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<Jungkook, parlami della tua famiglia>

Era da molto che Minjee voleva porgli quella richiesta, ne era sempre stata molto curiosa.
Si era sempre immaginata la famiglia di Jungkook come un nucleo molto unito e pieno d'amore, le erano bastati i semplici scambi di battute e affetto tra i due fratelli per constatarlo.
Ne era sempre stata molto curiosa ma allo stesso tempo anche piuttosto timorosa, non voleva imbattersi in suoi possibili brutti ricordi, non voleva farlo soffrire e non voleva essere ferita a sua volta sentendo un'immensa felicità che non l'aveva mai nemmeno sfiorata. Aveva paura di udire un amore che le avrebbe sgretolato con forza il suo fragile cuore, non voleva crollare davanti a Jungkook, né farlo sentire in colpa per un affetto legittimo, che tutti dovrebbero ricevere.
Nonostante tutto, però, aveva deciso di rischiare perché, dopo tutto, Jungkook faceva ormai parte della sua vita e come lui conosceva a grandi linee il suo passato anche lei voleva poter dire la stessa cosa di lui.
Voleva conoscerlo e poter ridere e piangere insieme a lui, voleva saper agire per il suo bene, anche se sapeva che l'avrebbe fatto con impaccio.
<alla fine si parla sempre di me... mi piacerebbe sapere qualcosa di più su di te> sussurrò Minjee con le goti rosate e un timido sorriso a dipingerle le labbra, non era mai stata brava con le parole e in momenti come quelli l'imbarazzo cresceva in lei con un'impetuosità disarmante.
Jungkook a quelle parole cariche di desiderio e significato non poté che sorridere con tenerezza e gioia, gli si era scaldato il cuore nel sentire che lei voleva conoscerlo un po' di più, sopratutto perché significava che quello che stava nascendo tra di loro stava diventando un qualcosa di sempre più serio per entrambi.
Con impaccio si mosse sulla panchina, faticava a nascondere la sua immensa felicità e gli sembrava in parte stupida in quanto si trattava di una semplice richiesta, eppure avrebbe voluto gridarlo al mondo intero. Si voltò completamente in sua direzione, puntando il suo sguardo negli occhi scuri e imbarazzati di lei che sembrava aver compiuto un'immensa fatica nel dire quelle parole che a molti sarebbero potute sembrare superficiali, ma che per lei valevano moltissimo. In vita sua non si era mai interessata a nessuno se non a se stessa, a sua sorella e a Namjoon. Loro però si erano svelati a lei senza neanche che lei lo volesse o meno, lo avevano fatto proprio come continuavano a fare imperterriti Lisa e Hoseok non pretendendo nulla da lei.
Con Jungkook però era stato diverso e continuava ad esserlo, un grande interesse continuava a spingerla verso di lui, verso il suo essere affascinante, ingenuo, intelligente e infantile allo stesso tempo.

<uhm... vediamo... da dove posso cominciare? - disse lui iniziando a contemplare un punto impreciso nello spazio mentre si massaggiava il mento con fare saggio. Una strana luminosità splendeva sul suo volto, Minjee l'aveva inevitabilmente notata e non comprendeva da dove derivasse - la mia è una famiglia numerosa, i miei genitori hanno rispettivamente due fratelli a testa e ho in tutto nove cugini... ora che ci penso, siamo davvero in tantissimi> rise il corvino scatenando nella minore la stessa ilarità dopo che questa ebbe sgranato gli occhi nel sentire quanto fosse ampio il suo nucleo familiare, in confronto lei si sentì davvero sola. Dalla parte di sua madre aveva come unica zia Chaerin che era rimasta zitella e coinvolta da numerose relazioni amorose, prettamente sessuali. Suo padre, invece, era figlio unico quindi il problema non si era mai presentato.
<immagino al cenone di Natale> mormorò Minjee mentre un'immagine piuttosto divertente le passò in mente. Un lungo tavolo, la cui fine sembrava impossibile alla vista, con una tovaglia rosso ciliegia che occupava un enorme salone che pareva più una reggia che una semplice stanza di ritrovo familiare.
Dall'espressione esasperata che fece Jungkook, la minore pensò che ci fosse andata ben vicina con l'immaginazione.
<che ricordi... quando ero piccolo e mia nonna paterna era ancora viva, questa faceva a gara con l'altra nonna per chi dovesse ospitare il cenone e per chi dovesse cucinare. Ho assistito a talmente tante lotte ai fornelli che ho perso il conto - rise al ricordo di giorni lontani e felici in cui le preoccupazioni degli adulti non lo toccavano minimamente in quanto solo un piccolo pargoletto timido e con un terribile caschetto, due occhioni grandi e curiosi e una grande passione per i videogiochi - ogni volta che ci ritroviamo mi sembra che le cose non siano mai cambiate, mi sembra tutto come all'ora con l'unica differenza che qualcuno continua ad aggiungersi alla lunga tavolata... la prossima potresti essere tu, magari> concluse lui infine, accarezzandole delicatamente  una guancia con le punta delle dita, quasi fosse stata un fiore fragile e raro. A quelle parole un forte calore si propagò sul viso di Minjee che non riuscendo a sostenere lo sguardo del corvino lo puntò in direzione di una coppia di anziani intenti ad ammirare il grande albero secolare al centro della piazza con sguardo malinconico.
L'aveva fatta tremare.
<sono certa che non mi pentirei affatto di aver accettato l'invito. Da come ne parli sembrate davvero una bella famiglia molto unita> disse la minore con leggerezza, quasi avesse emesso un soffio vuoto di alcuna pesantezza.
Gli rivolse nuovamente lo sguardo mentre un forte tepore si fece spazio nel suo petto nel vederlo raggiante quanto Hoseok nel giorno del compleanno dei suoi amici. Già, perché il castano amava molto di più festeggiare e regalare amore agli altri piuttosto che riceverlo, proprio per questo Minjee e Lisa lo aveva soprannominato raggio di sole.
Jungkook in quel momento pareva proprio come lui, luminoso quanto una stella nella notte più buia dell'anno e a Minjee piaceva quell'espressione, l'amava d'impazzire. Sentiva come se la felicità di lui fosse anche la sua ed infatti sentì una strana euforia pervaderla e per Minjee, che mai era stata una persona particolarmente empatica, quel momento gli parve quasi surreale e piuttosto strano. Continuava a chiedersi come una persona potesse arrivare a cambiare così tanto grazie ad un'altra, perché per lei era stato proprio così.
Continuava a chiedersi come Jungkook fosse riuscito a farle amare la sua stessa vita.

Spring Day//J.Jk.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora