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"Supportarti? In cosa, un'operazione omicida? Mi stai chiedendo di aspettarti al dormitorio come una moglie in attesa del marito che torna dalla guerra! Ma hai un po' di buon senso in quella testa o è stato completamente offuscato dalla febbre?" la rabbia di Youngjae cresce man mano che il maggiore aumenta la stretta sul suo braccio "E lasciami!" con una spinta più potente delle altre riesce a far allontanare il corpo di Jaebum dal suo ed esce di corsa dal bagno. Si sente tradito, il suo cuore sta urlando di dolore.

Il volto di Minhyuk inizia a sovrapporsi a quello di Jaebum in un urlo disperato di terrore e Youngjae non può far altro che portarsi le mani sulle orecchie mentre si accovaccia in un angolo, con gli occhi serrati. Non voleva vedere, non voleva sentire. Nell'oscurità della sua mente, piccole macchie rosso sangue iniziano a prendere forma e in lontananza due corpi divelti a terra in posizioni non umane. Youngjae sa che quei due corpi sono di Minhyuk e Jaebum, ma nonostante non voglia guardare, questi si avvicinano a lui, mostrandogli orbite vuote e organi sparsi ovunque. Un grido si forma sulla bocca del castano, ma viene interrotto dal suo cuore che prende a palpitare sempre più forte, sempre più veloce.

L'aria gli si blocca nei polmoni e rantoli grotteschi fuoriescono dalla sua bocca. Riapre gli occhi, sperando che in qualche modo l'aria possa tornare a circolare nei suoi polmoni, ma tutto ciò che vede è Jaebum, svenuto a terra a causa dello stress e della febbre, scosso da lievi convulsioni.

Youngjae, spaventato, non tanto per la sua vita, quanto per quella del maggiore, si trascina rantolando verso il comodino del moro, dove trova il suo inalatore. Dopo che l'aria torna in circolo nei suoi polmoni non ha tempo da perdere e gattona al fianco di Jaebum, anch'esso con seri problemi nel respirare e senza pensarci due volte gli sbatte l'inalatore in bocca di prepotenza e quando sente che il maggiore boccheggia riassaporando l'ossigeno, si lascia cadere al suo fianco e ricomincia a respirare per bene pure lui

"J-jae..." sussurra Jaebum

"S-sono qu-qui" replica il più piccolo, stringendogli la mano "Devo...chiamare qualcuno...ci devono aiutare" come sta per lasciare la mano del maggiore, questi la stringe più forte

"No...non lasciarmi...potrei non trovarti...p-più" supplica, e per la prima volta Youngjae vede il maggiore piangere "Non lasciarmi Jae..."

"No...no non lo farò" il più piccolo si rimette a sedere e fa in modo di entrare nel campo visivo del maggiore

"Scusa...scusami io...scusa" con un braccio si copre gli occhi e si lascia andare ad un pianto liberatorio, che stringe in una morsa dolorosa il cuore del più piccolo che, senza pensarci si china sul corpo del maggiore e lo abbraccia, stringendolo forte a sé

Non tardano le braccia di Jaebum che si serrano attorno al corpo del castano stringendolo come se fosse l'unica cosa a tenerlo ancora in vita, mentre non si vergogna di piangere tutte le lacrime che si è tenuto dentro fino a quel momento

"Jae...jae..." mormora tra i singhiozzi

"Shh, sono qui, non ti lascerò andare, non me ne andrò" sussurra nell'orecchio del moro, che piange ancora di più, mentre in cuor suo diventa sempre più chiaro ciò che prova per quello scricciolo che era in grado di farlo impazzire per ogni minima cosa.

Qualche ora più tardi il biondo rientra in camera e la trova avvolta nell'oscurità. Senza pensarci due volte accende la luce e si avvicina verso il suo letto, ma nota qualcosa di strano nel letto del moro.

Quando si avvicina cauto quasi non inizia ad urlare e a piangere dalla gioia, dato che trova Youngjae e Jaebum addormentati insieme sotto le coperte, il braccio del maggiore a circondare il corpicino minuto del più piccolo, entrambi con espressioni serene.

Disturbed // 2JaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora