Capitolo 20

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Luke Pov's

Vedo Jack picchiarla senza pietà.

C'è sofferenza nei suoi occhi che però aumenta quando mi vede. Cerco di trarne soddisfazione nel suo dolore ma non ci riesco. Cosa mi sta succedendo? Quando Jack se ne va la trovo immobile, spero sia solamente svenuta. Mi avvicino a lei, sospiro di sollievo quando vedo il suo petto alzarsi lentamente. La prendo in braccio per portarla a casa mia. Devo riaverla mia e, per la prima volta, non mi dispiace. Finchè Jack non le dirá tutto, sará mia. La poggio sul sedile della mia auto prima di guidare verso casa. Prima di giungere a destinazione, Diana si sveglia. Mi guarda inizialmente confusa poi...arrabbiata.

"Dove mi stai portando?" chiede gelida. Cerca di raddrizzarsi sul sedile ma una smorfia di dolore si crea sul suo viso.

"Stai ferma" istruisco.

"Dove mi stai portando?" chiede nuovamente alzando la voce.

"A casa mia. Sei ridotta piuttosto male sai?"

"Cosa ti interessa se sto male o meno? Era bello lo spettacolo? Ti sei divertito?" rimango zitto. Parcheggio davanti a casa e la faccio scendere. Inizialmente non accetta il mio aiuto, ma non reggendosi in piedi, è costretta.

"Luke voglio tornare a scuola." dice poi

"Conciata così? Cosa diresti a tutti?"

"Che sono caduta"

"Diana smettila."  dico duro

"Smettila tu!" risponde.

"Senti Diana scusa ok? Mi dispiace per...per tutto." Mi ignora ed entriamo in casa. La faccio accomodare sul divano. Vado a prendere delle garze e del disinfettante.

La ritrovo a fissare qualcosa.

"Cosa guardi?" chiedo curioso.

"Chi è quel ragazzo con te, nella foto?" dice guardando la foto di me e Calum.

"Oh..quello era il mio migliore amico, Calum" dico sinceramente

"Era?"

"È morto" taglio corto.

"Oh"

Mi avvicino a lei con l'intento di "curarla"

"Togliti la felpa"

"Perchè mai?" chiede. La sua voce è sempre più fredda.

"Devo vedere i lividi che hai."

Le scuoto davanti la boccetta di disinfettante. Se la toglie con incertezza. Indossa una cannotta azzurra. Le sue braccia sono una scena orribile. Non ci sono solo lividi, ma anche troppi tagli e cicatrici. Sapevo fosse autolesionista ma...questo è troppo.

"Questi mi sembrano freschi" dico cercando di sembare critico,  indicando otto tagli poco più sotto il polso. Rimane zitta. Disinfetto tutte le braccia e le bendo. Le alzo la canottiera, appena sotto il reggiseno. Cerca di coprirsi ma le fermo le mani. La pancia e i fianchi sono pieni di lividi. Finito il mio lavoro anche li la guardo con incertezza

"Dove ti ha colpito ancora?"

"D-da nessuna parte." dice. Le abbasso la canotta e le faccio rimettere la felpa.

"Mi puoi riportare a scuola?" chiede

"No, stai troppo male."

"Sto benissimo" scuoto la testa mentre lei sbuffa sonoramente.

"Mi porti a casa mia?"

"E cosa dirai a tua mamma? La scuola finisce tra quattro ore. Leggermente in anticipo, non credi?" chiedo sarcastico

"Luke non voglio stare con te." dice seria. Le prendo il viso e la bacio sulle labbra. Inizialmente sembra si abbandoni al bacio, ma si stacca subito dopo, tirandomi un sonoro schiaffo.

"Cosa non capisci Luke? Sei un coglione, lo sai vero?" si alza di scatto e si incammina velocemente verso la porta. Vedo le smorfie di dolore sul suo viso ma non si arrende. Esce sbattendo la porta, lasciandomi solo.
Diana's Pov

Ed ecco come il mio precoce stato di incolumitá mentale viene completamente distrutto. Stavo per ricarscarci, riabbandonandomi a lui. Lascio casa Hemmings lentamente. I dolori atroci per tutto il corpo mi rallentano e il pensiero di Luke, mi uccide. Dopo molto tempo, raggiungo finalmente casa mia. So che è presto, ma posso inventarmi qualcosa. Mi viene ad aprire Michael, visibilmente sorpreso per il mio anticipo

"Come mai così presto?" chiede curioso. Mi squadra da capo a piede. Sono abbastanza coperta perchè non si veda nulla.

"Sono stata male" mento e mi accarezza il capo.

"Ora stai meglio?" annuisco e mi reco in cucina per mangiare qualcosa. Purtroppo non sono una di quelle ragazze che quando sta male non mangia niente. Io mangio il doppio. Per questo prendo un vassetto di Nutella e vi immergo numerosi cucchiai. Dopo quattro o cinque di questi, il vasetto mi viene tolto di mano.

"Diana, non finirmi la Nutella!" mi rimprovera scherzosamente Michael. Mi alzo di scatto, dimenticandomi della mia situazione. Un gemito di dolore mi esce involontario.

"Ridammela!" cerco di nascondere il fatto, alzando la voce.

"Sicura di star bene?" mi guarda scettico. Sbuffo

"Ti ho giá detto di si!" mento, di nuovo

"La Nutella comunque non te la do!" urla iniziando a correre. Sbuffo sonoramente prima di risedermi. Notando il mio comportamento, ritorna e si siede accanto a me.

"Diana, sai che ti puoi fidare di me vero?"

"Certo Michael."

"Mi vuoi dire cosa succede allora?"  Odio mentire a mio fratello, ma so che se gli dicessi tutta la veritá, andrebbe a finire realmente male.

"Sono solo stanca. In più mi sono appena lasciata con Luke...non è facile..." mento

"Si, scusa hai ragione."

"Ora mi dai la Nutella?" chiedo speranzosa.

"Per quanto io ti voglio bene e amo il tuo corpo formoso, adesso ne ho voglia io." lo guardo con affetto e gli diro uno schiaffo giocoso sulla spalla. Stare con Michael mi aiuta. Ma come ho sempre detto : Luke è il mio chiodo fisso.
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Mi fanno piacere i tanti voti che mi arrivano! Ma potreste anche commentare? Vorrei tanto sapere cosa ne pensate! Grazie di tutto.

Faccia d'Angelo || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora