Tormento

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Corro. Corro come poche volte ho fatto nella mia vita.
Dove sono?
-"Ahhh! Vai via"-
-"corri, corri!"-
Trovati. Aula di religione.
Entro nella stanza... Non c'è nessuno. Ero sicuro che fosse questa l'aula. Mi guardo intorno sempre più nervoso, temendo di star perdendo tempo. Però, non sento più nulla. Sento solo un silenzio innaturale. Quando mi volto per andare via, cado a terra dallo spavento. Cloe è a terra, in una pozza di sangue. Io mi avvicino e la abbraccio chiamandola più volte, con la speranza che sia ancora viva, ma sparisce subito, quando mi abbandono alla realtà.
Non è colpa tua ,Blake.
Sento la voce del professor Murphy. Anche lui ha provato ad aiutarla, ma non è servito a nulla. La sua voce ha qualcosa di strano, come fosse accompagnata da un eco innaturale. Io mi alzo, lasciando il corpo della mia amata a terra. Lo cerco con lo sguardo, e nonostante cerchi di rimediare asciugandomi gli occhi dalle lacrime, l'oscurità mi è d'intralcio.
Nemmeno questo è normale.
-"P - p - professor Murphy...?"- domando al vuoto. Nessuna risposta. Ad un tratto vedo una luce rossa in lontananza, davanti a me. -"C'è qualcuno?!?"- urlo, non riuscendo a mantenere i nervi saldi. Ad un tratto però, sento un abbaiare, e nel mentre, compaiono degli occhi rossi nel buio. Io rimango in mobile, non oso nemmeno fiatare. Poi sento un ringhio, così forte da farmi sentire delle piccolissime vibrazioni sul terreno. Ad un tratto, silenzio. Il ringhio cessa, quegli occhi e quella luce non ci sono più. È come se si fosse interrotta una musica all'improvviso, e forse questo silenzio, è ancora più rumoroso e spaventoso. Io, mentre do un occhiata in giro rapidamente, mi rendo conto di una cosa. Sono un ragazzino. Ho di nuovo quattordici anni. Poso lo sguardo a terra, mentre delle nuove lacrime rigano il mio viso. Non voglio alzare lo sguardo.
Non voglio morire.

tento di raccogliere un briciolo di coraggio mentre mi asciugo le lacrime. alzo lo sguardo...

Eccolo...

è il cane, anzi no, è la personificazione del diavolo. Ad un tratto, non ho più paura. sento una rabbia spaventosa che che mi da l'impulso di ucciderlo. Poi, inizia. mi salta addosso provando a mordermi al collo come ha fatto con Cloe, ma riesco a coprimi con un braccio cadendo con lui. riesco a sopraffarlo salendogli sopra. comincio a colpirlo ancora ancora e ancora, con i pugni con i gomiti e con le unghie, ma non vuole mollare la presa nonostante sento che stia soffrendo per i miei colpi. Può anche implorare di fermarmi, ma non lo farò, anzi colpirò sempre più forte. non mi fermerò finchè non si fermerà. non mi fermerò finchè non collasserà. solo la morte potrà ripagare ciò che ha fatto a Cloe... e a me. Poi però, riesce a staccarmi il braccio che ha preso di mira, facendomi urlare dal dolore. Il sangue comincia a zampillare uscendo fuori da quello che rimane del mio arto. riesco a liberarmi con un pugno approfittando di un attimo in cui non mi sta a dosso, creando della distanza fra di noi. Mi rendo conto di non avere più i miei occhiali, ma l'oscurità e questa distanza non sono un problema. scatto verso di lui per colpirlo con un calcio, ma lui azzanna la gamba con cui voglio attaccarlo. io provo a colpirlo per liberarmi, ma il suo selvaggio dimenarsi mi rende impossibile anche solo tenere gli occhi su di lui. come se fossi al centro di una tempesta. quando ne ho l'occasione però, il cane stacca anche la gamba facendomi urlare ancora. provo a mettermi supino e a strisciare verso un armadietto per provare ad alzarmi con un appiglio, ma vengo graffiato alla schiena facendomi cadere ancora. è inutile che ci riprovi, quindi provo a colpirlo con la gamba sinistra, ma vengo morso ancora, questa volta al piede. vedo che continua a mordermi lentamente per... mangiarselo? vorrei liberarmi con i pugni ma non riesco fisicamente a raggiungere il suo muso. continua a mordere, dilaniando la carne staccandomi anche l'intera gamba. non posso più muovermi ormai. mi scappa l'ennessimo urlo, ma la paura non mi sfiora nemmeno e la rabbia cresce insieme al rancore. ad un tratto, il cane sale sopra il mio petto e mi guarda. è inquietante il sangue che lo avvolge e quegli occhi rossi accesi. la rabbia, per pochi attimi si affievolisce, ma poi vedo che sta puntando il braccio sinistro. lo colpisco con un colpo di testa, facendolo cadere all'indietro, ma non serve a nulla. mi stacca tre dita della mano sinistra; urlo ancora. il dolore è insopportabile. è come se mi stessi torcendo le ossa al limte prima della rottura e rimanendo così, e l'adrenalina, gli spasmi e le vene scoperte, mi danno dei colpi al cervello, quasi fecendomi svenire. Ad un tratto, punto lo sguardo verso Cloe...

Sei patetico.

Ha ragione. Lo sono.

Se solo fossi più forte...

Poi, noto che il cane si è allontanato tornando nel buco oscuro di prima. Penso che se ne stia andando, ma poi si gira verso di me, in posizione d'attacco. Poi, corre verso di me. istintivamente muovo ogni ogni parte del corpo, ma non serve a niente. Urlo un ultima volta, prima che la sua bocca infernale mi mangi la faccia.

-"NO!!!"- Urlo, mi rendo conto conto che sono al sicuro. sono in casa mia sul mio letto e questo è stato solo un incubo.

L'ennesimo incubo...

Sento il mio cuore che sta battendo così forte da farmi male al petto e mi manca il fiato. Sento una sensazione strana in faccia. ad un tratto, mi passo delicatamente una mano su di essa per evitare di danneggiare l'occhio inutilizzabile, ma mi rendo conto che il problema è proprio li. sta sanguinando. Mi alzo dal letto andando in bagno.

Ma come cazzo...?

Forse ho fatto alcuni movimenti bruschi nel sonno.

B'e, stavo combattendo, in effetti.

Mi sciacquo la faccia, sempre con la dovuta attenzione, cercando di ingnorare il nervosissimo. guardo il mio riflesso nello specchio. mi sembra di rivedere il Blake ragazzino che non esiste più. Quando tornavo da scuola con lividi e ferite per via dei bulli. Ora sono un assassino. sono un mostro. Mi fa male la testa, quando ripenso al sogno. sento le mie urla, le urla di Cloe e gli abbai del cane... mi tappo le orecchie volendo ignorare ciò che sento, ma non serve a nulla. Esco dal bagno e vado in cucina e vado a bere della'cqua.

Altro che acqua, mi servirebbe un brile di wihsky...

Sento tutto quello che ho provato nel sogno. rabbia, paura frustrazione e dolore tutto insieme. le gambe non mi reggono più; mi metto seduto con le spalle verso un gambo del tavolo della cucina, iniziando a piangere.

Già Rebecca non c'è più, perchè devo tormentarmi anche con Cloe?

-"Perchè te ne sei andata?"- Dico al vuoto continuando a piangere. Ho passato la notte in bianco per la terza volta. Se continuo così, sento che impazzirò.

NOTA AUTORE: credo sia tra le migliori che abbia mai scritto. Spero ci possa piacere almeno un minimo. Ci vediamo.

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