"Non sapevo avessi una fidanzata" una voce acuta mi fa svegliare. Guardo Luke, senza maglietta, vicino a me. Fissa imbarazzato una donna di mezz'etá che presumo sia sua madre.
"Mamma lei è Diana" dice esitante. Mi lancia un sorriso falso.
"Potevi sceglierla più carina" dice. Mi immobilizzo sul posto e abbasso lo sguardo. Infondo ha ragione.
"È stupenda mamma" dice duro.
La donna scoppia in una risata senza gioia.
"Sei proprio innamorato allora." Lo deride.
"Esci da camera mia" ringhia. Quando rimaniamo soli, io ho ancora lo sguardo basso. Si mette davanti a me, e mi alza il mento.
"Non credere alle sue parole. Io ti amo, per me sei stupenda. Hai capito?"
"Luke, ha ragione lei" dico. Scuote la testa convinto.
"Non ti faccio sentire abbastanza amata, piccola?" Chiede cupo.
"Tutte le volte che ti bacio, tutte le volte che ti tocco, tutte le volte che facciamo l'amore...non capisci quanto io ti amo? Non capisci quanto io non resisterei senza di te?"
"Potresti sopravvivere anche senza di me Luke"
"Sopravvivere non è vivere Diana"
"Ma è giá qualcosa."
"Non abbastanza"
"Tu. Tu vivresti senza di me?" Chiede. Scuoto automaticamente la testa.
"Saresti disposto a perdonare quindi?" Chiede speranzoso.
"È più difficile perdonare se stessi che farsi perdonare Lukey " sussurro. Il dolore si accende nei suoi occhi.
"Hai ragione Diana"
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Chiudo il libro di testo e sospiro soddisfatta. Ho finito di studiare prima del previsto e mi butto a peso morto sul letto. Il mio letto impregnato del nostro odore. Un messaggio mi risveglia dai miei pensieri poco casti sul mio rapporto con Luke
Messaggio da: Lukey
Ehi piccola mia. Oggi è il compleanno di Calum. Ti va di passare da me? Lxxx
Sorrido al messaggio e rispondo velocemente. Scendo le scale di fretta e mi sistemo davanti allo specchio.
"Stai uscendo?" Mi chiede Michael
"Si, vado da Luke" Sophia che è vicino a mio fratello, sbarra gli occhi.
"Stai attenta a lui" dice lei. Annuisco ma non le do realmente retta. So che Luke non mi farebbe mai soffrire. Me lo sento.
Busso alla porta di casa Hemmings e mi aggiusto i capelli alla meglio.
"Qual buon vento ti porta?" La madre di Luke è davanti a me e mi squadra con sguardo gelido.
"Sono venuta per Luke" dico convinta.
"Sei proprio una bimba" mi deride. Arrossisco visibilmente e abbasso lo sguardo.
"Non so come tu possa piacergli" sibila.
"Diana" la voce del mio angelo. Scende velocemente le scale e sposta sua madre dall'entrata. Mi alza il mento e mi guarda negl'occhi. Mi lascia un bacio sulla fronte prima di afferrarmi un polso.
"Devi smetterla di farle del male" ringhia a sua madre. Un sorriso tirato si apre sulle labbra di lei.
"Io voglio solo il meglio per mio figlio. Per lo meno Calum non c'è più" la stretta di Luke si fa sempre più potente.
"Vaffanculo!" Urla, prima di trascinarmi in camera sua. Quando molla la presa, mi accarezzo il polso, leggermente dolorante. Luke se ne accorge e puro terrore si dipinge nei suoi occhi.
"T-ti ho fatto del male?" Scuoto ma testa. Me lo riafferrá, più delicatamente. Indica i segni rossi formati sulla mia pelle.
"Non posso..." lo zittisco. Mi siedo sulle sue gambe.
"Non è successo nulla" dico, cercando di tranquillizzarlo.
"Ti ho fatto del male. Di nuovo" dice mortificato. Scuoto la testa
"Mi hai difeso. E so che se si parla male di Cal tu impazzisci" dico.
"Mi dispiace" sussurra ancora. Passo una mano nei suoi morbidi capelli biondi.
"È una brutta giornata per me" aggiunge. Lo incito a continuare
"Oggi Calum avrebbe compiuto diciannove anni" abbasso lo sguardo ed annuisco.
"Esattamente due giorni dopo di te" dice con un sorrisino. Appoggio la testa al suo petto e inspiro il suo buonissimo odore.
"Ti faccio sentire cosa ci piaceva suonare?" Chiede. Annuisco. Prende la chitarra bianca e nera dal muro e strimpella qualche nota di American Idiot dei Green Day.
"Adoro questa canzone" dico sognante.
"È stato fantastico andare ad un concerto dei miei idoli" aggiungo.
"Mi piace vederti felice piccola" dice dolcemente.
"Da quando ti ho conosciuto sono felice"
"No, io ti ho fatto male, tanto male" sussurra.
"Luke, ti ho giá detto che è passato. Non voglio più avere a che fare con quello, ok?" Annuisce. Mi riposiziona sulle sue gambe, e mi accoccolo vicino a lui.
"Per la cronaca, una bimba non avrebbe mai una quarta di seno" arrossisco visibilmente alla sua imbarazzante osservazione.
"Dovresti esserne fiera" mi sussurra. Una risata nervosa lascia le mie labbra.
"Fiera per...il mio corpo? È una pazzia!" Esclamo, ancora rossa in viso.
"Ovvio piccola. Pensa se tu fossi stata tanto magra, non avrei potuto affondare così deliziosamente in te o abbracciare il tuo morbido corpo. Sei uno spettacolo Diana, non capisco come non te ne renda conto" le sue parole, per metá sporche e dolci, mandando eccitazione per il mio corpo. Appoggio la testa sul suo petto.
"Non posso esserne fiera. Tu sei un Dio greco mentre io..." mi zittisce.
"Tu sei la Dea della bellezza, la mia Dea"
"Non meriti uno schifo come me, Luke"
"No Diana, io non merito te, credimi" sono confusa dalle sue parole ma mi limito ad abbassare lo sguardo. Mi circonda il viso con le mani e mi bacia, mi bacia con passione e amo come la sua lingua accarezza la mia.
"Voglio bene a te come voglio bene a Calum. Credimi piccola, non voglio perderti."
"Auguri Calum" dico
"Auguri Calum"
Ehi! Wattpad mi sta causando problemi quindi non so quando vi arriverà la notifica dell'aggiornamento. Nel caso, spero il capitolo vi piaccia, scusate gli eventuali errori, amo i vostri commenti e vi ringrazio infinitamente tanto. Vi adoro, a presto xxx
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Faccia d'Angelo || Luke Hemmings
Fiksi Penggemar"Nessuno è normale Luke. Siamo tutti pazzi che cercano un equilibrio." "Ma non tutti riescono a trovarlo." aggiungo. "Non tutti riescono a trovarlo. Ma tu si,tu si Luke. Ti aiuterò io, se necessario"