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L'oscurità regnava ancora all'interno della stanza quando alcuni movimenti bruschi ruppero quel silenzio tombale con un fruscio disattento delle lenzuola.
Un paio di occhietti scuri si aprirono velocemente mentre un forte giramento di testa la colpì accompagnato da un qualcosa che risalì dal suo stomaco pronto ad uscire all'aria aperta. Strizzò le palpebre, alzandosi rapidamente dal letto colpendo malamente il corpo al suo fianco che mugolò infastidito nel sonno, dopodiché si mise a correre nella stanza buia a piedi scalzi colpendo ogni spigolo possibile fino ad arrivare al bagno dove fece appena in tempo ad accendere la luce e ad inginocchiarsi davanti al water che un forte conato di vomito la travolse impetuoso.

Rimise tre volte tra un colpo di tosse e l'altro imprecando a bassa voce non appena gli era permesso.
Nel mentre dei bassi borbottii arrivarono alle sue orecchie, accompagnati da dei goffi e strascicanti passi.
<Minjee, penso che questo sia stato uno dei miei miglior risvegli...> la prese in giro un Yoongi ancora mezzo addormentato, con occhi rossi e gonfi e un cappuccio di una felpa nera a coprirgli il capo spoglio di capelli.
Si fermò sulla soglia del bagno ad osservare lei con l'intera faccia nel gabinetto, le spalle tremanti e le mani strette saldamente attorno la tavoletta del water.
Non sentendo alcuna risposta sarcastica schernirlo, sospirò avvicinandosi a lei a passi lenti accovacciandosi al suo fianco, accarezzandole la schiena non appena rimise un'altra volta quel poco che riusciva ad ingerire la sera durante il ciclo di chemio.
Lui aveva affrontato il terzo round di quel calvario la settimana prima e fu costretto a confermare le voci riguardo la terza iniezione, era la peggiore.
Ricordava perfettamente di aver passato più tempo in camera sua che fuori per il timore di vomitare all'improvviso e perché in quel periodo la sua voglia di vedere altri umani si era abbassata al 0,01%.
Sapeva cosa Minjee stesse passando e, sebbene non fosse bravo in quelle cose, provò a starle vicino come lei aveva fatto la sera precedente nonostante le sue innumerevoli urla che la "invitavano" ad andarsene.
Le diede qualche pacca di incoraggiamento sulla schiena, per poi far scivolare la mano sul suo capo coperto da una sottile stoffa bianca che accarezzò piano.

Quando la nausea sembrò essersi calmata Yoongi si sedette, poco lontano da lei, contro la parete alla sinistra della ragazza che si accasciò su un fianco guardandolo con occhi stanchi dopo essersi pulita le labbra con un pezzo di carta igienica.
Si osservarono in silenzio per qualche attimo incerti riguardo a quali parole pronunciare mentre le immagini della sera precedente saltarono alla mente di entrambi.
Minjee dopo aver sospirato decise di giocare la carta che di solito aveva sempre un buon effetto con Yoongi.
<non hai una bella cera> disse lei con derisione, vedendolo sorridere ampiamente socchiudendo gli occhi in due fessure, scuotendo poi la testa.
<disse quella che fino a pochi secondi fa aveva la testa infilata nel luogo in cui piscio> rispose lui, vedendola sorridere a sua volta passandosi distrattamente una mano sul viso.
<colpita e affondata> mugolò lei ancora un po' stordita.
Yoongi si mosse leggermente nel suo piccolo spazio portando le ginocchia al petto, tornando poi a guardare con occhi furbi e affilati Minjee che aveva appoggiato momentaneamente la fronte contro tavoletta del water.
Sapeva che appena si sarebbe ripresa avrebbe affrontato l'argomento scomodo che tanto lo aveva tormentato il giorno prima e che stava ritornando a farlo non appena il suo cervello fece mente locale della scomparsa di Taehyung.
Sapeva che non si sarebbe trattenuta nel fare qualche commento così cercò di escogitare un modo per anticiparla.
Morse con forza il suo labbro inferiore non appena calde lacrime si ripresentarono nei suoi occhi stanchi e rossi, il suo umore stava di nuovo calando a picco nei profondi meandri dell'oceano e cercò in tutti i modi di impedirlo.
<ho saputo di te e mio fratello> tentò quell'argomento per distrarre la sua mente e quella di Minjee dal lutto appena subito.
Vide le punte delle orecchie di lei farsi velocemente rosse, mentre piano piano rialzò il capo facendo così incontrare il suo sguardo imbarazzato con quello liquido di colui che aveva parlato.
<ancora mi chiedo come tu abbia fatto a saperlo, Jungkook non penso te l'abbia detto vista la sua timidezza al riguardo> disse Minjee curiosa e cupa allo stesso tempo non appena vide un imminente crollo emotivo che stava per travolgere l'uomo di fianco a lei.
Aveva compreso che l'aver accennato a quell'argomento fosse solo stata una scusa per distrarsi dal dolore che era tornato a logorarlo. Lo aveva capito e proprio per quel motivo aveva deciso di stare al suo gioco, supportando quella conversazione imbarazzante e improvvisata che, sebbene nascondesse del sincero interesse verso quella relazione appena sbocciata, era stata utilizzata da Yoongi per celare per qualche attimo il ricordo del piccolo Taehyung.
<ah quello fa il timido solo quando gli fa comodo e scommetto che tu abbia sperimentato qualcosa a riguardo - mormorò l'uomo divertito nel vedere il visino di Minjee arrossire sempre di più. La ragazza dovette ammettere che nei rapporti avuti l'uomo dai capelli corvini si era mostrato tutt'altro che timido e imbarazzato, rivelando un lato intraprendente e rude che lei non si sarebbe mai aspettata - comunque la spia l'hanno fatta i tuoi due amichetti, quella con i capelli rossi e il suo fidanzato, il raggio di sole con la bocca a cuore> confessò alla fine Yoongi, ricordando i volti dei due pettegoli ma non i loro nomi, non era mai stato un asso nel memorizzare le cose.
Una forte confusione prese possesso del bel visino di Minjee che sapeva della lingua lunga dei suoi due amici ma non che fossero conoscenti dell'uomo accanto a lei. Se non ricordava male Yoongi e Hoseok si erano parlati una sola volta in sua presenza, quando lei e il primo si erano tagliati i capelli e nulla di più.
<com'è possibile?> domandò sorpresa spalancando di poco gli occhietti neri.
<si da il caso che a volte quando loro ti venivano a trovare in clinica tu eri intenta in profonde dormite mentre io e T-TaeTae - la sua voce tremò appena come il suo sguardo - giocavamo a dama nella tua stanza, così aspettando che tu ti svegliasti abbiamo avuto modo di conoscerci e tra una cosa e l'altra ci siamo scambiati i numeri e quando sono venuti a scoprire della vostra scappatella me l'hanno comunicato. Certo che... sono due psicopatici> concluse infine ridendo al ricordo del messaggio vocale che gli avevano mandato dove avevano sclerato come due fangirl che avevano appena letto una scena smut in una fan fiction.
Minjee, dopo aver spalancato per qualche attimo la bocca, si passò nuovamente una mano sul viso che andò infine a massaggiare le tempie doloranti, sussurrando continui "non ci posso credere".

Spring Day//J.Jk.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora