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Quando il calore della mano del moro lo abbandona, Youngjae alza lo sguardo confuso su di lui, stupito dal fatto che lo avesse davvero ascoltato per una volta. Il minore resta qualche secondo immobile di fronte all'altro, il braccio ancora proteso verso quest'ultimo, che senza dire una parola lo supera, dandogli una forte spallata.

"Quando avrai voglia di finire con questa farsa mi troverai a Seoul. Torno a casa" dice queste parole dando le spalle al minore, sicuro che se lo avesse guardato in volto un'altra volta non sarebbe più riuscito ad andarsene, soprattutto non dopo l'espressione che gli aveva rivolto quando aveva davvero deciso di lasciarlo andare "Spero di rivederti...il prima possibile" detto ciò se ne va senza guardarsi indietro

Youngjae non credeva che la vista delle spalle di qualcuno potesse fargli così tanto male. Osserva la figura di Jaebum finchè non sparisce tra la folla e si volta, mezzo sollevato, mezzo sconsolato verso il suo vecchio amico

"Yo, dai andiamo. Ci penso io a te ora" ammicca Felix circondando le spalle di Youngjae con un braccio e lo trascina dalla parte opposta, verso un vicolo "Tu aspettami qui, so io come farti tornare il buonumore" si infila un berretto di lana nero, avvolge la sua sciarpa attorno al volto lasciando fuori solo il naso e si avvicina silenzioso ad un venditore di roba da mangiare, facendo scivolare nelle tasche del suo cappotto diverse cose senza farsi vedere, per poi voltarsi noncurante e tornare da Youngjae, che lo guarda leggermente contrariato

"Non fare quella faccia su. Tieni" allunga verso il castano una barretta di cioccolato, il preferito di Youngjae, con un sorrisetto divertito "Conoscendoti i tuoi gusti non sono cambiati, anche se la tua personalità si"

Il maggiore tra i due resta a guardare la barretta, indeciso se prenderla o meno, ma alla fine cede e la afferra, mentre entrambi si avviano verso l'appartamento del biondo, un bilocale accogliente e molto carino, così diverso dallo stile di Felix

"Ti sei ridotto a vivere così?"

"Oh no, lavoro in un mini market di solito, quando mi va di andare, rubo solo perché ormai è un'abitudine e non riesco a smettere, oltre al fatto che non me ne frega proprio un cazzo della legge" il ragazzo addenta quelle che sembrano delle barrette di caramello, ma sembra piuttosto evasivo "Ovviamente rubo cose piccole e facilmente nascondibili. Non mi metterei mai a rubare una macchina o rapinare una banca, non è nel mio stile" fa spallucce ma evita lo sguardo di Youngjae, che lo nota

"Hai detto che vivi con la tua ragazza...a lei sta bene tutto questo?" chiede il maggiore

"Assolutamente. Non ha mai fatto storie, mi chiede solo di stare attento. Poi non ho problemi a proteggerla, e la lascio vivere qua a Mokpo per sicurezza"

"E perché tutta questa sicurezza se alla fine non fai casino più di tanto?" domanda il castano, per cercare di cogliere qualche indizio in più sul perché Felix gli stia mentendo

"Oh beh..." il ragazzo si gratta la testa mentre gli dà le spalle "perché comunque ho dei precedenti e delle persone mi cercano ancora"

"Che hai combinato?"

"Perché questo improvviso interesse per la mia vita? Ti sono mancato così tanto?" il biondo si volta con un sorriso enorme in volto

"No. Voglio solo capire perché tu mi stia mentendo." Replica con tutta la calma del mondo Youngjae e il sorriso sulle labbra di Felix muore piano piano

"Non ti sto mentendo Jae"

"Certo, e io sono etero" alza gli occhi al cielo e si avvicina pericolosamente al più piccolo, afferrandogli il colletto della felpa "Dimmi che cazzo stai combinando." La tensione nell'aria è palese

Disturbed // 2JaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora