Stop getting distracted by the things that have nothing to do with your goals_
~Victoria
In questo momento la parola che posso usare per descrive ciò che sento è "schifo": la testa mi scoppia dal mal di testa, sento il gancetto del reggiseno che mi punge sul fianco, ho ancora il vestito di Mary addosso che sembrerà uno straccio ormai e sento gli occhi gonfi.
Mi metto seduta nel grande letto guardandomi attorno e non riconosco la stanza, però so che è la casa di Arzaylea, almeno non sono andata a letto con nessuno.
Sento un rumore e mi volto verso la porta che si apre, compare Ashton sulla soglia e si ferma a guardarmi <<avrò un aspetto orribile>> dico con la voce roca dal sonno e mi sorride dolcemente sedendosi sul letto davanti a me <<non hai mai un aspetto orribile>> mi prende le mani tra le sue e sbuffo <<non essere ridicolo>> scuote la testa <<cosa è successo ieri sera?>> chiedo sistemandomi i capelli dietro le orecchie <<non ti...non ti ricordi nulla?>> mi chiede titubante <<purtroppo mi ricordo>> sussurro stropicciandomi gli occhi che sento già umidi <<non puoi capire quanto sia arrabbiato>> dice aggrottando le sopracciglia e scrollo le spalle <<non so che dire sinceramente>> rispondo guardandolo <<comunque ieri sera sei andata a sbattere contro Calum e sei svenuta, era abbastanza ubriaco ma si è spaventato e ti ha portata al tavolo, io ero lì con Mary e mi ha detto che stavi correndo come se stessi scappando da qualcosa. Allora avevamo deciso di riportarti a casa, ma quando siamo usciti abbiamo trovato Arzaylea che ci ha spiegato....insomma una volta tornati a casa non eri più svenuta, allora ti ho lasciata dormire di qui>> finisce di spiegarmi e annuisco iniziando a ricordare qualcosa <<e....insomma...gli..gli altri?>> non riesco a pronunciare il suo nome ma Ash ha capito e annuisce <<Mary era nera, non l'avevo mai vista così arrabbiata>> mormora e inarco le sopracciglia <<ho quasi dovuto fermare Calum dal tirargli un pugno in faccia>> aggiunge guardandomi, ma ho sempre la stessa espressione <<dovete parlare Vicky, avrà di sicuro una spiegazione e anche se potrà non piacerti dovete chiarire>> dice poi e abbasso la testa << ti aspetto giù...vuoi che dica a Mary di salire?>> annuisco alzandomi insieme a lui e lo vedo uscire velocemente dalla camera mentre mi guardo intorno.
<<è permesso?>> la voce di Mary arriva da dietro la porta socchiusa, poi fa spuntare la testa all'interno della stanza e mi sorride, le faccio cenno di avvicinarsi ed entra accendendo la luce nella camera <<come va?>> chiede guardandomi mentre mi si para davanti <<sinceramente? Di merda>> sospiro con un sorriso amaro dipinto sul volto e mi guarda scuotendo la testa <<tu non puoi capire, sono furiosa>> dice iniziando ad andare su e giù per la stanza <<gli parlerò, non c'è altro modo>> sospiro avviandomi verso il bagno.Io e Mary stiamo scendendo le scale, pur non essendo io in torto sento l'ansia invadermi e chiudo gli occhi facendo un respiro prima di entrare in cucina <<buongiorno>> Calum mi sorride dallo sgabello e gli faccio un sorriso poco convinto <<oh sei sveglia menomale>> la voce di Arzaylea arriva alla mie spalle e mi volto sorridendo anche a lei ma poi la figura slanciata di Luke compare sulla porta della cucina e il sorriso mi si gela sul viso quando gli vedo un occhio nero sul volto <<ma Ash mi aveva detto che aveva trattenuto Calum dal dargli un pugno>> sussurro voltandomi leggermente verso Mary e lei annuisce <<infatti sono stata io>> spalanco gli occhi e lei scrolla le spalle.
Mi rivolto verso Luke e lo guardo facendogli un cenno con la testa verso l'esterno della casa e annuisce impercettibilmente, gli passo affianco uscendo sulle scale bianche dell'ingresso e sento la porta chiudersi dietro di lui alle mie spalle.
Mi volto incrociando le braccia e guardandolo, si avvicina e prova ad allungare una mano verso il mio viso ma mi scosto velocemente <<dimmi solo perché l'hai fatto>> sussurro puntando i miei occhi nei suoi e vedo che sospira <<non lo so Vicky>> mormora abbassando la testa <<come puoi non saperlo, insomma ci deve essere un motivo! Puoi anche dirmi che eri sbronzo o che ti volevi divertire, ma non puoi dirmi "non lo so"!>> sbotto allargando le braccia e alza il viso guardandomi <<avevo paura ecco cos'è>> esclama a sua volta guardandomi e boccheggio confusa <<paura?>> <<si paura, perché io ho bisogno di te, non ce la faccio a restare senza di te>> alza il tono di voce avvicinandosi a me <<vorrei morire sapendo che ti ho fatto male, non me lo perdonerò mai>> sospira e lo guardo sentendo gli occhi inumidirsi <<ma Luke io non capisco, andava tutto così bene finalmente>> mormoro e lui scuote la testa <<no>> <<mi sentivo in colpa, pensavo che se fossi stato più vicino a te la paura di ciò che provo sarebbe passata e che non avrei più cercato altre scuse>> si avvicina ancora a me costringendomi a scendere un gradino per non essergli troppo vicina <<non era la prima volta che la vedevo quella ragazza>> sussurra abbassando lo sguardo e sento tutte le ultime speranze che avevo scivolare via << non..non era la prima? E da...e da quando allora?>> cerco di non far tremare la voce ma le parole escono a scatti <<qualche settimana più o meno>> <<qualche settimana>> ripeto atona quelle parole e sento il rumore del mio cuore che va in mille pezzi <<qualche settimana>> ormai la mia voce diventa un sussurro e scuoto la testa ricacciando indietro le lacrime.
Torno a passi svelti dentro casa e corro verso la scala trovando cinque paia di occhi a fissarmi seduti sul divano in soggiorno, mi fermo un attimo davanti a loro e Michael mi guarda <<tu lo sapevi vero?>> chiedo in un sussurro e lui annuisce <<cosa sapevi?>> Ashton sposta lo sguardo da me a Michael e il ragazzo lo guarda con un'espressione seria <<Luke si vedeva con un'altra ragazza>> <<da quasi tre settimane>> quasi sussurra l'ultima parte della frase e vedo sia Calum che Ashton spalancare la bocca <<come da quasi tre settimane?! E come abbiamo fatto a non accorgercene!>> sbotta Cal alzandosi velocemente in piedi e Michael scuote la testa <<a me l'ha detto solo perché li ho visti insieme un pomeriggio>> dice e sento una lacrima rigarmi il viso, la asciugo velocemente <<ormai non è più un mio problema tanto>> dico prima di lanciare un'ultima occhiata a Mary e salire di corsa la scala chiudendomi nella camera di Ash in cui avevo dormito.<<grazie mille di tutto>> do un veloce abbraccio ad Arzaylea mentre vedo i ragazzi portare fuori le borse e gli zaini e lei mi sorride stringendomi una mano <<ci sono passata anche io>> abbozza un sorriso <<all'inizio è uno schifo, ma poi ti passa, datti tempo>> mi dice e annuisco <<lo so grazie>> sorrido anche io prima di andare da Mary che mi passa un braccio attorno alle spalle e usciamo di casa.
Il sole del tardo pomeriggio mi colpisce il viso, costringendomi a strizzare gli occhi e salgo in macchina continuando a guardare la villa dalle grandi pareti in vetro con un sorriso amaro che mi incurva le labbra.
Passo il viaggio in areo con il viso appoggiato alla parete bianca a guardare le nuvole fuori dal finestrino, con le cuffiette nelle orecchie, ma non riesco ad addormentarmi.
Arriviamo a Los Angeles quasi alle due e il viaggio in macchina passa silenzioso, entro in casa andandomi a chiudere subito in camera mia, finalmente affondo il viso nel cuscino e scoppio in lacrime inzuppando la federa candida.La mattina mi sento come se la sera prima mi fossi ubriacata ma mi alzo comunque a fatica andando in bagno a farmi una doccia e una volta presentabile scendo trovando già tutti svegli.
<<buongiorno>> sospiro sedendomi sul mio solito sgabello e afferrando i cereali mentre Ash mi da un bacio in fronte e Mary si siede di fronte a me <<Vicky devo dirti una cosa che non ti piacerà, ma meglio dirtela subito no?>> mi guarda e aggrotto le sopracciglia poi alzo le spalle <<tanto ormai, dai dimmi la brutta notizia>> sospiro mescolando i cereali nel latte <<mentre eravamo ancora a Miami tuo padre ha chiamato Ashton>> blocco il movimento del cucchiaino e la guardo preoccupata << gli ha chiesto un po' di te e di come andava e poi ha chiamato anche me>> la guardo in modo tale che continui e lei prende un grosso respiro prima di fare una smorfia <<gli ho detto che eri fidanzata e che sarebbe venuto anche il tuo fidanzato alla cena di domani>> tutti tacciono e si sente solo il rumore del cucchiaino che sbatte contro la tazza.
Mi volto verso Luke che mi guarda e annuisce <<è solo una sera>> dice continuando a guardarmi e annuisco piano <<si è solo una sera>> so che me ne pentirò.
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Youngblood || Luke Hemmings
Fanfiction[COMPLETATA] Vicky è una ragazza come tutte: ha la sua migliore amica, il suo migliore amico, una casa e tante altre cose normali. La sua vita cambia radicalmente, quando incontra Luke, che di normale non ha proprio nulla nella sua vita così complic...