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Appena rientrò nella stanza del bimbo, trovò quest'ultimo sveglio, seduto sul letto intento a stropicciarsi gli occhietti con le dita piccole e carine delle mani.
<suor Rosaline... - mugugnò Taehyung tra uno sbadiglio e l'altro, facendo vagare il suo sguardo finché non si posò su Minjee che gli sorrideva intenerita - Minjeeeeee!> urlò il bimbo infine mostrando il suo particolare sorriso rettangolare, allargando poi le braccia come a richiedere un abbraccio, mentre le gambe si infrangevano sotto le coperte, battendo contro il materasso, evidenziando il suo entusiasmo.
La bionda non resistendo a quella piccola palla di dolcezza, gli si avvicinò velocemente avvolgendolo in un caldo ed amorevole abbraccio che la fece sentire meno sola. Lo strinse a sé sentendolo ricambiare con vigore, mentre le gambine di lui andarono a cingergli i fianchi, come un piccolo koala.
Minjee rise sollevandolo definitamente dal letto e riempiendogli poi la morbida guancia di baci, mentre il più piccolo si godé quelle attenzioni e carezze emettendo quei gridolini felici di cui solo i bimbi sono capaci.
<mi sei mancata, pensavo non saresti venuta nemmeno questa settimana> sussurrò Taehyung, prima con tono bisognoso trasformandosi poi in un mix di preoccupazione e paura.
Minjee sospirò leggermente prima di appoggiare il più piccolo sul letto dalle lenzuola bianche, si accovacciò in modo da vederlo nel migliore dei modi, visto che a causa del cappellino da baseball, che mai avrebbe tolto fino a casa, gli copriva la visuale.
<scusami, ma non sono stata benissimo...comunque non preoccuparti, recupereremo tutto il tempo perduto, soprattutto da lunedì prossimo> sussurrò infine ricordando, a malincuore, che il suo ciclo di chemioterapia si sarebbe rinnovato la settimana successiva.
Non ne era affatto entusiasta, sperava solo che tutta quella situazione di impotenza finisse il prima possibile, ma tutto sembrava darle riscontri negativi.
Quella malattia la stava trascinando verso lo strapiombo della morte e, per quanto odiasse ammetterlo, era solo all'inizio, c'era qualcosa di ben peggiore che la stava aspettando. Lo vedeva sempre negli altri, in quelli che ormai sembravano risedere in quella clinica da un'eternità.

Taehyung sembrò notare subito il suo cambio d'umore, così, pensando che non fosse una cosa bella tutta quella tristezza che si era accumulata nella stanza, iniziò a fare lo scemotto, strappandole come previsto una forte risata.
<certo che certe cose non cambiano mai - disse lei lasciandogli un piccolo buffetto, prima di afferrare il sacchetto con entrambe le mani e porgerglielo - è per te, spero ti piaccia> sussurrò infine vedendolo fremere nell'aprire il pacchetto colorato con motivi bambineschi, navicelle spaziali e piccoli alieni verdi sopra. Sapeva quanto Taehyung amasse le sorprese, come del resto tutti i bambini.
In pochi secondi la carta volò in fondo al letto e gli occhi del piccolo luccicarono dalla meraviglia.
Tra le mani si ritrovò un grande e morbido cuscino rosso a forma di cuore, con al centro disegnata una simpatica faccina con le labbra gialle e voluminose. Piuttosto buffa come cosa.
<si chiama Tata, è un personaggio che proviene dallo spazio, è goffo e maldestro proprio come te - raccontò Minjee dando poi un piccolo pizzicotto al nasino del piccolo che rise teneramente - è stato creato da un idol. Dei giochi prima o poi ti stanchi, quindi ho pensato di variare un po' per questa volta> ammise in fine un po' imbarazzata, per l'atto gentile che aveva compiuto, e preoccupata, sperava che il minore avesse apprezzato.
Il bimbo accarezzò la superficie morbida e rossa con la manina destra, la tastò, per poi stringerla tra le braccia con un dolce sorriso.
<è bellissimo! Grazie Minjee> affermò Taehyung prima di abbracciarla di slancio e lasciarle un piccolo e timido bacetto sulla guancia rosata di lei.

Coccolò il cuscino per un altro po', fino a che non sembrò ricordarsi di un qualcosa.
Si voltò velocemente verso la ragazza che sobbalzò per quello scatto improvviso.
<ora che ci penso, anche Jungkook hyung mi ha fatto un regalo simile!> esclamò il più piccolo lasciando sorpresa la bionda, il cui cuore, al nome del corvino, perse battiti facendola agitare sulla sedia.

Spring Day//J.Jk.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora