverso gli occhi dei due protagonisti e questo significa che ciò che viene descritto non é per forza etico e giusto. Non sono le mie opinioni, non è il modo in cui io mi comporterei o reagirei. È la storia di due persone che esistono nella mia testa ma non per questo sono in linea con i miei "ideali").
Ricordatevi sempre che per quanto una persona possa dirvi che vi ama, se vi fa del male (fisico o mentale) non è amore. Non è amore se vi fa star male. Non è amore se vi inquina la vita, se vi toglie la serenità, i vostri spazi, la vostra identità. Non è amore se vi fa sentire sbagliate, come se non foste abbastanza.
Non è amore se non rispetta la vostra persona, se non ascolta i vostri "No", se calpesta le vostre emozioni e se vi fa sentire come oggetti di proprietà invece che esseri umani.
Ricordatevelo sempre.Detto questo, vi lascio il prossimo capitolo sperando che possa piacervi. Io sto sviluppando il personaggio di Tom restando fedele nel limite del possibile al suo carattere, quindi non diventerà mai una persona equilibrata e corretta. Tenevo solo a ricordarvi che il fatto che io scriva una storia di questo tipo non significa che io approvi e ritenga giusti i suoi comportamenti.
E ricordo a tutte le ragazze che si trovano in una prigione spacciata per amore che un aiuto verrà sempre dato a coloro che lo richiedono. ♥️🌸15 dicembre 1943
"Ora che l'acqua ci taglia la gola
Vorrei dirti come finirà
Stiamo qui dove ancora si tocca
Ancora un passo e tutto cambierà
Nessuno sa la direzione
Il bene e il male come è aggrovigliato
Andiamo, sì, ma non mi dire dove
Balliamo un tango su un campo minato."L'aveva sognato. Nel marasma di incubi che la vedevano a faccia in giù nel bagno delle ragazze allagato, Adhara aveva sognato il modo che avrebbe permesso a Tom di essere immortale.
Era qualcosa di macabro, qualcosa che le metteva i brividi. Ne era bastato solo il nome ripetuto nella sua testa mille volte durante il sogno per farle calare un freddo artico dentro: Horcrux.
Dentro di lei si era subito scatenata una battaglia.Doveva aiutarlo.
Doveva davvero?
Poteva far finta di niente dopotutto...
Ma questa cosa l'aveva consumato durante gli anni e lei sentiva il bisogno di dargli questo aiuto nonostante non si parlassero quasi più.
Nonostante lei lo guardasse da lontano senza poterlo più toccare, sentendo le mani bruciarle quasi quanto gli occhi, sentendo tutto il suo vuoto. Nonostante continuasse a guardare le cicatrici delle spine della rosa senza capire come mai non guarissero, ma al contempo desiderando segretamente che rimanessero così ancora a lungo.
Nonostante dentro di se sapesse che un Horcrux era una magia talmente oscura che probabilmente avrebbe cambiato tutto irrimediabilmente. Era pronta per portare un simile fardello? Era pronta per sentirsi responsabile per sempre qualora qualcosa fosse andato storto?In barba a tutti questi pensieri, dopo le lezioni si ritrovò quasi inconsapevolmente a cercarlo a scuola.
Lo trovò seduto in biblioteca, ovviamente. Si guardò attorno controllando che non ci fossero sguardi indiscreti e andò da lui sedendosi di fronte.
Il ragazzo alzò lo sguardo parecchio infastidito, per poi sgranare gli occhi quando si rese conto che era lei.
-Flint...- disse, a corto di parole, la bocca immediatamente prosciugata.
Rimasero qualche istante a scrutarsi, gli occhi di lui che la invadevano come nebbia nera.
Quanto le era mancato lo sguardo di Tom su di lei! Era stata depredata dei suoi occhi che le scavavano dentro e ogni giorno ne sentiva l'assenza.
Ogni.
Giorno.
Adhara si mordicchiava le labbra con insistenza, cercando il coraggio per fare quel passo che avrebbe sicuramente cambiato tutto.
Tom dentro di sé si domandava cosa l'avesse portata a cercare proprio lui, a parlargli dopo che per mesi l'aveva evitato.
Non poté far altro che bearsi del fatto che Adhara fosse lì con lui e Dean altrove.-Ho fatto un sogno.- sussurrò.
Ecco dunque la risposta. Lui si mise immediatamente ritto sulla sedia, pronto a captare qualsiasi informazione lei gli avesse riferito.
-Che hai sognato?- domandò di getto, la curiosità che lo mangiava dentro.
Lei sospirò.
-La soluzione alla tua paura di morire.- bisbigliò.
Tom che le guardava avidamente le labbra, inizialmente le vide muoversi e sentì quelle parole senza capirne appieno il significato. Non poteva crederci. Quella ragazza gli stava davvero dando qualcosa di così importante per lui?
Riddle chiuse il libro che stava leggendo e lo allontanò lentamente da se. Ora tutte le sue attenzioni erano per Adhara.
-E quale sarebbe?-
-Non qui.- mormorò lei dando un'occhiata attorno.
Si lanciarono poi uno sguardo di intesa e annuirono all'unisono.
Si alzarono e decisero di andare nella Stanza delle necessità per allontanarsi da occhi e orecchie indiscrete.
Il viaggio tra i corridoi fu infinito, gli occhi delle persone si puntavano su di loro con stupore, tutti increduli di vederli camminare uno affianco all'altro nuovamente.
La ragazza aveva un groviglio di emozioni annidato nello stomaco, l'ansia che passo dopo passo si avviticchiava ad ogni sua terminazione nervosa.
Erano talmente vicini mentre camminavano e talmente in sincronia che Adhara poteva sentire il tessuto del mantello di Tom sfiorarle la mano.
Dovette imporsi con la violenza di non allungare un dito e avvicinarsi alla mano di lui per sentirne il calore. Voleva così tanto sentirne il calore!
Il profumo di Adhara entrò invadente nelle narici di Tom, come uno schiaffo mentre camminavano. La guardò di sottecchi diverse volte: aveva lo sguardo fisso davanti a se, era pallida e si vedeva che doveva aver dormito male. I suoi capelli però erano impeccabili come sempre, raccolti in una treccia laterale legata da un fiocco nero. Tutta quella perfezione controllata l'aveva sempre fatto impazzire. Anche quando era distrutta era perfettamente in ordine e ciò creava un contrasto che lo rendeva estremamente nervoso: lei voleva celare. Esattamente come lui.Quando furono finalmente soli dopo che la porta si chiuse alle loro spalle con un tonfo, si fermarono uno di fronte all'altro.
La ragazza parlò subito piantando i propri occhi in quelli di lui.
-Leggimi.- disse quasi in un sospiro sentendosi affondare in quell'onice scura che erano gli occhi di Tom.
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Amortentia - A Tom Riddle Story
Fanfiction...e se il passato fosse differente da come ci è sempre stato raccontato? ...e se nella vita di Lord Voldemort, ci fosse stato un tempo in cui uno spiraglio di luce aveva fatto capolino nell'oscurità? Cosa potrebbe aver spento la luce? Cosa potrebb...