45

854 121 42
                                    

<uscirà un nuovo film con scene di nudo di Matthew McConaughey... dobbiamo assolutamente andare al cinema a vederlo>

Ad annunciarlo fu Lisa, interrompendo così il forte silenzio che era calato tra lei e Minjee, sedute entrambe nella sala d'aspetto della clinica dove risiedeva l'ufficio del dottor Seokjin e di altri due medici.
Quel venerdì mattina Minjee avrebbe ricevuto gli esiti dei suoi esami, sapendo così cosa aveva in serbo per lei il suo futuro che, giorno dopo giorno, le pareva sempre più incerto. Jungkook, purtroppo, non era riuscito ad accompagnarla a causa di un impegno all'ultimo minuto, così la giovane e strampalata amica dai capelli rossi aveva preso il suo posto.
Era passata a prenderla con la macchina di Hoseok e, insieme, si erano dirette verso la clinica dalle pareti bianche e dall'aria pregna di dramma. Per l'intero viaggio si erano scambiate si e no qualche parola, la tensione era stata palpabile fin dal principio e Lisa, comprendendolo, aveva deciso di rispettare gli spazi e il silenzio di Minjee che si era man mano fatto sempre più pesante.
Su quell'aspetto Lisa era certa che mai la maggiore sarebbe cambiata, mai avrebbe perso quel mutismo e quell'espressione vuota in momenti di pressione, preoccupazione o paura, sebbene lei continuasse a sostenere di non averne.
Così si erano ritrovate sulle seggiole bianche in plastica in quell'ampia saletta, circondate da visi pallidi, teste rasate, sguardi rassegnati e occhiaie profonde che non fecero che chiudere in se stessa sempre di più Minjee, ormai tremante come una foglia e nervosa fino al midollo.
Entrambe sapevano che per lei ci sarebbero state solo tre possibili risultati. Il primo, quello che la maggiore trovava più improbabile a causa del suo innato pessimismo, era il fatto che ci fosse un donatore disponibile per il trapianto e che il suo cancro fosse cresciuto di poco grazie alle pesanti e terribili cure di chemio.
Ma, come già detto, Minjee non ci sperava, sapeva che la vita le avrebbe riservato altro male e dolore. Ne era certa sopratutto a causa di un evento che continuava a tormentarla da un'intera settimana, ovvero quando quel lunedì si era ritrovata con abbondanti flotti di sangue uscenti dal naso e dalla bocca. Evento certamente non molto rassicurante.
La seconda possibilità prevedeva, invece, l'assenza di un donatore disponibile per il trapianto, portando così al rinnovo di un nuovo ciclo di chemio, che avrebbe cercato di mantenere stabile quella situazione che sin dall'inizio si era dimostrata grave. Quella seconda possibilità, seppur conduttrice in un possibile lieto fine, la distruggeva mentalmente e fisicamente, facendola collassare in un mare di stanchezza e insostenibile pesantezza.
Non era pronta ad affrontare nuovamente quella cura, era troppo terribile e devastante da doverla sopportare una quarta volta ma, nonostante il suo ribrezzo, l'avrebbe rinnovata se fosse stato necessario, non per se stessa bensì per le persone che aveva intorno e che credevano in lei. L'avrebbe fatto solo per loro.
Per Jungkook, Lisa, Hoseok, Yoongi, Jimin, Seokjin, Wheein, Namjoon, Wendy, Chaerin... Taehyung, l'avrebbe fatto anche per lui che non aveva avuto nemmeno l'opportunità di tentare oltre. Il suo piccolo e dolce TaeTae che la notte la teneva ogni tanto sveglia con il suo dolce ricordo che aveva un retrogusto fin troppo amaro e doloroso.
Un contrasto che ancora faceva fatica a digerire.
Ora che ci rifletteva, in effetti, c'erano delle persone per cui lei poteva sopravvivere e vivere, per cui poteva tentare ma sapeva anche che la percentuale di fallimento era alta e il colpo per loro sarebbe stato devastante quindi... valeva la pena nutrirli di speranze che forse si sarebbero rivelate nulle?
Valeva la pena continuare ad amarli sapendo che quello stesso amore li avrebbe uccisi insieme a lei?
Queste domande la tenevano impegnata da ormai molte settimane, in particolar modo quando guardava o pensava a Jungkook, quando trascorreva il tempo con lui e quando lui le riservava delicate carezze.
Jungkook era diventato la sua priorità, la persona che più fra tutte avrebbe voluto proteggere e recare meno dolore possibile, non che agli altri volesse il contrario ma per quell'affascinante e incredibile uomo aveva iniziato a nutrire una certa premura e un certo sentimento che la portava a credere che il suo bene fosse più importante del suo, come del resto anche la sua salute e la sua felicità.
Quindi quelle domande sorgevano facilmente nella sua mente quando essa vagava su argomenti denominati cancro. Aveva ormai riconosciuto da qualche tempo il sentimento che provava per lui, anche se con un po' di difficoltà, e lo stesso la portava molto spesso a rivalutare la loro neonata relazione, il loro rapporto.
Era davvero disposta a farlo morire insieme a lei?

Spring Day//J.Jk.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora