Superare Qualsiasi Cosa - Parte 2

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Blake POV

Ore: 18:46. Ho perso il torneo... è vero, ero contro un campione, anzi il campione, ma che cazzo però! Mi specchio sullo schermo del telefono spento e vedo le mie condizioni: Ho una guancia rossa, probabilemente perchè è stata colpita più duramente o più spesso e una specie di taglio sulla palpebra destra e mi fa un pò male l'altra guancia, ma solo se la tocco. dai, meglio di quanto credessi.

Pensavo di uscirne con qualche osso rotto...

-"Hey!"- Sento, ma da una voce che conosco bene. -"Signorina Thompson, cosa ne pensa dello scontro appena conclusosi?"- Gli chiedo, facendo finta di parlare come un commentatore di una partita di calcio. -"Che sei un fetente."- Mi risponde, ma mi lascia interdetto. Fetente? qualcosa non va con il mio deodorante? spero proprio di no... -"Cosa vuoi dire?"- gli chiedo. -"è una frase di mio padre: "Chi si arrende è un fetente."- Mi risponde e capisco che si riferisce allo scontro. all'inizio penso che stia scherzando, ma due semplici segnali mi smentiscono: faccia che sembra che dica "seriamente?" E braccia incrociate.-"Che avresti fatto tu? ero contro un avversario con il doppio della mia età e con molta più preparazione. mi sarei solo fatto del male"- Gli rispondo. -"Da quando il dolore ti preoccupa?"- Mi domanda. -"mi sono fermato perchè ho riconosciuto i miei limiti."- Rispondo, ma la mia risposta non la soddisfa. -"Io ti ho visto, Blake: Ti ho visto combattere contro cinque persone mentre eri solo. Hai battuto un mostro mentre eri dimagrito e senza muscoli. hai battuto i migliori soldati in guerra e i migliori lottatori in quel ring."- Mi risponde. -"Ho sempre vinto perchè ero motivato da qualcosa, dovevo vincere per qualcosa. perchè ho dovuto preoteggere te, perchè era il mio dovere da soldato andare sul campo per la mia nazione. questo cosa era? due macchine da guerra che combattono per un titolo: nessuna ricompensa, nessun motivo per cui ne valesse la pena."- Rispondo. -"Si è vero, ma il punto è che non è da te: Non ti fermi, non ti arrendi, non importa se non c'è un vencitore o uno scopo. tu ci metti anima e corpo, lacrime e sangue, qualunque sia la sfida."- Mi risponde, ma non mi convince. come faccio a trovare una risposta che la convinca? -"Quando hai ucciso quel soldato, tu lo hai fatto per rabbia per vendetta, ma sapevi benissimo che non mi avrebbe riportata indietro."- Mi risponde.

Sta parlando di Nishimura...

-"Lo so ora come lo sapevo anche allora..."- Gli rispondo leggermente infastidito. -"Amore, non sono invincibile e te lo ho già detto."- gli rispondo. -"Il punto è che tu potresti esserlo se tu ti mettessi in gioco più spesso!"- Mi risponde come se mi stesse dicendo una verità ormai assodata.

Ed strano, dato che non lo sia per ME.

-"Tu hai superato pericoli e problemi a cui anche io ne sarei uscita a pezzi e invece tu hai vinto, le hai vinte tutte!"- Mi risponde, ma questa volta non nego... sono interdetto.

Forse ha ragione?

-"Lo credi davvero...?"- Gli chiedo, titubante. -"Si. io ci credo in ciò che dico proprio come ho sempre creduto in te."- Mi risponde avvicinandosi di più a me. lei non mi ha mai mentito e infatti i il suo sguardo e il tono di voce gli danno ancora più credibilità. Io rimango in silenzio, non sapendo cosa pensare, figurarsi cosa dire. -"Hey, Fratellone dobbiamo andare a casa!"- Mi urla mio fratello lontano, vicino alla macchina dove ci aspettano anche i nostri genitori. Rebecca cammina verso di lui, mentre io rimango indietro dato che sono uscito interdetto dalla nostra conversazione. Sto pensando solo ad una cosa: Questa sera, su questo ring, ho davvero sbagliato?

Mary POV

Siamo in macchina, in strada. Gli unici a parlare sono mio figlio più piccolo, mio marito ed io. Mio figlio sta guardando fuori dal finestrino mentre Rebecca guarda il cellulare, ma non mi sfugge qualche sua occhiata verso di lui, dallo specchietto retrovisore. è strana, come se dovesse dirgli qualcosa ma non riesce proprio a trovare il coraggio di diglierlo. Non credo che sia solo una mia impresione, c'è qualcosa che non va... forse hanno litigato su qualcosa?

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