Disturbed // 2Jae

28.

Il moro non riesce a credere ai suoi occhi. Chan, il ragazzo che ha cercato per così tanti anni ora è lì, davanti a lui. Ha ripreso peso, sembra essere cresciuto di colpo, ma il suo volto non è cambiato affatto. Sembra un uomo, eppure è ancora un ragazzino. Le dolci fossette ai lati della sua bocca sono accentuate ora che sta sorridendo, i suoi occhi sono lucidi e si sta trattenendo dall'abbracciare il moro, al che quest'ultimo brucia il più velocemente quella poca distanza che c'è tra loro e lo stringe tra le braccia il più forte possibile, per paura che possa scomparire da un momento all'altro

"Non...non capisco" mormora Jaebum con il volto nascosto nel collo del biondo "Come..."

Chan lancia un'occhiata di gratitudine verso Youngjae, prima di chiudere gli occhi e bearsi dell'abbraccio del moro

"Devi ringraziare Youngjae per questo. È lui che mi ha convinto a venire qua"

"Ma come" il moro lo guarda negli occhi mentre si asciuga le lacrime

"Ricordi la sera che sono stato molestato?" chiede Youngjae, avvicinandosi ai due "Beh, ti ho detto che sono stato salvato da un ragazzo. All'inizio non sapevo chi fosse, ma quando tu mi hai raccontato la sua storia ho ricollegato tutto, anche se non ero ancora sicuro di nulla. Stasera, quando sono tornato da Mokpo ci sono stati dei problemini con un ragazzo e il destino ha voluto che Chan si trovasse nei dintorni. Dopo avermi salvato per la seconda volta mi sono arrischiato a chiedergli se fosse chi pensavo e poi gli ho detto di te. Hai detto che lo volevi trovare prima della Vigilia; oggi è il 22 ormai e...volevo farti una sorpre-" il castano non riesce a finire di parlare che si ritrova le braccia di Jaebum attorno al collo, mentre lo stringe in un abbraccio

"Lo hai riportato da me, grazie" il più basso sorride ascoltando quelle parole, mentre il suo cuore perde qualche battito. E' riuscito a rendere Jaebum felice e sarebbe stato il suo obiettivo per il loro futuro

"Vi lascio soli, okay? Avrete molto di cui parlare" il castano saluta con la mano Chan, porta lo zaino sulla spalla e si avvia verso l'entrata, mentre alle sue spalle sente la voce eccitata di Jaebum che inizia a domandare cose al biondo. Youngjae sorride tra se e se e si dirige verso la sua stanza.

Quando apre la porta trova Jinyoung, Mark, BamBam e Maria che confabulano a bassa voce seduti a terra tra i due letti e non appena il castano entra vanno nel panico e iniziano a parlare di cose random, tipo il tempo fuori o il loro colore preferito, ma quando si rendono conto che è solo Youngjae tirano un sospiro di sollievo e Jinyoung corre ad abbracciarlo, sollevato

"Stai bene? Com'è andata?" mormora all'orecchio del castano, felice di riaverlo di nuovo con lui

"Hyung...gli ho detto addio. Ci sono riuscito" replica Youngjae con gli occhi lucidi, e il sorriso di conforto di Jinyoung lo fa sentire a casa e al sicuro, senza pericoli.

"Jaee!! Dove sei stato in questi giorni??" domanda Maria, curiosa

"Diciamo solo che sono andato a far pace col passato" mostra un sorriso gentile, ma fa capire alla ragazza che non intende aggiungere altro "Piuttosto, che state facendo??" domanda curioso

"Ooh..." Jinyoung si assicura che la porta sia chiusa, prima di avvicinarsi al castano "BamBam ci ha confessato di essere innamorato di Yugyeom" a quelle parole il castano spalanca gli occhi di colpo e guarda il platinato, che nasconde il viso imbarazzato "E stiamo cercando di capire se è corrisposto e cosa fare...ma...ora che ci penso" il maggiore si guarda attorno "Dov'è Jaebum? Credevo fosse con te"

"Anche lui sta facendo i conti col passato" replica il ragazzo con un sorriso sul volto, poi si avvicina all'orecchio del suo hyung "Gli ho riportato Chan..." Lo sguardo che gli rivolge il maggiore è di sgomento e sorpresa; come aveva fatto Youngjae a trovarlo da solo? Ma soprattutto, come lo aveva convinto ad incontrare Jaebum? "E' una lunga storia hyung e ora non ho voglia di raccontarla...Se la vorrai sapere chiedi a Jaebum quando rientrerà" e detto ciò il castano va a buttarsi sul suo letto, esausto ma emozionato, mentre gli altri tornano a confabulare tra di loro