Nonostante lo shock iniziale, i ragazzi si radunarono presto per l'inizio della prima prova: i cinquanta metri di corsa.
Quando iniziò, Ryoko prestò loro la giusta attenzione, la mente rivolta per la maggiore verso ciò che aveva deciso Aizawa. Poteva essere vero, si disse, come poteva essere solo un modo per far comprendere la gravità nel prendere alla leggera certe situazioni. In ogni caso, meglio non rischiarsela e dare il massimo. Pensò, rammentando di come un'intera classe fosse stata espulsa proprio da lui.
Arrivato il suo turno si accovacciò e si concentrò per rilasciare piccole correnti accanto ai propri piedi, vortici dalle dimensioni ridotte. Il metodo più semplice che le era venuto in mente per potersi dare la giusta spinta e ottenere un risultato accettabile.
«5.12 secondi!» Sentì dire alla macchina non appena passò la linea bianca. Strinse la mano in un pugno e si trattenne dall'esultare; era meglio di quello che si era aspettata.
Tutti usarono le proprie Unicità per avvantaggiarsi. Ed era quello che dovevano fare, pensò, però Midoriya non la mostrò. Corse senza aiutarsi in nessun modo con il suo potere, e lo trovò strano.
Una parte di lei la spingeva ad andare da lui e chiedergli il perché, ma l'altra, più rispettosa e meno curiosa, la fece rimanere al suo posto, per niente intenzionata a risultare invasiva. Sospirò e camminò verso il luogo della seconda prova.
Salto in lungo da fermi, salti laterali ripetuti, lancio della palla da softball, corsa di fondo, addominali ed estensioni da seduti; tutte prove fattibili e che, secondo lei, mettevano sotto sforzo più la loro resistenza che i loro poteri, ai quali però avevano attinto al massimo delle loro capacità. Per quel motivo non si sorprese quando vide il suo nome quasi in cima alla tabella dei risultati. Sesto posto, un ottimo risultato. Soddisfatta, indietreggiò dalla prima fila che si era creata per cercare i propri nomi, fermandosi più in fondo.
«Comunque l'espulsione era una balla» disse Aizawa con nonchalance. «Un inganno razionale per farvi tirare fuori il massimo dalle vostre Unicità.»
Midoriya quasi cadde a terra per il sollievo sopraggiunto allo spavento; essendo arrivato ultimo, la sua carriera da eroe sarebbe morta ancor prima di nascere se la storia dell'espulsione fosse stata vera. Gli altri urlarono, e chi non lo fece diede prova di aver capito quelle che erano state le intenzioni del professore.
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𝑰 𝒘𝒊𝒍𝒍 𝒔𝒂𝒗𝒆 𝒚𝒐𝒖 {𝑻𝒐𝒅𝒐𝒓𝒐𝒌𝒊 𝒙 𝑶𝑪}
Fanfiction- 𝑰𝑵 𝑹𝑬𝑽𝑰𝑺𝑰𝑶𝑵𝑬 Ryoko Kouda è stata abbandonata quando era solo una bambina. Presa sotto l'ala protettiva di colui che la salvò, cresce sognando di seguire le sue orme. Decisa a diventare un eroe partecipa al test di ammissione per il lic...