Blake POV
Il sole emerge dal buio illuminando questo posto che, grazie a Dio, non rivedremo più. Rebecca è già in piedi, volendo già iniziare la sua camminata verso il rifugio di Jhonson e Amedè. -"Seguiteci, signori."- Dice Amedè, in francese, mettendosi la sciarpa, mentre Jhonson scende dalla piattaforma con un balzo. -"Dai andiamo!"- Mi dice Il medico, come una bambina che sta facendo una semplice passeggiata. -"Tieni, amico."- Jhonson mi da una pistola e le sue munizioni, ma rimango un pò deluso: è una 6P9, se possibile, una delle pistole più scarse del nostro armamentario americano. Alzo lo sguardo verso di lui e lo vedo fare spallucce, essendo un buon conoscitore della balistica. -"Immagino... che tu debba prendere questo."- Dico, dando il mio coltello a Rebecca. Lei non dice nulla, si accontenta.
anche se probabilmente, non vorebbe neanche combattere...
Iniziamo ad avanzare.
...
Saranno Passate più di tre ore da quando abbiamo iniziato e ancora non abbiamo visto nessun dannato rifugio.
Dai, voglio vedere un soldato Americano, una bandiera, un capanno degli attrezzi, qualsiasi cosa che mi faccia capire che c'è segno di civiltà!
-"Fermi!"- Dice ad un tratto, Jhonson.
Nemici... vero?
Vedo Amedè guardare un punto indefinito, dove ci sono i cespugli. Lui si gira verso di me. -"Preparati a combattere."- Mi dice sussurrando e poi, in un secondo, prende il suo coltello da battaglia e lo lancia in mezzo ai cespugli, ma mi sorprendo: ne esce fuori un soldato Giapponese che cade a peso morto con il coltello conficcato in faccia. quasi nello stesso istante, Jhonson lancia una flashback accecando gli altri quattro soldati Giapponesi, ma in realtà sono molti di più: Sono forse una decina di soldati escono dai loro nascondigli e altri scendono dagli alberi. -"Ma stiamo scherzando?!?"- Dice Rebecca nel vederli scendere da essi come scimmie. -"Al riparo!!!"- Urla Amedè.
Amedè POV
Mi metto in copertura dietro ad un albero e inizio a sparare. la mia prima vittima la faccio con un colpo alla testa che farebbe morire d'invidia il mio capitano. -"Ah! prends ça!"- Dico, ma prendo un proiettile all petto da un altro: Ahhh! Bastard!"- lo insulto per poi costringerlo a nascondersi sparandogli addosso.
Blake POV
Sparo ad uno di loro e lo uso come scudo umano per parare una raffica di un altro nemico per poi sparargli alla gamba e buttarlo a terra con una ginocchiata in corsa. Sparo ad un altro allo sterno e gli rompo il collo per poi cambiare copertura. Saranno rimasti cinque soldati nonostante la battaglia sia appena iniziata.
Ah! bene, bene, così vi voglio ragazzi: freddi, rapidi e operativi.
Sto per sparare ad un altro molto vicino a Rebecca ma vengo attaccato da un altro: Un soldato mi disarma con un colpo di karate sull'arma e mi tira un pugno per poi spingermi dalla discesa da cui cercavo di non cadere facendomi male alla schiena. lui salta e prova a pestarmi la faccia cadendo sopra di me con il piede ma io balzo di lato e mi metto in piedi. vedo che anche la mia pistola è caduta quindi la prendo. sto per sparargli ma lui è neanche ad un metro da me, quindi mi limito a tenere la mira su di lui. fortunatamente anche lui sembra avere solo una pistola anche se molto più potente della mia: Una calibro 50 ed è persino più forte di questa pistola gioccatolo che ho io, sopratutto nella potenza dei colpi.
un solo colpo di quella mi uccide...
Posso solo sperare che lui non abbia nessun tipo di protezione sotto alla divisa. provo ad attaccare io: balzo all'indietro per aumentare la distanza e gli sparo ma lui è rapidissimo e devia la mia arma e mi spinge via e prova a spararmi in faccia ma io gli tiro un pugno al petto mentre io tento di deviare la sua pistola, ma lui mi tira un calcio alla gamba piegandomi e prova a spararmi alla tempia, ma io abbasso la testa e gli sparo alla pancia, ma lui quasi non si smuove e mi sposta a destra per poi andare a sinistra per farmi scontrare contro il suo braccio, facendomi male al petto. lui mi tira un calcio in faccia e prova a spararmi, ma vedendo che io c'è l'ho già nel mirino, decide di schivare il colpo dandomi il tempo di alzarmi. non gli do il tempo di sparare, provo a tirargli un pugno, ma lui mi tira due rapidi pugni allo sterno, ma io blocco il pugno e lo spingo contro una parete rocciosa e devio la pistola disarmandolo e provo a sparagli allo stomaco ma lui mi tira una testata e mi colpisce al collo con il taglio della mano e con il dorso della mano e prova a deviare la mira della mia pistola con la faccia. io provo a tirargli un pugno per impedirglelo ma lui blocca la mia mano rimanendo in una posizione di stallo: io blocco lui che cerca di spararmi guidando la mia stessa mano, e lui prova a parare il mio pugno. -"Tu e gli altri vi definite dei soldati..."- Mi dice anche se sembra accusare lo sforzo nel respingermi. -"Non siete altro che dei Boy Scouts."- Mi dice, prendendosi gioco di me e dei miei amici. -"Ascoltami...!"- Gli dico, Ancorando bene i piedi a terra. -"Non pesare di farla franca quando attacchi l'america!"- Gli dico, rotolando al'indietro facendolo cadere e io lo attacco: salto e facendo una rotazione a mezz'aria, cado facendo scontrare le mie gambe sul suo stomaco. provo a prenderlo a pugni ma lui mi respinge calciandomi allo sterno, uno dei punti che mi fa più male. -"Avanti"- Mi dice ad un tratto nella sua lingua, ma è ovvio che mi stia invitando ad attaccare, e così faccio: Gli tiro un calcio in faccia, ma lui lo evita abbasandosi e colpendomi con una gomitata allo stomaco e mi tira un montante e un pungo in testa facendomi cadere e mi pesta la schiena per poi tirarmi un calcio e sollevarmi per la divisa, ma io cerco di non cadere usando i piedi, tenendomi sul petto con essi e afferrandolo per il collo, ma lui mi fa schiantare al suolo e mi prende a pugni con una raffica e mi tira un colpo con il piede alzandolo e colpendo verso il basso usando il tallone.
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One Shots
Short StoryOne Shots che parlano di due ragazzi, Blake e Rebecca, riguardo ai momenti più belli ma anche i più brutti della loro vita, piena di gioie ma anche di dolori. Il loro presente e futuro saranno accompagnate dal loro passato che gli ha lasciato un mar...