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La reazione dei tre ragazzi a quella notizia fu pressochè identica. Tutti e tre restarono a guardare Youngjae con occhi e bocca spalancata, increduli dalle parole che avevano appena udito. Jaebum lasciò la presa sulla mano del castano e si mise a sedere sul letto, bianco come un lenzuolo, incapace di registrare quelle parole nel modo corretto. Aveva sentito male? Aveva confuso la domanda? Aveva capito fischi per fiaschi? Alzò lo sguardo sul minore che lo stava guardando con un sorriso imbarazzato come a chiedergli scusa per quella notizia improvvisa, ma che non si pentiva di ciò che aveva detto e che lo voleva davvero. Fu solo allora che il moro si rese davvero conto di quello che era successo e che ora era ufficialmente fidanzato con il ragazzo alla quale faceva la corte da troppo tempo. Portò una mano alla bocca incredulo, ma con il cuore che rischiava di scoppiargli a causa della felicità.

I due non si resero contro del casino che stavano combinando Mark e Jinyoung poiché erano persi nel guardarsi l'un l'altro per infondersi coraggio, per dirsi con un solo sguardo che era la strada giusta, che era ciò che entrambi volevano davvero. La figura slanciata di Jinyoung si mise in mezzo tra i due amanti, le mani puntate sui fianchi, lo sguardo all'altezza di Youngjae

"Non mi ignorare signorino, ho bisogno di risposte, non di vedervi fare cosacce con gli occhi. Ti prego rispondimi" implora il ragazzo

Il minore lo guarda e ride, mentre lo prende sottobraccio e lo trascina verso la porta

"Andiamo a fare due chiacchiere, torniamo subito" dice con tranquillità il castano, sorridendo dolcemente a Jaebum. Come chiuse la porta della camera alle loro spalle non passò troppo tempo che iniziò a saltellare eccitato ed euforico, incredulo tanto quanto gli altri per quello che aveva avuto il coraggio di fare, per aver deciso di compiere il primo passo per la prima volta in tutta la sua vita, per aver abbassato di colpo tutti i muri che si era creato intorno, per aver finalmente compreso che non c'è nulla di meglio che affrontare i problemi con la persona che ami. Non riusciva a fermarsi; stava continuando a girare in cerchio con le mani tra i capelli, il cuore che voleva semplicemente prendere e partire e nel mentre Jinyoung lo stava osservando con affetto e con un dolce sorriso sulle labbra

"Hey vieni qui" lo afferrò per un braccio costringendolo a fermarsi e lo portò verso delle scale, dove si sedettero entrambi "Allora, vuoi dire qualcosa?"

"Io..." Inizia il minore, incapace di trattenere il sorriso e il tenue colorito sulle sue guance lo faceva sembrare adorabile "Lo so che è successo tutto velocemente, sono successe delle cose e lui si è fatto trovare nel posto giusto al momento giusto e gli ho raccontato i mie problemi e lui neanche una volta ha distolto lo sguardo dal mio volto" il minore guarda il suo migliore amico "Hyung...non sai che bella sensazione è quella di essere davvero ascoltati, quando ad una persona interessano davvero i tuoi problemi e non lo fa solo perché ha secondi fini o vuole chiedere un favore; lo fa perché ci tiene davvero ed io...mi sono sentito così apprezzato in quel momento. Avevo pianificato di dichiarargli i miei sentimenti; sono andato a Mokpo proprio per questo, ma non mi aspettavo che sarebbe successo oggi, né che avrei finito per dire che siamo fidanzati...è stato...tutto così surreale, ma mi è sembrato così giusto in quel momento" faceva fatica a trovare le parole giuste per esprimere ciò che stava provando in quel momento, ma Jinyoung non aveva bisogno di spiegazioni, sapeva perfettamente ciò che sentiva e non poteva essere più fiero di lui

"Ce l'hai fatta scricciolo, sei riuscito a superare le tue paure, sei riuscito a mettere da parte il risentimento, sei riuscito a fidarti di una persona il quale padre ancora ti tormenta nei sogni e sei riuscito a credere di nuovo nell'amore e io...non potrei chiedere di meglio per te. Hai sofferto tanto, hai superato molte sfide, questa è la tua ricompensa per essere riuscito a resistere, per aver stretto i denti ed essere andato avanti e queste" senza timore prese tra le sue mani gli avambracci fasciati di Youngjae "Queste sono le prove che nonostante tu abbia vacillato per così tanto tempo, nonostante tu abbia creduto che tutto fosse perduto, che non ci sarebbe più stata speranza per te, sei sopravvissuto. Un dolore del genere non si dimentica in una notte, né in cento, né in mille; si impara a conviverci, a conviverci con una persona al tuo fianco che non ti tratti come un reietto, come un codardo, ma come un guerriero. E Jaebum è questo per te, è così che ti tratta e...c'è una cosa che devo dirti, ma che ti ho tenuto nascosta." Lo sguardo del maggiore tornò a puntarsi in quello che castano "La notte in cui hai provato a tagliarti mentre eri sonnambulo, ti dissi che ero stato io a trovarti e a fermarti, ma non fu così. Fu Jaebum a trovarti. Era venuto in camera nostra per riprendersi il suo inalatore e quando è entrato ti ha trovato e ti ha tolto la lametta di mano, per poi curarti e nel frattempo Jackson era corso a cercarmi per avvertirmi quello che stava succedendo. È rimasto con te finchè non sono tornato, per poi andarsene di colpo. È stato lui a salvarti, lo ha fatto dal primo momento che vi siete incontrati" gli occhi del ragazzo sono lucidi di lacrime; voleva troppo bene a Youngjae e avrebbe fatto di tutto per renderlo felice e se quel tutto era Jaebum, non avrebbe permesso a nessuno di mettersi tra loro "Ora fila dal tuo ragazzo e sistemati che tra poco ceniamo tutti insieme. A proposito, che programmi avete per Natale?"

Disturbed // 2JaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora