- 𝑰𝑵 𝑹𝑬𝑽𝑰𝑺𝑰𝑶𝑵𝑬
Ryoko Kouda è stata abbandonata quando era solo una bambina. Presa sotto l'ala protettiva di colui che la salvò, cresce sognando di seguire le sue orme.
Decisa a diventare un eroe partecipa al test di ammissione per il lic...
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PS: Si lo so, nella foto c'è Momo, ma voi fate finta che ci sia Ryoko u.u
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Il giorno seguente a scuola il tempo sembrava non passare più, le lancette andavano dannatamente piano.
Dopo scuola si sarebbe allenata con Todoroki, e probabilmente era quello ad aver rallentato la sua concezione del tempo.
Era agitata. Sapeva di non avere alcun motivo di sentirsi così, ma non poteva farci molto.
Durante la pausa pranzo Midoriya credeva che non stesse ancora bene, ma lei subito lo aveva rassicurato.
Finite le lezioni si precipitò fuori, trovando Todoroki ad aspettarla.
«Scusa, mi sono trattenuta troppo con Uraraka.» «Non fa niente, non hai ritardato poi tanto.»
Si avviarono verso la stazione e sfortuna volle che un treno si rompesse, quindi quest'ultima era piena di gente.
«La solita fortuna...» borbottò Ryoko mentre aspettavano il prossimo treno. «Riusciremo a trovare uno spazio per entrare» disse Todoroki con tono pacato.
Gli lanciò un'occhiata. «Lo spero.»
Alla fine ci riuscirono, ma non nel modo in cui avevano sperato.
La gente era talmente tanta che si ritrovarono tutti appiccicati.
Ovviamente la corvina si ritrovò contro il petto di Todoroki, era bloccata tra lui e la parete del vagone.
«Questo è abbastanza imbarazzante...» Sussurrò abbassando lo sguardo.
Poteva sentire le sue guance arrossire. «Mh... Già» rispose lui guardando da un'altra parte.
Ryoko gli lanciò uno sguardo, constatando che anche l'amico si trovava in una condizione di imbarazzo. Era raro vederlo così.
Il ragazzo non poteva dire che quella vicinanza gli fosse indifferente. Avrebbe mentito a se stesso.
Come faccio a far finta di nulla? Come faccio a far passare queste sensazioni?. Si domandò il bicolore, incapace di allontanare ciò che voleva evitare con tutto se stesso.
