18. Ah...questa gelosia

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Piper's pov
Sono già passate 3 settimane da quando Alex è partita e non nego che ogni secondo della mia giornata lo passo pensando a lei, non ho il coraggio di chiamarla e né di mandarle un messaggio, questo orgoglio mi sta mangiando viva! Però nemmeno lei mi scrive, stiamo vivendo questa situazione di stallo che è così frustrante perché io ho bisogno di sentirla, di sapere come sta. Non faccio che pensare e ripensare a quel "ti amo", Alex mi ama? Alex mi ama e io ho permesso che partisse per 9 lunghissimi mesi quando avrei potuto averla qui con me e capire se anche io la amo, vorrei capirlo perché sto impazzendo!
«Piper?» cerco di riprendere subito il controllo perché Tasha è qui e mi sta chiamando «ho firmato l'ultima ora di tirocinio, tecnicamente avresti concluso il tuo percorso formativo» mio Dio di già? Mi sono così abituata a questa vita che mi farà sentire diversa non venire più ogni mattina in azienda, non bere più il caffè alle macchinette con i miei colleghi, non incontrare più quella strana ma simpatica amica di Alex e, soprattutto, non vedere più lei, una volta tornata da Los Angeles.
Assumo un'espressione visibilmente triste e Tasha se ne accorge «io ti voglio bene come una sorella, Piper, fosse per me ti darei il posto ma come ben sai non dipende da me»
«dovrei parlare con James Wolf?» le chiedo, voglio assolutamente continuare a lavorare qui
«potresti, ma lui non ti conosce e potrebbe essere fiscale riguardo il tirocinio concluso» aggiunge lei riflettendo sul da farsi «l'unica soluzione è mettersi in contatto con miss Vause, dopotutto è lei che comanda»
«la devo chiamare io?» lei annuisce e il mio cuore inizia ad accelerare, ora non ho più scuse, devo chiamarla, finalmente la risento ma non credo mi basti per stare meglio, ho bisogno di toccarla, ho bisogno del contatto, di sapere che lei è accanto a me e mi protegge, mi sento così vulnerabile senza di lei.

Esco dall'ufficio e vado a fare due passi tra i corridoi per riordinare le idee e organizzare un discorso da farle, sto così immersa nei miei pensieri che non mi rendo conto che avanti a me sta un'altra persona e vado a sbattere contro di lei, perdendo l'equilibrio «hey hey fai attenzione» è Nicky, l'amica di Alex che gentilmente mi sta aiutando a rialzarmi
«scusami, ero sovrappensiero» cerco di scusarmi, ma si vede che lei è diversa da Alex e infatti subito mi sorride e mi mette a mio agio
«tranquilla! Anche io sto in giro senza fare niente, quasi quasi non mi manca Alex che mi urla di tornare in ufficio!» io rido di gusto, mi piace questa ragazza, mi sembra molto alla mano
«ehm...tu la stai sentendo? Cioè sai come sta?» le chiedo goffamente e timidamente
«certo, ci sentiamo ogni giorno, sta benone!» risponde lei allegramente «ti serve qualcosa?»
«n-no no...ehm devo fare una chiamata» le dico infine, allontanandomi da lei e prendendo il cellulare.

Alex's pov
Los Angeles è un sogno, mi sento così bene qui, sarà la brezza dell'oceano che mi mette una serenità non indifferente, sarà questa nuova esperienza, sarà la vista mozzafiato sul Pacifico dal mio ufficio, è tutto così perfetto. Se, però, mi fermo a riflettere, niente di tutto questo ha davvero senso se accanto a me manca la persona giusta, chissà come sta Piper, chissà se mi pensa come la sto pensando io, da quel giorno in aeroporto no l'ho più sentita e mi fa male, evidentemente non mi ha perdonata nemmeno dopo la mia dichiarazione.
Sono sommersa dal lavoro, devo riuscire a mandare a buon fine questa trattativa con l'Europa ma per riuscirci, devo collaborare con una certa Vanessa West, dovrebbe venire in ufficio da un momento all'altro. Improvvisamente, mentre sono intenta a scrivere al pc, squilla il cellulare, lo prendo e leggo il nome, credo che il mio cuore non sia riuscito mai a battere più velocemente di così «Piper...ciao» le dico dolcemente e con tanta calma, questa ragazza ha il potere di rilassarmi e di farmi innamorare sempre di più,
«come stai? Cioè stai bene?» sorrido divertita, quanto mi è mancata
«sto bene, Pipes, e tu?»
«potrei stare meglio...»
«che succede? Dimmi tutto» dico velocemente e preoccupata, togliendomi gli occhiali
«sto bene Al...è solo che...che...»
«...mi manchi anche tu, Pipes» concludo sorridendo «ti serve qualcosa?» le chiedo poi seriamente
«in realtà sì, ho concluso le 250 ore di tirocinio, per caso c'è qualche possibilità che io possa avere il posto fisso? Cioè so benissimo che non me lo darai perché servono le competenze giuste, ma Tasha mi ha detto di chiamarti perché Wolf non avrebbe accettato e io vorrei continu...»
«farò una telefonata a Figeroa, tranquilla» le rispondo io assumendo un'espressione dolce e divertita anche se lei non può vedermi.
Prima che Piper potesse rispondere, bussano alla porta del mio ufficio e una ragazza entra. È una ragazza di media statura, capelli rossi e mossi e carnagione abbronzata, credo sia proprio Vanessa West «buongiorno miss Vause, sono Vanessa West, la sua collaboratrice personale» si presenta sicura di sé e mi tende la mano, io gliela stringo e le faccio segno di attendere qualche secondo.
«chi è entrata, Alex? Cosa significa collaboratrice personale?» sento una leggera agitazione nella voce di Piper
«tranquilla, ci sentiamo più tardi, scusami» e riattacco quasi bruscamente. Solo dopo un nano secondo mi rendo conto di essere stata scortese con Piper ma adesso devo lavorare con questa ragazza, carina senza ombra di dubbio, ma secondo me non ha capito che il capo sono io e deve abbassare la cresta.
«le va di prendere un caffè prima di iniziare?» mi chiede con sicurezza
«no, ti ringrazio, ho solo intenzione di lavorare bene e in armonia, non mi piace perdere tempo, mai» mi rimetto il cappotto di freddezza, arroganza e superbia, questa ragazza ha molto da imparare, non capisco perché me l'abbiano assegnata per una collaborazione così delicata
«non si preoccupi, lavoreremo in estrema armonia...» mi risponde lei, mordicchiando la matita e guardandomi in modo particolare.

Piper's pov
Mi ha praticamente chiuso il telefono in faccia dopo che una certa Vanessa Mest, Kest è entrata nel suo ufficio. Chi è adesso questa qui? Cosa significa "collaboratrice personale"? La gelosia mi sta uccidendo, Alex è a 5mila km da me, con quella gallina, non riesco a pensare ad altro e non riesco nemmeno a calmarmi «merda!» penso nervosa, mentre torno in ufficio a riferire a Tasha Jefferson ciò che mi ha detto Alex.
3 ore dopo
«Chapman?» sto sistemando le mie cose, pronta a tornare a casa, in attesa di novità da parte di Alex per quanto riguarda il lavoro, fino a quando la stessa Natalie Figeroa, non si presenta nel mio ufficio davanti a me «venga domani nel mio ufficio, firmerà un contratto a tempo indeterminato e prenderà il posto di Sam Watson» io la guardo estasiata e la ringrazio mille, ma chi devo davvero ringraziare è, come sempre, Alex che, anche da così lontano, riesce sempre a starmi vicina.

Alex's pov
Finalmente sto a casa, ho preso un piccolo appartamento a Santa Monica che si affaccia direttamente sulla spiaggia, è così rilassante, è l'ideale dopo il nervosismo accumulato per colpa di quella Vanessa, ho la sensazione che saranno 9 mesi molto lunghi. Mentre preparo qualcosa da mangiare, sento nuovamente il telefono squillare e rispondo subito, senza leggere il nome
«mi spieghi perché hai questo vizio fastidiosissimo di riattaccare il telefono in faccia alle persone?» chi poteva essere se non Piper?
«ciao anche a te»
«chi era quella? Devi passare tanto tempo con lei?»
«mi stai ringraziando troppo, non serve! Ti ho solo dato un lavoro ben pagato, nulla di che!» adoro prenderla in giro, solo Dio sa quanta voglia avevo di averla qui con me adesso
«smettila, cioè sì grazie, ma devo sapere chi è quella e tu adesso mi rispondi subito» io rido di gusto, sembrava davvero acqua passata la storia del night club e io non potevo essere più sollevata
«ti amo Pipes» le rispondo dolcemente, ma era più che altro un modo per farla stare zitta e in effetti ci riesco, lei si zittisce di colpo. Credo che non sappia cosa rispondere ma le do tutto il tempo che le serve, non pretendo che mi ricambi subito, dopo tutto quello che è successo.
«quando torni?» chiede dopo un po', con un velo di tristezza
«tra pochissimo, non ti preoccupare»
«9 mesi non sono pochi...e poi tu devi lavorare con quella, inoltre si sa che a Los Angeles le ragazze girano in costume, dove hai preso la casa? Immagino in spiaggia perché sei una stronza»
«ma ti vuoi calmare?» le dico ridendo «sì, l'ho presa in spiaggia perché mi rilassa, non per altro»
«stai zitta, devo chiudere perché è arrivata la mia amica» così ci salutiamo e torno alle mie cose «quanto è buffa» penso poi, sorridendo.

Piper's pov
«Piper basta, sembri un disco rotto! Quella ragazza è solo una sua collega!» Lorna non ne poteva più di sentire le mie lamentele contro quella Vanessa, stavo parlando da un'ora solo di lei «tu così dimostri di essere arrabbiata con Alex? Facendo la gelosa?»
«non sono gelosa e poi non sono semplicemente arrabbiata con Alex, sono furiosa, nera, la odio» noto poi che Lorna mi guarda dubbiosa «smettila di fare quella faccia, non l'ho perdonata» continuo a dire, sicura di me
«quindi la baci in aeroporto come nei migliori film romantici, fai la gelosa per telefono, lei ti offre un lavoro ben pagato e ti dice per la seconda volta che ti ama...ma tu la odi, giusto?»
«giustissimo» rispondo io, portando i pop corn in un'enorme scodella e accendendo la tv.
La serata passa così in totale tranquillità fino a che non siamo pronte per andare a dormire, prendo il cellulare per spegnerlo e noto un messaggio «è da parte di Alex» penso, lo apro e leggo il solito

Buonanotte, Pipes

Odio quando alla fine riesce a far girare ogni cosa sempre a suo favore

Buonanotte anche a te, spero che la notte ti faccia riflettere sulle tue scelte di merda tra night club, donne, Vanessa West, Los Angeles, io che sto qua senza di te...tutto. Ciao.

Non la sopporto, mi irrita troppo e non posso nemmeno averla qui con me per tirarle due schiaffi o due carezze, due urla o due baci. Cazzo quanto mi manca!

Ahahahahah

Ma perché ride? È odiosa. Spengo poi il cellulare e cerco di addormentarmi, finendo vittima, anche io, di un lieve sorriso, pensando a lei.


Everything else was just backgroundDove le storie prendono vita. Scoprilo ora