Capitolo 10

303 13 0
                                    

Mi sveglio d'improvviso con un tuono,sono quasi le 7:00 di domenica mattina.
Mi alzo per andare verso la finestra e guardo la pioggia battente sulla finestra e il cielo completamente cupo e nero.
Si prospetta bene la giornata,così l'influlenza del tempo mi fa prendere di nuovo  sonno cosí torno a letto e continuo a dormire.
******

Sento il campanello suonare apro gli occhi e mi focalizzo su che ore si sono fatte.
Guardo il telefono e noto che sono solo le 9:30 e la pioggia sta aumentando.A giudicare dalle previsioni meteorologiche pioverà tutto il giorno.Stupendo.
Non sento stranamente la voce di mio padre che mi dice che devo alzarmi dal letto per la colazione anzi a dire il vero sento solo il silenzio tombale apparte il cessante suono del campanello.
Ma chi è?
Mi alzo controvoglia,non ho dormito niente stanotte.Il mio pensiero arrivava a Noah e al suo comportamento.
Ero per certa che era gelosa ma lui in qualche modo non lo voleva ammettere.
Io ho amesso che mi piace ma non a lui a me stessa ora la cosa difficile é ammeterlo a lui,ma c'é una forza che mi dice di non fare questa scelta che poi te ne pentirai o ci starai male e allora mi blocco.
Scendo le scale con un pigiama molto sobrio e la vestaglia e con le ciabatte a forma di orso.
Completamente sobria.
Sono un disastro stamattina letteralmente quindi spero che sia il vicino di casa o papà che è ritornato.
Apro la porta e quello che mi ritrovo non è nè  papà nè il vicino di casa:Noah.
Anzi un Noah furioso e distacco ma all'improvviso vedendomi scoppia a ridere.
Voglio sprofondare in questo momento.
Non mi ha neanche dato il tempo di presentarmi adeguatamente,Sembro un mostro.
"Che ci fai qui?" Dico
"Bello il pigiamone con gli oresetti"dice predendomi in giro.
"Noah se non mi dici cosa vuoi ti sbatto la porta in faccia"dico non ne potendo più..
All'improvviso ritorna serio e mi fissa intensamente.
Le mie guancie vanno a fuoco come il mio corpo e faccio di tutto per nasconderlo.
"Devo parlarti,Posso entrare?"dice mi faccio da parte e lo faccio entrare.
Sono curiosa di questa sua necessita di parlarmi.
Si mette seduto sul divano e io vado verso la cucina e vedo solo ora un foglio sul tavolo.

《Sono a fare la spesa ti ho preso un paio di cornetti al pistacchio e c'è il caffè da riscaldare torno tra poco,Buona Colazione》
-Papà.

Sorrido per i cornetti,mi ha comprato i cornetti al pistacchio i miei preferiti e ha fatto il caffè per me,Quest'uomo é da sposare e sono fortunata ad avere un padre così.
"Kat?" Vado da Noah e mi metto accanto a lui
"Mi dispiace per come sia finita la serata"
"Ok..." la colpa non è  tua ma mia che ti ho dato troppe attenzioni che non dovevo darti.
"Senti Kathrine so che sei arrabbiata ma-"..lo interrompo.
"No tranquillo ho conosciuto Kevin abbiamo parlato e mi ha accompagnato a lui a casa"dico voglio vedere la sua reazione e se quello che ho dedotto corrisponde al vero.
Da una parte è vero,Kevin mi ha accompagnato a casa e mi ha tirato un po'su il morale quindi non è andata male come speravo.
Volevo fare il "Grande" passo volevo dirgli a Noah cosa provavo ma appena ho visto che era in dolce compagnia ho capito che non ricambia non ricambia affatto e ora non so se averlo come amico o allontanarmi per sempre da lui...
Ho seguito il cuore e mi sono bruciata credo che per adesso seguiró la ragione.
La sua espressione diventa un miso di arrabbiatura e fastidiosità.
"Ah si?Vi siete baciati?"dice avvicinandosi pericolosamente a me.
"Cosa..???"dico in effetti sembrava ad un certo punto che mi volesse baciare ma pensavo solo a questo cretino qui davanti.
"Sai che c'è non mi importa..non mi può fregare un cazzo nè di te nè di lui statemi bene addio"Dice per poi uscire di cosa di casa.
Ed io rimango delusa e triste.
******
É stato chiario e deciso non gli porta nulla di me come me di lui.E sarà così.
Mi bevo il caffè caldo e sento la porta aprirsi e mio padre con due buste in mano.
"Hey Ben Svegliata!!Dormito bene?"
"Si..."dico fissando un punto
"Kat tutto bene?" Mi dice preoccupato
"Si tutto bene tranquillo" lui annuisce anche se non è molto convinto e va a mettere apposto la spesa.
All'improvviso mi arriva un messaggio da Dafne
-Ti va di fare una passeggiata?-
Gli rispondo di si anche perchè mi farà bene uscire un po' sembra che il tempo si sia calmato.
"Papà esco con Dafne"
"Ok"dice mettendosi sul divano e guardando la TV.
Vado su in camera e mi cambio velocemente.
******
Prendo la borsa e mi porto un ombrello per sicurezza.
"A dopo Kat" dice e saluto mio padre.
Mi viene incontro Dafne e appena vede come sto mi abbraccia senza dire una sola parola.
È proprio vero che gli amici ti capiscono attraverso uno sguardo,e come se conoscessero bene le tue emozioni. Gli racconto tutto anche le cose che mi ha detto Noah e mi sfogo con lei.
Io e Dafne non siamo state cosí intime prima di ora,non ci siamo mai sfogate come ora,il nostro rapporto è sempre stato distaccato in certi aspetti e quando succedeva qualcosa se la cavava sempre da sola e sapere che ha bisogno di me come io di lei mi rende felice più che felice.
"I ragazzi sono stupidi"dice improvvisamente ed ha completamente ragione.
"Si stupidi e orgogliosi"siamo in un parco sedute su una panchina sotto a un campanna,era l'unica panchina asciutta.
"Che farai con Noah?"mi chiede
"Non lo so sinceramente..."
"La cosa migliore da fare è evitarlo"
"Ci ho già provato e non ha funzionato"
"Non so che dirti"
"Te invece con Tylor?"
"Mi piace ancora Kat dopo tutto quello che mi ha fatto mi piace ancora non sono normale"dice
"Certo che sei normale,sei solo stra cotta di lui e non riesci a vedere quanto è coglione"dico
"Non fa una piega..." all'improvviso uno squarcio di un tuono fa brivare i nostri corpi.
"Cavolo scappo"dice Dafne
"Perchè?"
"Devo ritornare a casa prima che piove"
"Ti accompagno io ho l'ombrello"
"Tranquilla,a domani"mi bacia la guancia e scappa come un fulmine.
Io sto un po'qui e guardo le goccie scendere  giù.
In questo momento sono coma la pioggia fragile e limpida.
Mi alzo e provo ad andare sotto alzando la testa.
La pioggia scende sulla mia pelle e il freddo mi porta con sè.
"Kat?" Una voce mi fa cambiare direzione e vedo Noah completamente zuppo.
Ma cosa vuole ancora?
Vuole ricordarmi di quanto non gli importa niente di me..
"Cosa vuoi?"
"I..Io.."
"Vuoi ricordarmi di quanto non ti importa un cazzo di me grazie ma sei stato abbastanza chiaro"
"Kat..."
"Devi uscire dalla mia vita,scombussoli le mie giornate devi smetterla"
"Ma.."
"Ma niente vattene via"
"Kat ascolta..."
"VATTENE VIA"gli urlo contro e lui rimane in silenzio e acconsente se ne va lasciandomi sola.
Torno a casa con sotto l'ombrello sono in cortile sto per entrare ma una voce a me familiare mi blocca.
"Non riesco a starti lontano mi dispiace"mi giro per un secondo e le labbra di Noah sono sulle mie.
Io rimango bloccata il mio corpo rimane bloccato però ricambio.

Ricambio eccome.
Metto le mani sul petto e lui mi attira a se come una calamita.
Il bacio dura per vari secondi ore credo so solo che mi piace mi piace da impazzire e mi scordo tutto,della festa,di quello che ha fatto di tutto l'unica cosa che conta in quedto momento è poterlo baciare baciare e baciare ancora non staccarmi più..
Ma poi la magia si stacca perchè lui si allontana mi fissa e fugge.
Mentre io rimango imbambolata a guardare la sua figura che se ne va.

Mi piaccio di più quando sono con te❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora