Finale Buono

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Io mi alzo mentre fisso il coltello. Non voglio ucciderla. Infatti sarà proprio lei ad uscire. Continuo a guardarla... vorrei sorriderle ancora una volta, ma non ci riesco. Mi pugnalo lo stomaco con un colpo, ma non riesco ad andare oltre. Fa male, un male atroce, e la sensazione del sangue sulla pelle mi fa tremare dalla paura. –"Fermo, ti prego!"- Mi dice Rebecca, pregandomi. Non riesco sopportare il dolore un secondo di più. Devo farla finita. Almeno non dovrò sopportare il dolore di uccidere lei. Mi pugnalo, almeno tre volte, mentre Rebecca continua a pregare di fermarmi, ma non l'ascolto. L'assassino sta guardando tutto, come se stessi facendo una cosa normale. Ad un tratto, mentre sto per colpirmi ancora, mi fermo. Mi sento debole. La paura ha superato ogni limite ormai. Cado a terra, e Rebecca prova ad avvicinarsi, ma le catene le impediscono di avanzare. Ad un tratto... Mi sento... Bene. Mi sento più leggero... Non sento neanche più l'inquietante, sensazione del sangue, neppure il sangue che sto sputando, mentre tossisco. Rebecca allunga la testa mentre lascia cadere le lacrime. Sento una fitta al cuore mentre osservo la sua faccia. Poi però realizzo una cosa... Non riesco a respirare... Vedo solo il buio. La paura, per un istante, torna ancora più grande di prima. La stanza non esiste più, l'assassino non esiste più. Rebecca non esiste più. C'è solo... L'oscurità.

Rebecca POV

Non ci posso credere. Blake è morto. Si è accoltellato fino alla morte. Non resisto più, mi metto in piedi e cerco di andare da lui, ma fallisco ancora. Poi però, l'omicida mi libera dalle catene e mi lascia libera.Non mi importa se lui vuole non tener fede all'accordo ed uccidermi, l'unica cosa che voglio è avvicinarmi a lui e convincermi che tutto questo non sia vero. Mi avvicino al suo corpo ormai immerso in una pozza di sangue. È Terrificante, il suo sguardo soprattutto. È come se fosse ancora vivo e mi stesse guardando. Il colore degli occhi è un po' meno intenso di prima, come se fossero spenti. –"Sei ancora li?"- Gli chiedo disperata, senza neanche più voce. Non lo voglio accettare. Non voglio accettare che un ragazzo così gentile e premuroso, se ne sia andato via per sempre, per un via di un gioco crudele e malato. Ovviamente ho pronunciato queste parole a vuoto. Lui non c'è più, ma non voglio ancora crederci. Non sono pronta. Lo abbraccio. Mi sono sempre sentita protetta e sollevata quando ero tra le sue braccia, ora invece sto tenendo stretto un corpo morto e freddo. Sento una sensazione opposta. Mi sento come se tutta la paura e il dolore che lui ha sofferto, la stia toccando fisicamente. È orribile, mi spinge quasi a mollarlo, ma non voglio. Povero amico mio... chissà che cosa ha provato prima di morire.

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