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<Lisa non penso che questo sia chic>

Minjee guardò con sospetto lo specchio davanti a sé che raffigurava la sua immagine coperta da un attillato vestito rosso, che sembrava più lingeria che un abito per uscire la sera.
In previsione dell'uscita con Jungkook al festival delle lanterne, Lisa, dopo aver sentito i continui dubbi di Minjee riguardo il fattore chic e non chic, aveva preteso che l'amica andasse a casa sua per prepararsi in modo decente ma, a quanto pareva, tanto decenti non erano gli abiti che le aveva proposto.
<perché? Cosa c'è che non va?> chiese Lisa confusa, convinta del fatto che quel suo vestito, ormai inutilizzato da molto tempo, fosse di ottimo gusto e anche piuttosto chic.
<vuoi davvero che ti faccia l'elenco? - chiese Minjee all'amica con fare scontato, quasi come se fosse evidente che ci fosse qualcosa che non andava ma, non appena vide l'espressione della rossa rimanere immutata, sospirò - va bene... prima di tutto elegante non significa con le tette di fuori> iniziò ad elencare le prime cose che saltavano all'occhio e non andavano bene, ottenendo degli sbuffi dalla minore.
<oh andiamo, anche se gliele uscissi un po' non credo gli dispiacerebbe> disse Lisa con un sorrisetto malizioso, dando poi una gomitata all'amica che la guardò senza parole.
<sei seria?>gli domandò Minjee sconcertata.
<serissima e poi, se non ricordo male, tre mesi fa non ti saresti fatta tanti problemi ad uscire con vestiti del genere!> osservò la rossa con puntigliosità, ricordando come Minjee, prima del cancro e prima di Jungkook, fosse stata più libertina ed esagerata.
<lo dici come se fossi stata una donna di facili costumi - si lamentò l'interessata non molto contenta delle parole dell'amica che, seppur non avesse voluto, erano vere. Infatti, non appena i suoi occhi incontrarono l'espressione derisoria della coetanea che alzò un sopracciglio come a voler sottolineare la veridicità del passato, fu costretta ad ammettere le sue colpe - e va bene, forse un po' lo sono stata, comunque ora è diverso, lui è diverso - nel proferire quelle parole, quasi sussurrate, un forte rossore popolò le sue goti facendo inevitabilmente sorridere l'amica - e anche io lo sono... e poi a mala pena copre la mia amichetta là sotto e vorrei ancora mantenere un po' della dignità che mi è rimasta!> concluse Minjee con affanno e imbarazzo, aver espresso quei suoi pensieri ad alta voce l'avevano messa in difficoltà e, come previsto da Lisa, alla fine tentò di spostare l'attenzione su altro.

La più giovane guardò il riflesso dell'amica con estrema dolcezza, a passi lenti le si avvicinò, appoggiandole successivamente le mani sulle spalle.
I loro sguardi si incrociarono per qualche attimo nello specchio e Lisa poté scorgere un piccolo tremolio nell'espressione forte che Minjee stava cercando di mostrare, quasi come se fosse pronta a crollare da un momento all'altro.
<sei agitata?> le domandò fievolmente, notando poi uno scintillio nei suoi occhi.
<no> rispose secca la maggiore stringendo con forza le mani lungo i fianchi.
La rossa sorrise, era palese che quel suo stato, guance rosso fuoco, occhi liquidi, mani e gambe tremanti, respiro in subbuglio, fosse causato dal giovane con cui sarebbe dovuta uscire quella sera, ma come al solito Minjee cercò di negare l'evidenza.
Lisa credeva fosse il suo modo per nascondere l'imbarazzo nel provare quelle emozioni che non erano da lei, ma la verità era un'altra.
La verità era che Minjee aveva provato ben poche volte le emozioni che provava in compagnia del corvino, se non mai, e semplicemente non sapeva come reagire ad esse e sopratutto aveva paura di mostrarle, aveva paura di far vedere che a volte anche lei era fragile e debole. Aveva tenuto per talmente tanto tempo una maschera di forzato sarcasmo a proteggerla che quasi si era dimenticata com'era essere semplicemente se stessi.
Il passato ancora una volta le giocava un brutto scherzo e non poteva che esserne impaurita.
Aveva timore di quella serata perché sapeva fosse cambiato qualcosa tra lei il corvino e la prova la portava sulla sua pelle, esattamente sul suo collo appena sotto la mascella.
Aveva timore perché non sapeva come affrontare lui, il sentimento che ardeva in lei, ma sopratutto non sapeva come affrontare se stessa e quel tremore.

Spring Day//J.Jk.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora