26. Fragile come la felicità

1.1K 61 31
                                    


UN ANNO DOPO

Alex's pov
«ne sei davvero sicura, Alex?»
«sì, Nicky, cazzo, è la quarta volta che me lo chiedi».
E' una tranquilla giornata di settembre ed io mi trovo con Nicky nel mio ufficio, come sempre. È passato un anno da quando ho evitato il collasso alla mia azienda e dalla rottura definitiva con Piper Chapman, a causa di quell'articolo diffamatorio pieno di cattiverie nei miei confronti, scritto da lei in persona. Inevitabilmente ci incontriamo ogni giorno visto che lavoriamo nella stessa azienda, anche se, soltanto il mese scorso, è tornata da un lungo soggiorno nel Connecticut, prendendosi le ferie per 3 mesi.
«quindi ci vediamo stasera al Lohan?» mi chiede ancora Nicky, non credendomi del tutto, dopo averle ho detto che vorrei passare una serata lì «vuoi trovare un modo per non pensare a Piper con il suo nuovo ragazzo? Sei stata tu a mollarla, ricordi?».
Piper era, infatti, tornata dal Connecticut in compagnia di un ragazzo e appena l'ho saputo non volevo crederci. So benissimo che sono stata io a lasciarla perché lei ha tradito la mia fiducia e mi ha ferita, ma dopo un anno, la amo ancora e sono ancora follemente innamorata di lei, cosa che, evidentemente, lei non è più visto che mi ha rimpiazzata senza problemi.
«lo so Nicky, basta cazzo, ho detto solo che voglio tornare al Lohan» le dico infastidita e nervosa
«va bene, va bene» mi risponde lei alzando le mai in segno di resa e alzandosi dalla poltrona per uscire dall'ufficio «ci sentiamo, Vause» e se ne va, chiudendosi la porta alle spalle.
Mi alzo anche io dalla poltrona e mi dirigo verso la mia scrivania, cercando di ultimare dei lavori su alcuni documenti e, soprattutto, cercando di non pensare a Piper con il suo nuovo ragazzo. È passato un anno, è finita, devo metterci una pietra sopra, forse è per questo che ho chiesto a Nicky di passare una serata al Lohan Night Club.
Tutti questi pensieri vengono interrotti bruscamente dallo squillo del telefono sulla mia scrivania «dimmi, Jessy»
«miss Vause, Caputo la desidera nel suo ufficio» chiudo gli occhi annoiata, ho una montagna di lavoro da fare e queste distrazioni non fanno altro che aumentare il mio nervosismo
«grazie, scendo subito» così esco dall'ufficio e mi dirigo nell'atrio, dove lavora Caputo.

Appena le porte dell'ascensore si aprono, il mio occhio cade immediatamente verso l'ingresso, ci sono infatti Piper e il suo nuovo ragazzo che si stanno baciando, prima di lasciarsi per iniziare la giornata di lavoro. Quest'idiota l'accompagna ogni mattina in azienda, come se Piper non fosse capace di venire da sola, mi dà semplicemente la nausea.
Resto ancora in piedi, immobile ad osservare, infastidita, il bacio tra i due, fino a quando non si staccano e Piper entra in azienda, avviandosi verso l'ascensore. Adesso anche lei si accorge della mia presenza e mi guarda intensamente per poi abbassare lo sguardo.
Si sente forse in colpa? Il mio sguardo, infatti, comunicava una sorta di tristezza mista a delusione e credo che lei lo abbia interpretato bene.
Mi passa accanto, le nostre spalle si sfiorano, il tempo sembra avesse rallentato o si fosse addirittura fermato, mi supera, raggiunge l'ascensore ed entra. In quello stesso momento mi giro e, prima che le porte dell'ascensore si chiudano del tutto, ci lanciamo un ultimo sguardo, più dolce, più triste, pieno d'amore.
Dopo un anno ci amiamo ancora ma purtroppo è finita perché io non riesco a perdonarla, inoltre lei sta con un altro e io ho ripreso, anzi stasera riprenderò, la mia solita vita nei locali.
Direi che ognuna sta andando per la propria strada.

La sera, Lohan Night Club
«alla vecchia maniera, eh?» Nicky è visibilmente eccitata di passare una serata in questo locale con me, in memoria dei vecchi tempi. Ci troviamo fuori allo spiazzale e stiamo aspettando che il Lohan si riempia, per dare inizio alla serata.
«eh già, fa uno strano effetto tornare dopo un anno» rispondo io, guardandomi intorno. In realtà non sono ancora sicura si voler entrare e fare mie quante più ragazze è possibile ma devo farlo, devo farlo per poter, finalmente, dimenticare Piper, una volta per tutte.

Dopo un'ora di attesa, finalmente ci decidiamo ad entrare dentro e, come ci aspettavamo, è pieno zeppo di ragazze, alcune ubriache, altre fatte, insomma non è cambiato niente, tutto è rimasto tale da come lo ricordavo.
Io e Nicky ci dividiamo, dandoci appuntamento, come sempre, fuori dal locale, così io mi inoltro nella sala, cercando qualcuna che mi potesse colpire, e in effetti la trovo. In un angolo del locale, c'è una giovane ragazza mora, bassina, si vede che è più piccola rispetto alle altre e, sicuramente, anche più vestita rispetto alle altre, che si sta guardando intorno, con un bicchiere di vodka o gin in mano.
Mi avvicino, lei mi guarda, mi sorride e mi prende per mano, portandomi verso i bagni. Una volta dentro, si avvicina timidamente a me e inizia a baciarmi con sempre maggiore voglia, io rispondo al bacio, stringendola a me per i fianchi ma dopo nemmeno 30 secondi cerco di staccarmi «no...no...non posso farlo» le dico, con ancora le nostre labbra unite, per poi allontanarla definitivamente da me. Abbasso lo sguardo e scuoto la testa «non posso» ripeto ancora tristemente e con tanto dolore nel petto
«scusami, non volevo...» risponde questa ragazza, timidamente. Io alzo lo sguardo e, guardandola finalmente negli occhi, mi domando cosa ci faccia una ragazza così dolce in un locale come questo.
La invito ad uscire fuori e a parlare con più tranquillità all'aria aperta, lei mi segue e finalmente usciamo da lì.

«sono innamorata di una persona che non riesco a perdonare» inizio a dire, sedendomi su una panchina, in un piccolo parco davanti al locale «non riesco a stare fisicamente con qualcuno che non sia lei» mi sto davvero sfogando con una sconosciuta che per poco non ho scopato?
«perché non riesci a perdonarla? Se la ami così tanto dovresti riuscirci» mi risponde lei, sedendosi accanto a me
«ho perso la fiducia, se tornassi con lei, non riuscirei a fidarmi ancora» le rispondo con il viso nascosto tra le mani «e inoltre si è fidanzata, sta con un altro adesso».
Dopo un po' di silenzio tra noi, mi giro verso questa ragazza, la fisso e le chiedo «perché una ragazza come te frequenta quel posto?» mentre le aggiusto il ciuffo di capelli dietro l'orecchio
«ho seguito alcune amiche, volevo fare esperienza» mi risponde lei dolcemente, quasi vergognandosi
«vai a casa e non tornare più qui» mi lascio sopraffare dalla mia solita freddezza e le ordino di tornare a casa, senza guardarla nemmeno più. Lei mi guarda, si alza e lentamente si allontana da me, mentre io con lo sguardo cerco Nicky.
Dopo una ventina di minuti, la vedo che esce dal locale e mi raggiunge sulla panchina «ti sei proprio fottuta il cervello, Vause» mi dice, mentre mi dà qualche colpetto sulla schiena
«torniamo a casa Nicky, voglio soltanto dormire adesso» le rispondo io, alzandomi dalla panchina.

«l'hai fatta venire?» le chiedo poi, passeggiando attraverso un viale alberato, nel cuore della notte
«tre volte»
«sei il mio orgoglio».

Piper's pov
«amore sei pronta?» Larry mi sta aspettando in soggiorno, mentre io ancora devo decidere che vestito indossare per la serata al ristorante con lui. Ha deciso di portarmi in un ritornate di lusso e quindi devo scegliere bene i vari abbinamenti per evitare brutte figure. Larry è un ragazzo dolcissimo, premuroso, amorevole ma non so ancora se sono innamorata davvero di lui, confesso che ho tentato in tutti i modi di dimenticare Alex e uno di questi è stato proprio fidanzarmi con lui, non sto dicendo che lo sto usando perché alla fine gli voglio bene, ma non credo di esserne innamorata come lo sono di Alex.
Ho passato un anno difficile, ho pianto quasi ogni sera dopo la rottura con lei, adesso ci comportiamo come due sconosciute quando un tempo abbiamo condiviso tutto e questa cosa mi ferisce ogni giorno di più.
«Piper?» Larry sta entrando lentamente nella mia camera «ancora ti devi vestire?» mi chiede, avvicinandosi a me.
Io, frettolosamente, cerco di asciugarmi qualche lacrima che spontaneamente mi è scesa pensando ad Alex e lui se ne accorge «stai piangendo? Non ti senti bene?» mi chiede, mentre si avvicina e mi abbraccia
«sto malissimo» riesco a rispondergli «mi fa male qui» e con la mano gli indico il lato sinistro del mio petto, appoggiandola proprio all'altezza del cuore.
Lui non capisce la metafora e crede sia un semplice problema respiratorio, legato all'allergia di cui soffro.
«riposati, usciamo un altro giorno» mi dice, infatti, dandomi un bacio sulla fronte e andando via.
Io mi butto a peso morto sul letto, affondo la testa nel cuscino e chiudo gli occhi, cercando di addormentarmi.

Spazio autrice
Un salto temporale di un anno? Cacchio, chi lo avrebbe mai detto!
Sono successe tante cose in un anno tra le quali...LARRY? Vogliamo scherzare? Mha...staremo a vedere.
Parlando di Alex...quando lo capirà che quel posto non fa più per lei?
Ma un anno le ha rincretinite proprio bene queste due, eh?!
Alla prossima,
MihaVause

Everything else was just backgroundDove le storie prendono vita. Scoprilo ora