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Da Lisa❤️:
>> I fuochi d'artificio di Seoul?! Ci andiamo anche io e Hobi!🎉
>> Vedrai saranno bellissimi, sono sicura che ti piaceranno!! E poi, cosa molto più importante, c'è cibo squisito a volontà! Ci sono i banchi degli spiedini di carne, il pollo fritto piccante (di cui tu e Hobi ne siete disgustosamente dipendenti), gli hot dog.
>> i calamari fritti
>> gli hotteok*
>> i tokkebi*
>> gli yakgwa*
>> ...
>> e tanto altro!

Da Minjee unnie❤️:
Non devi farmi la lista della spesa babbea🤦🏼‍♀️<<
E scrivi un messaggio solo, non tremila... o ti blocco<<

>> antipatica☹️
>> comunque... attenta al tuo coniglietto sexy questa sera

Perché? Devo preoccuparmi ?<<

>> conoscendoti no, ma devi sapere che a questa festa partecipano
molte battone e un anno hanno quasi rapito Hoseok con l'inganno

Davvero?! Ahahahahah😂<<

>> Minjee non ridere! È una cosa seria!
>> Mi sono voltata per un momento e l'attimo dopo Hobi non c'era più

Dio avrei voluto vedere la tua faccia ahahah <<
Dev'essere stata epica!😂 <<

A quei messaggi Minjee non riuscì a trattenere una risata, la scena che le si presentò in mente le parve fin troppo esilarante. Immaginò la sua amica dai folti e luminosi capelli rossi guardarsi intorno con una buffa espressione stranita dipinta sul volto alla ricerca del fidanzato che trovò poi in compagnia di tre giovani donzelle mezze nude.
Rise solo al pensiero di come avesse reagito a quella visione, sapeva bene quanto fosse imprevedibile ed esagerata quando si toccavano certe persone e argomenti, ma d'altronde da Lisa non ci si poteva aspettare altro.

Le due continuarono a scriversi per ancora diversi minuti, concludendo infine la conversazione mettendosi d'accordo sul dove si sarebbero trovati e a che ora. Ovvero esattamente in cima alla piccola montagna vicino a dove si svolgeva l'evento, che permetteva una maggiore vista sullo spettacolo, dieci minuti prima dell'inizio della meraviglia.
Minjee, dopo aver chiuso la chat con un sospiro divertito, appoggiò il telefono sul suo grande letto dalle coperte blu su cui, fino pochi attimi prima, sedeva, alzandosi poi in piedi e avvicinandosi al grande specchio che si trovava appena sopra l'alta cassettiera contenente lenzuola, intimo, calzini di qualsiasi colore, pigiami che spacciava per tute da ginnastiche e molti altri oscuri segreti.
Si posizionò di fronte alla grande lastra riflettente, vicino alla porta della camera da letto, che inquadrava metà del suo busto. Fece risalire il suo sguardo dall'accenno della stoffa bianca dei suoi pantaloni, ancorati alla sua magra vita grazie ad una cintura di pelle nera, alla maglietta verde con motivi floreali, aperta sulle spalle, che ricadeva morbida sul suo busto.
Il sorriso che aveva dipinto fino a quel momento le sue labbra pian piano andò a svanire, lasciando spazio ad un'espressione neutra non appena i suoi occhi incontrarono il deserto che sostava sulla sua testa.
Ci passò sopra una mano sentendo le radici, quasi inesistenti, dei capelli pizzicarle i polpastrelli mandandole un brivido lungo tutta la spina dorsale. Un lungo sospiro lasciò le sue labbra mentre un'espressione infastidita popolò il suo viso non appena le tornarono in mente tutte le innumerevoli tinte che aveva fatto quando aveva sedici anni, solo per dare fastidio a suo madre e per dare sfogo alla sua luminosità e vivacità che aveva represso per troppo tempo, mentre ora non le rimaneva che il vuoto.
Continuò a guardare il suo riflesso fino a che, stancatasi di vedere quell'ammasso di stanchezza spogliata di qualsiasi bellezza e paffutezza, abbassò il suo sguardo sui tre pezzi di stoffa posati sulla cassettiera di fronte a lei.
Lisa continuava a regalargliene di qualsiasi tipo di tonalità trovasse e Minjee non riusciva a capire quale fosse il suo intento, farla diventare un confetto o un tulipano?
Sorrise ricordando il teatrino che metteva in piedi ogni volta, insieme ad Hoseok, nel consegnarle quei miseri pezzi di stoffa. Entrambi si mettevano a danzare per l'intero negozio facendo svolazzare quelle bandane quasi fossero ad una gara di ginnastica ritmica. Minjee sapeva facessero gli stupidi apposta per farla ridere, sapeva bene che avrebbero buttato la loro dignità in qualsiasi momento pur di tirarle su il morale, glielo avevano mostrato più e più volte e molto spesso Minjee si chiedeva cos'avesse fatto di così meraviglioso per meritarseli.
Aveva sempre avuto la consapevolezza di aver combinato solo guai ed errori nella sua vita, eppure quei due raggi di sole le erano stati donati con così tanta gentilezza che quasi sentiva di averli rubati, per non parlare poi di Jungkook. Ah lui era forse stato il dono che più credeva di aver ricevuto ingiustamente, troppo buono e dolce, troppo luminoso per una nuvola grigia come lei, troppo per una come lei.
Minjee sentiva di non essere all'altezza di nessuno dei tre, aveva il costante errore di sbagliare con loro e di ferirli irrimediabilmente, li amava troppo.
Era tutto costantemente troppo per Minjee, che nella sua vita aveva sempre ricevuto troppo poco.
Non sapeva davvero come comportarsi e ogni giorno sembrava sempre di essere tornati a scuola.
Buffo a dirlo ma sembrava imparare qualcosa di nuovo ogni ora, minuto e secondo che passava in loro compagnia.
Sembrava quasi stesse imparando a vivere solamente ora, a ventitré anni.

Spring Day//J.Jk.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora