Una volta indossati i loro costumi si incontrarono fuori dall'edificio scolastico, dove li aspettava il bus che li avrebbe condotti a destinazione.
Ryoko non fece in tempo ad avvicinarsi ad Uraraka e Midoriya che il suono di un fischietto li richiamò tutti.Iida, davanti il veicolo, esclamò: «Vediamo di salire a bordo senza intoppi! Disponetevi su due file secondo l'ordine alfabetico!»
Nessuno era più euforico di lui, si rese conto la ragazza, ma quell'energia scemò nel momento stesso in cui si rese conto che l'interno del bus non era come se l'era immaginato.
Ryoko, e si ritenne sfortunata, finì accanto a Bakugou, che guardava fuori dal finestrino con aria scocciata. Aveva tentato di accaparrarsi quel posto, ma il carattere scorbutico del compagno e la sua poca voglia di stare dietro al suo nervosismo l'avevano fatta desistere.
Non fece molto caso ai discorsi intrapresi dalla classe, oltre a qualche accenno al Quirk di Midoriya, che ricordava quello di All Might, e ad una frase che fece scattare Bakugou. Tsuyu, armata della sua imponente sincerità, aveva detto che il ragazzo non sarebbe mai stato popolare con un atteggiamento sempre così arrabbiato. E non poteva darle torto, però avrebbe preferito evitare di essere quasi scaraventata giù dal sedile per un movimento troppo brusco di lui.
«Ma sei impazzito?» Fu come parlare al vento. La ignorò e continuò a sbraitare contro i loro compagni, minacciandoli di ammazzarli tutti.
Strinse le mani in due pugni e fece un grosso sospiro, poi allentò la presa e lo spintonò verso il vetro del finestrino. «E dai smettila! A momenti cado dal sedile!»
«Lasciami stare! Guarda che ammazzo anche te!»
«Ce la fai a stare calmo per due secondi?»
«E tu riesci a non darmi fastidio per due secondi?»Lo guardò sconcertata. «Ti ricordo che non ho iniziato io ad urlare» disse, non distogliendo lo sguardo dal suo. Non si sarebbe lasciata intimorire tanto facilmente.
Fu Aizawa, armandosi del suo tono autoritario, l'unico a far calmare il ragazzo. «Siamo quasi arrivati. Vedete di darci un taglio.»
xxx
Arrivati a destinazione trovarono lo Space Hero, numero Tredici, ad attenderli.
Midoriya spalancò gli occhi, che iniziarono a brillare, e farfugliò considerazioni sul tipo di eroe che numero Tredici dimostrava di essere. Non fu facile convincerlo a darsi una mossa e seguire gli altri all'interno della USJ, dove vari tipi di terreni disastrati li attendevano: incendi, naufragi, valanghe, uragani, c'era di tutto.
«Ecco, prima di iniziare devo dirvi una cosa. No, due. Tre, quattro, cinque, sei, sette...» Iniziò a dire l'eroe prima di decidersi ad esporre il suo Quirk, Black Hole, che tutti i presenti conoscevano bene.
Izuku non si trattenne dall'intervenire, elogiando le grandi possibilità che quel potere conferiva nel poter salvare le persone, qualsiasi fosse la natura del disastro.«Già, tuttavia è un potere che può facilmente uccidere qualcuno» aggiunse il professore. «Anche qualcuno di voi avrà Unicità simili.»
Ryoko abbassò repentina lo sguardo a quelle parole. In un certo senso. Pensò, mordendosi l'interno della guancia. Se è tenuto sotto controllo non è un problema. Si rese conto della conclusione del discorso solo quando Aizawa iniziò ad intimarli a dare il via all'allenamento.
Poi ci fu un brusco calo di corrente.
Non era normale, pensò la ragazza, non in una struttura come quella, dove ogni cosa veniva controllata regolarmente.
Si girò e si guardò attorno, in tempo per osservare un'apertura violacea formarsi nel bel mezzo dello spiazzo al di sotto delle scale. S'immobilizzò non appena vide uscire da lì una persona ricoperta da mani. Gli coprivano il viso, le braccia, il busto. Era spaventoso.
Dietro di lui, altri ne uscirono e il gruppo andò via via aumentando di numero.
Sono villains. Perché sono qui?
«Non muovetevi!» Urlò Aizawa, destandola dai suoi pensieri e dalla trance che quell'arrivo inaspettato le aveva provocato. «Quelli sono dei villains.»
Non va bene. Non va bene. Serrò la mascella. Bloccarsi in questo modo, non va bene.
«Professore! E i sensori anti-invasione?» Chiese Yaoyarozu a numero Tredici, in allerta.
«Ovviamente ci sono, ma...» Lasciò la frase a metà. Una sola cosa potevano dedurre dalla sua risposta: qualcuno, in quel gruppo di villains, aveva la capacità di sabotarli.
«Che siano apparsi solo qui o in tutta la scuola...» Disse Todoroki, calmo. Troppo calmo secondo l'opinione di Ryoko. Sembrava che la situazione non lo toccasse per niente. Come se non fosse apparsa un'orda di persone pronte ad attaccarli. Come se si trattasse di una semplice esercitazione. «In ogni caso, se i sensori non reagiscono, significa che fra di loro c'è qualcuno in grado di metterli fuori uso. Un luogo isolato lontano dagli edifici scolastici. Un momento in cui una classe è presente. Saranno pure folli, ma non idioti. Questo è un attacco a sorpresa accuratamente pianificato per ottenere un qualche obiettivo.»
Lo guardò a lungo, cercando il minimo segno di timore, ma non ne trovò.
«Numero Tredici, mettili al sicuro. E prova a contattare la scuola» disse Aizawa facendo qualche passo in avanti. «Se fra di loro c'è qualcuno che ha inibito anche i sensori, c'è la possibilità che stia usando un potere elettromagnetico. Kaminari! Prova ad usare anche la tua Unicità!»
«Professore! Vuole combatterli da solo?! Anche se può cancellare le loro Unicità, sono troppi!» Esclamò Midoriya, non celando la propria preoccupazione.
«Lo stile di combattimento di Eraser Head consiste nell'annullare le Unicità dei nemici e catturarli! In un combattimento diretto...»
«Midoriya...» Lo chiamò Ryoko, accorgendosi di avere la gola secca. Deglutì e si avvicinò al compagno. «Non preoccuparti, ce la farà. Fidati.»
«Però...!»«Gli eroi non dispongono di un solo talento, sai?» Gli disse Aizawa, guardandolo da dietro gli occhialoni. «Lascio a te il resto, numero Tredici.» In un attimo si ritrovò giù dalla scalinata, pronto ad affrontare i nemici.
STAI LEGGENDO
𝑰 𝒘𝒊𝒍𝒍 𝒔𝒂𝒗𝒆 𝒚𝒐𝒖 {𝑻𝒐𝒅𝒐𝒓𝒐𝒌𝒊 𝒙 𝑶𝑪}
Fanfiction- 𝑰𝑵 𝑹𝑬𝑽𝑰𝑺𝑰𝑶𝑵𝑬 Ryoko Kouda è stata abbandonata quando era solo una bambina. Presa sotto l'ala protettiva di colui che la salvò, cresce sognando di seguire le sue orme. Decisa a diventare un eroe partecipa al test di ammissione per il lic...