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<Jiae, hai visto Minjee?>

Domandò Jungkook alla cugina, non trovando l'amata nel luminoso e spazioso salotto che stava ospitando la maggior parte degli invitati. La donna dai fluenti capelli rossi, a quella domanda, si fece pensosa, interrompendo la predica che stava facendo al marito, mentre la mano che stava stringendo il mestolo in legno rimase sospesa a mezz'aria, facendo tirare un sospiro di sollievo all'uomo, vittima di quell'arma diabolica.
Dopo qualche attimo di silenzio, quasi come se fosse stata colpita da un'illuminazione, spalancò gli occhietti scuri.
<dovrebbe essere ancora in cucina con tua madre... e Naok! - si batté una mano sulla fronte come se si fosse appena ricordata di aver dimenticato qualcosa, o meglio qualcuno, mentre borbottò qualcosa a riguardo su quanto non fosse stata una brava madre e su quanto ancora avesse da imparare - Se la trovi, potresti dirle di venire qui... visto che suo padre è pronto a coccolarla per tutto il tempo che vuole> concluse lei, sorridendo con fare maligno al marito che, dopo essere rabbrividito, nonostante la calda stagione alle porte, formò un sorriso plastico a sua volta, annuendo debolmente, rassicurando infine la moglie con ancora in mano il mestolo in legno, pronta a minacciarlo nuovamente.
Jungkook, dopo aver assistito alla scenetta a dir poco esilarante, ringraziò brevemente la rossa lanciando poi uno sguardo di incoraggiamento all'uomo che gli mimò disperato : "almeno tu salvati, finché puoi", a cui il giovane rispose con una leggera e forzata risata che si dissolse come un sospiro nell'aria gelida d'inverno, mentre il cielo si ingrigisce e la neve inizia a fioccare.
Il petto si ritorse in se stesso mentre le labbra si appiattirono con forza, i sopraccigli si corrugarono insieme alle membra che sentì attorcigliarsi. Un debole sospiro lasciò la sua gola mentre posò con sorpresa una mano sul petto dove sentì il cuore battere con dolore, come se qualcosa non andasse, come se il suo essere avesse risposto a quell'affermazione con un disdegno che non comprendeva. Si sentiva quasi come se qualcuno gli avesse recato un'offesa imperdonabile.
Respirò con affanno mentre della tristezza gonfiò i suoi polmoni, gli occhi continuarono a guardare stupiti i piedi che camminavano frettolosi in autonomia, increduli per quelle inspiegabili sensazioni mentre dell'amaro risalì per tutta la sua gola facendogli stringere le palpebre e appoggiare la fronte sulla porta della sua meta che aveva raggiunto senza nemmeno accorgersene.
Mugolò debolmente sentendo il petto bruciare mentre della stanca arrendevolezza dilagò nelle sue pupille vitree, rassegnate all'oscurità di un ignoto che sembrava gli appartenesse ma per chissà quale fato faticava a riconoscere.

Luce.

Fu un attimo e quegli stessi occhi ciechi rividero la luce. Prima debole e opaca, che apparve come un debole sussurro crescendo poi sempre più, con sempre più calore, avvolgendolo con dolcezza in una morsa che fece svanire qualsiasi tipo di malessere, qualsiasi tipo di paura mentre una genuina incredulità riaccese il suo volto mentre la voce tanto ricercata arrivò alle sue orecchie da dietro la porta a cui era appoggiato.

I'm holding him still
But it's a dream that's about to end
Don't worry I'll sing the last song for you

Udì un canto dolce, di velluto, che riscaldò quello stesso cuore che prima si era lamentato per il dolore ed ora giaceva in un campo di petali rossi mentre della sorpresa non smetteva di scuoterlo gioiosamente, insieme a del tepore che non smetteva di accarezzarlo.
Appoggiò delicatamente una mano sulla porta mentre un sorriso sorse spontaneo sulle sue labbra, spinse con lentezza quella stessa lastra che pian piano, senza fare rumore, scoprì all'uomo una quiete che lo fece tremare sul posto.
Minjee si trovava in piedi, in mezzo alla stanza, con in braccio Naok dormiente che non aveva smesso di stringersi a lei con tenacia. Si dondolava sul posto, cullando, insieme al dolce canto, la bimba, il cui capo era abbandonato contro la spalla della maggiore che, seppur un po' scarna, parve un buon cuscino.

Spring Day//J.Jk.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora