Mishap

176 13 1
                                    

So you can keep me inside the pocket of your ripped jeans.
Holding me closer 'til our eyes meet, you won't ever be alone, wait for me to come home_

~Luke

Giuro che questa è la volta buona che Calum lo uccido, sta bussando in continuazione alla porta da almeno cinque minuti, all'inizio ho provato ad ignorarlo ma Vicky ha iniziato agitarsi nel sonno e per non svegliarla mi sono infilato velocemente un paio di boxer e una maglia per poi andare ad aprire la porta, trovandomi il viso sorridente di Calum davanti.
<<cosa vuoi>> sbuffo con tono scocciato ma lui non fa sparire il sorriso dal viso e guarda velocemente la stanza lanciando un'occhiata a Victoria che dorme e di cui si vede solo la schiena scoperta fortunatamente <<oh non pensavo>> dice poi guardandomi <<dai ormai dimmi cosa c'è>> sospiro appoggiandomi allo stipite della porta <<devi darmi le chiavi dell'auto>> lo guardo aggrottando le chiavi dell'auto <<le chiavi...>> poi mi viene in mente come un flash la sera prima quando Ash non riusciva ad aprire la porta e mi ha dato in mano le chiavi dell'auto che sono rimaste nella tasca dei miei pantaloni, annuisco velocemente e sparisco nella camera afferrando i miei jeans ancora sul pavimento e prendendo le chiavi <<aspetta Ash lo sa?>> chiedo assottigliando lo sguardo e lui ride <<si tranquillo>> continuo a non dargli le chiavi e lui alza gli occhi al cielo <<non sto mentendo, Ash ha detto che gli basta non essere in auto quando guido>>scrolla le spalle e rido scuotendo piano la testa per poi tendergli le chiavi <<a cosa ti serve la macchina a quest'ora scusa?>> chiedo sbadigliando e lo vedo arrossire leggermente per poi sbuffare <<senti a te lo dico ma non dirlo a nessuno, ho conosciuto una ragazza ed è qui in città perciò..>> mi guarda alzando le sopracciglia in modo eloquente e rido <<ok ok ma non fate niente in auto, o almeno non dirlo ad Ash o ti caccia di casa>> lui ghigna e corre giù dalle scale mentre richiudo la porta e mi volto.
Mi rimetto a letto e Victoria sbuffa piano schiudendo le labbra per poi portarsi una mano sul viso e stropicciarsi piano un occhio facendomi sorridere <<che ore sono>> mormora tirandosi su sui gomiti con i capelli scompigliati <<le nove più o meno>> lei sospira e si ributta sul cuscino <<restiamo ancora un po' così ti prego>> piagnucola socchiudendo gli occhi e guardandomi, sorrido e la attiro a me mentre si rannicchia appoggiando la testa nell'incavo del mio collo e le accarezzò la schiena nuda <<non è giusto, perché tu sei vestito>> la sento dire poco dopo in tono divertito <<perché quel coglione di Cal è venuto qui prima>> la sento irrigidirsi impercettibilmente <<in che senso è venuto qui? E io com'ero>> chiede alzando leggermente il tono di voce <<tranquilla non è entrato, e comunque non l'avrei fatto entrare>> sussurro al suo orecchio e la sento sospirare e il suo respiro mi fa il solletico al collo.
Poi fa scorrere le mani dal mio collo fino all'oro della maglia e me la sfila, si mette seduta e la infila velocemente per poi rimettersi distesa <<e perché questo>> chiedo guardandola con una faccia delusa, lei ride e mi posa una mano sul viso accarezzandomi piano una guancia con la punta delle dita <<perché è comoda...e profuma di te, perciò ora è mia>> dice sorridendo e scendendo con la mano dal viso alla spalla.
La afferrò per la vita a la avvicino a me finché i nostri nasi non si toccano e le accarezzo piano la pelle da sotto la maglia, le mi guarda negli occhi e appoggia piano le sue labbra sulle mie.
<<hai ragione potrei restare così per tutta la vita>> dico quando ci stacchiamo e lei sorride per poi riappoggiare la testa nell'incavo del mio collo e sospirare.

<<siamo di nuovo sul punto di morire di fame>> Mike sbuffa chiudendo il frigorifero con un tonfo e guardandoci con le mani sui fianchi <<sei una persecuzione, ora vieni con me con la tua macchina e andiamo a fare la spesa>> Mary si alza sbuffando trascinando Mike con se fino alla porta per poi tornare indietro decisa e afferrare anche Ash per un polso e spingerlo fuori di casa.
Mi volto verso Victoria che sta ancora mangiando la sua tazza di cereali e mi guarda confusa <<che facciamo noi>> chiedo avvicinandomi con la sedia lei scrolla le spalle con ancora il cucchiaio in bocca <<decidi tu io mi adeguo, però non ho voglia di vedere un film, potrei addormentarmi>> dico mentre la vedo alzarsi, si appoggia al bancone della cucina e mi guarda <<se vuoi puoi fare uno di quei vostri strani videogiochi, io resto lì tanto ho sonno >> dice ridendo.

Youngblood || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora