- 𝑰𝑵 𝑹𝑬𝑽𝑰𝑺𝑰𝑶𝑵𝑬
Ryoko Kouda è stata abbandonata quando era solo una bambina. Presa sotto l'ala protettiva di colui che la salvò, cresce sognando di seguire le sue orme.
Decisa a diventare un eroe partecipa al test di ammissione per il lic...
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Ryoko non poteva evitare di pensare che se Bakugou non avesse iniziato a tirare fuori esplosioni dalle mani, la sua ricerca avrebbe incontrato la fine.
E invece era ancora lì, costretta a vagare per strade e stradine, infilando occhi e testa dentro ogni cespuglio, dietro ogni nascondiglio.
Aveva persino iniziato a sospirare e sbuffare, e ad intervalli sempre più brevi. E quando cominciò a borbottare tra sé e sé, una voce la spaventò. «Allora? L'hai trovato quel dannato gatto?»
Sussultò e si portò una mano al petto, il cuore che scalpitava. Voltandosi, incontrò gli occhi rossi di Bakugou. Assottigliò lo sguardo. Non aveva percepito la sua presenza, nonostante i suoi modi chiassosi; sapeva come non farsi sentire. «No, non l'ho trovato» rispose, infastidita. «Però mi è sembrato di capire che non te ne importasse chissà cosa.»
«Infatti è così! La mia era semplice curiosità.» «Mah, se lo dici tu.» Interruppe il contatto visivo, concentrandolo altrove, dove la sua attenzione era urgentemente richiesta.
Ryoko non era così cieca da credere alle sue parole senza porsi alcuna domanda. Non era semplice curiosità, la sua. Si sentiva in colpa per ciò che le sue azioni avevano provocato. Non ebbe alcun dubbio nel costatarlo, e non ebbe bisogno di conferme, il comportamento di Bakugou parlava da sé. Perché continuare a seguirla se non perché trainato dal senso di colpa?
E così lasciò che lui l'accompagnasse in silenzio. Uno di quelli strani. Non pensava fosse capace di una tale manifestazione di calma e rispetto degli spazi - o necessità - altrui.
«Meow.»
Ryoko bloccò i suoi passi all'improvviso e senza alcun avvertimento, e il compagno quasi le andò a sbattere contro.
Aguzzò l'udito. E lo sentì di nuovo. Il cuore le saltò un battito e il respiro mancò una tirata.
«Guarda che potrebbe benissimo non essere il tuo... Qui è pieno di gatti.» Le ricordò Bakugou, con tono annoiato. «Oh grazie per avermi detto queste parole molto positive e rassicuranti» rispose lei, con tono tendente all'ironico mentre tentava di percepire l'esatto luogo del miagolio.
