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Mentre le parole di Yoongi continuavano a fluttuare nella sua testa, Minjee, si ritrovò, senza rendersene conto, davanti alla stanza del piccolo Taehyung.
La porta bianca era socchiusa e non si sentivano rumori provenire dall'interno, se non alcuni sospiri e qualche colpo di tosse un po' soffocato e sofferto.
La bionda, dopo qualche attimo di esitazione ed indecisione, stato d'animo che ormai popolava il suo corpo quasi fosse la sua dimora da sempre, spinse leggermente la superficie bianca, facendosi così spazio all'interno della stanza.
Compì qualche passo nella piccola camera dove risiedevano due letti, uno vuoto e l'altro occupato dal piccolo Taehyung che dormiva tranquillo accartocciato tra le lenzuola con un piccolo sorriso a dipingergli le labbra rosee.
Intenerita, si perse a guardare il piccolo che, goffamente, si muoveva tra le coperte bianche un po' stropicciate ed abbracciava ogni minuto di più il grande e morbido cuscino, schiacciando la paffuta guanciotta contro di esso.
Continuò ad osservarlo dolcemente finché una figura non attirò particolarmente la sua attenzione, era impossibile non notarla in tutto quel bianco.
Un'anziana signora vestita di nero, piuttosto in carne, con un rosario al collo ed un copricapo a nasconderle i capelli la stava fissando curiosamente con i suoi occhietti piccoli e gentili dietro ad un paio di occhiali tondi, che addolcivano quel paffuto visino pieno di rughe che trasmetteva una piacevole tranquillità.
Si osservarono per qualche attimo in silenzio, mentre Minjee boccheggiò incerta, se non sbagliava era una suora.

<mi scusi, non voleva disturbarla, tolgo subito il disturbo> disse la bionda a bassa voce per non svegliare il piccolo dormiente, mentre iniziava a fare qualche passo indietro pronta ad uscire dalla stanzina monocolore.
<oh no, figurati cara - la bloccò l'anziana con il cenno di una mano, mentre con lenti ed attenti movimenti si alzò dalla sedia su cui sedeva fino a qualche attimo prima - la mia visita al piccolo TaeTae era già terminata da diversi minuti, ma, alla fine, anche io mi sono incantata nell'osservare questo piccolo angioletto> sorrise lei in direzione del nominato che mugugnò qualcosa nel sonno.
<già...ho saputo che è stato male questa notte> sussurrò Minjee esprimendo chiaramente la sua richiesta nel voler sapere qualcosa di più al riguardo, quando l'aveva saputo si era molto preoccupata.
La suora si sistemò meglio il copricapo, mentre un'espressione infelice si fece spazio sul suo viso consumato dagli anni.
<il terzo ciclo di chemio gli ha abbattuto definitivamente tutti gli anticorpi e, per un semplice colpo d'aria, è stato malissimo tra nausea, febbre e chi ne ha più ne metta. Questa povera creatura ne sta passando di tutti i colori, non bastava solo quello...ora ci si è messo pure un tumore> raccontò l'anziana amaramente, con rabbia e frustrazione nella voce, il suo viso si contrasse in una smorfia dolorante, come se il male che il piccolo Taehyung stava provando lo stesse sentendo anche a lei.
Minjee abbassò lo sguardo dispiaciuta, era consapevole del fatto che la cura alla loro terribile malattia, con il passare del tempo, risolvesse alcuni problemi, ma che, allo stesso tempo, ne creava di nuovi, forse più pericolosi.
Più avanti, quella situazione sarebbe sicuramente capitata anche a lei e ne aveva terribilmente paura, già faceva fatica a sopportare quei giorni di debolezza fisica e mentale che ogni tanto la travolgevano, pensare alle sue future condizioni durante il terzo ciclo di chemio non faceva altro che distruggerla in piccoli e fragili frammenti.
Sospirò profondamente, facendo poi scorrere il suo sguardo sul sacchetto contente il regalo destinato al piccolo dormiente.
All'improvviso, facendo mente locale delle parole della donna, una frase in particolare attirò la sua attenzione facendola preoccupare parecchio, sopratutto quando ricordò un piccolo particolare.

"Una delle signore vestite di nero mi ha detto che..."

Le tornarono in mente le parole che Taehyung aveva pronunciato all'incirca due settimane prima, quando loro due insieme a Yoongi si trovavano in cortile.
Alzò di scatto lo sguardo sull'anziana che fissò insistentemente.
<una volta Taehyung mi ha accennato qualcosa riguardo ad un gruppo di donne vestite di nero, Yoongi non mi ha permesso di chiedere nulla - raccontò Minjee vedendo la suora, al nome dell'azzurro, sgranare gli occhietti piccoli e gentili, come se avesse appena intuito qualcosa - quello a cui lei si è riferita poco fa, deve per forza centrare qualcosa con tutto questo> concluse infine la bionda ottenendo, in un primo momento, silenzio da parte dell'anziana che, dopo aver rimuginato per qualche attimo, parlò.
<capelli biondi, giovane, bella, occhi stanchi ma sicuri, atteggiamento da dura...mh devi essere Minjee! Il piccolo TaeTae mi ha parlato molto di te, gli sei mancata molto in questi giorni - la ragazza sentì il suo cuore stringersi in una morsa dolorosa - pensavo che Yoongi te l'avesse detto - rimuginò tra sé la vecchia corrucciando le sopracciglia muovendo così tutte le sue rughette molto carine - ma, a quanto pare, sembra che tu ne sia ancora estranea> affermò infine facendo nascere un nuovo punto di domanda nella bionda, che fu avvolta da un velo di ansia, non sapeva che aspettarsi.
<estranea a che cosa?> domandò confusa Minjee, forse, fin troppo ad alta voce visto che un altro mugugno arrivò dal piccolo dormiente che sembrava in procinto di svegliarsi.
La suora, allora, non volendo disturbare un minuto di più il tanto desiderato sonno del bimbo, fece cenno con la mano alla ragazza di seguirla fuori dalla stanza e così la minore fece.

Spring Day//J.Jk.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora