- 𝑰𝑵 𝑹𝑬𝑽𝑰𝑺𝑰𝑶𝑵𝑬
Ryoko Kouda è stata abbandonata quando era solo una bambina. Presa sotto l'ala protettiva di colui che la salvò, cresce sognando di seguire le sue orme.
Decisa a diventare un eroe partecipa al test di ammissione per il lic...
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Un soffuso miagolio si estese per l'intera stanza, lasciando una scia di fusa e peli sul cuscino di Ryoko.
La ragazza aprì gli occhi quanto bastò per vedere Ryûji, la sua piccola palla di pelo nera dalle zampette bianche, che la fissava con i suoi occhioni verdi e vispi. Spostò lo sguardo sulla sveglia. Mancavano pochi minuti al suo suono.
«Tu arrivi sempre prima del suono della sveglia, sei incredibile» commentò con voce assonnata, accarezzando la sua testolina mentre con l'altra mano si stropicciava gli occhi. Sbadigliò varie volte, poi decise di alzarsi, tirare le tende e aprire le finestre per far cambiare aria.
Si soffermò nell'osservare il cielo, limpido e splendente. Un ottimo modo per iniziare il suo primo giorno di scuola delle superiori, si disse, non riuscendo a trattenere un accenno di sorriso. La Yuuei, la scuola a cui la maggior parte dei ragazzi ambiva, non era più un sogno nel cassetto. Stava per metterci piede sul serio e non poteva esserne più felice.
«Sensei?» Chiamò, scendendo le scale e finendo di sistemarsi la giacca della divisa. Nessuna risposta. «Deve essere già andato» mormorò, rivolgendo poi uno sguardo a Ryûji, che per tutto il tempo l'aveva seguita passo passo. Gli sorrise e gli fece fare colazione prima di pensare a se stessa. Lo guardò pulire la ciotola con sguardo amorevole, trattenendosi dall'andare a prenderlo in braccio e coccolarlo per quanto lo trovava dolce.
Scosse la testa e la nota d'agitazione che aveva cercato di nascondere nei recessi più lontani della mente tornò a farle visita. Mangiava, e la sua gamba si muoveva su e giù sotto il tavolo come se dovesse affrontare una sfida mortale.
Aveva sempre avuto problemi nel stringere amicizia con i suoi compagni di classe, fino a quel momento non era andata bene, infatti stava per iniziare il nuovo percorso scolastico senza nemmeno un amico o un'amica delle medie con cui parlarne e condividere l'attesa. C'erano lei e i suoi pensieri, e quello doveva bastarle.
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Arrivata davanti l'immenso edificio si fermò per cogliere i dettagli che, il giorno dell'esame d'ammissione, aveva tralasciato, troppo concentrata sul passare a tutti i costi per far caso a ciò che la circondava.
