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La porta aperta e il filo di luce che entra da essa mettono di cattivo umore il ragazzo fin dal risveglio, facendolo gemere di irritazione e rigirare tra le coperte.

"Buongiorno dormiglione..." mormora qualcuno al suo fianco.

Il castano apre gli occhi lentamente e sorride, vedendo il ragazzo che ama lì accanto a lui, sorridente ma ancora assonnato.

"Buongiorno" mormora di rimando, allungandosi verso di lui per lasciargli un leggero bacio.

Il moro lo attira a se, riunendo le loro labbra in un bacio appassionato, intriso di amore e desiderio tanto da far rabbrividire il ragazzo, finché...

C'è qualcosa di sbagliato in quello che sta facendo...qualcosa che non va. Sente le mani del suo fidanzato che gli scorrono lente sulla schiena...lasciare qualcosa di liquido al loro passaggio, come fosse acqua o...

un intenso odore di ferro si insinua nelle sue narici e quando il castano apre gli occhi, vede il volto del suo amato coperto di sangue.

Lo spinge via, paralizzato dalla paura e vede l'intero corpo del suo ragazzo intriso di quel denso liquido rosso, mentre il suo volto inizia a deformarsi; la bocca si apre in un grido sordo e mentre altro sangue cola da essa, la mascella si allunga sempre di più fino a cadere inerme sul cuscino, lasciando al suo posto una voragine orribile, e i suoi occhi, così belli, così grandi, che uno ad uno seguono l'esempio della mascella e si lasciano cadere sul copriletto, lasciando al loro posto piccoli vermi bianchi che si agitano nelle cavità ora vuote e prive di qualsiasi umanità.

"Hey tesoro, perché quello sguardo spaventato?" domanda quella massa informe di carne e sangue, allungando una mano ora scheletrica verso il giovane, che dalla paura si precipita verso la porta e poi nel corridoio del dormitorio, che sembra volersi chiudere su di lui.

Le pareti si innalzano verso il cielo, sempre più alte, seguite da scricchiolii e boati, finché si inclinano pericolosamente su di lui, minacciando di crollare da un momento all'altro.

"Svegliati ora. Svegliati per favore, ti prego, ti prego svegliati" mormora il ragazzo con le lacrime agli occhi e una paura cieca in corpo, mentre corre senza riuscire a voltarsi indietro.

Poco dopo inciampa sul nulla e si volta verso la porta della sua camera, dalla quale sta uscendo quel mostro e che si sta avvicinando a lui sempre di più e, quando lo sta sovrastando, questo allunga una mano e gli strappa il cuore dal petto, tenendolo palpitante sulla sua mano scheletrica.

"Questo è per quello che mi hai fatto" mormora con una voce gutturale, prima di stritolare il cuore nella mano.

Il ragazzo si veglia urlando nel suo letto, i vestiti e capelli appiccicati al corpo a causa del sudore, il cuore palpitante nel petto, il terrore ancora fisso nei suoi occhi. Si passa una mano sul volto, scoprendosi a tremare come una foglia sì, dalla paura, ma anche dal fatto che all'inizio tutto sembrava così vero, tutto era fin troppo familiare. È sempre lo stesso incubo, sempre lo stesso.

Qualcuno corre al suo fianco, prendendogli le mani e stringendole tra loro.

"Youngjae, Youngjae era solo un incubo, okay? Solo un incubo" mormora un ragazzo mentre si allunga per accendere la lampada sul comodino del suo amico "E' tutto finito ora, sono qui, non ti preoccupare" continua quest'ultimo, osservando lo sguardo terrorizzato negli occhi dell'altro, non sapendo cosa fare, per questo lo attira a se e lo stringe tra le sue braccia, sentendolo ancora tremare violentemente contro di lui.

"Io...sto bene" mormora poco dopo il castano, continuando impercettibilmente a tremare "Devo solo...farmi una doccia, ma sto bene, davvero" Non sta bene, per niente, ma non vuole continuare ad appoggiarsi sul suo amico, lo ha fatto per troppo tempo e vorrebbe imparare a cavarsela da solo per questi piccoli problemi, che piccoli poi tanto non sono.

Disturbed // 2JaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora