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Un minuto prima stava andando tutto bene, ma quando il migliore amico del piccoletto gli rivela che lui è il figlio di quel bastardo ingrato, il castano si pietrifica sul posto. Nessuno se ne accorge, ma Jaebum sa perfettamente che dentro di lui c'è una tempesta in corso, lo capisce dalla totale assenza di movimento da parte di Youngjae, ma non ne riesce a capire il motivo. Riesce solo a sentire le parole del castano così fievoli che pensa di averlo sognato mormorare qualcosa come "Io non lo sapevo, io non volevo" prima di accorgersi che il piccoletto non sta respirando, che sembra star andando in contro ad una delle crisi respiratorie che ha tormentato il moro per i passati tre anni e guarda impotente il castano che emette rantoli gutturali mentre i suoi grandi occhi marroni si spalancano per il terrore di non riuscire a riempire quei polmoni con non più di terrore e spavento. Nel panico più totale fa la prima cosa che gli viene in mente. Mentre il suo migliore amico cerca di farlo stendere a terra, lui con una spallata lo spinge via e tira fuori il suo inalatore per l'asma, portandolo alla bocca del castano che lo accetta come se fosse un tesoro prezioso.

Inconsciamente Jaebum ha avvolto il minore tra le sue braccia e lo sostiene, mentre quest'ultimo riesce a respirare di nuovo, grazie a dio, mentre trema come una foglia e calde lacrime di paura scorrono lungo il suo volto. Il moro trae un profondo sospiro di sollievo e appoggia, sempre inconsciamente, la fronte sulla spalla di Youngjae, che non è neanche in grado di allontanarlo da se, tanto il sollievo che prova nel poter tornare a respirare

"Grazie...mi hai salvato" sussurra con una voce che sente non appartenergli, mentre continua a tossire e prendere profondi respiri

Il moro sente che il minore gli viene strappato via dalle braccia e quando alza gli occhi vede Jinyoung che ha afferrato saldamente il castano e lo sta portando fuori dalla mensa, sotto lo sguardo allibito di tutti

Jaebum si passa una mano tra i capelli, sospirando, per poi alzarsi in piedi e trovarsi le braccia di Jackson buttate al collo

"Oddio, oddio grazie, grazie grazie grazie! Oddio, non so cosa avremmo fatto se non ci fossi stato tu. Oddio, era da così tanto che non gli capitavano queste crisi, ma per fortuna eri qui e l'hai salvato, lo sapevo che non eri cattivo" il biondo ha gli occhi lucidi e trema dallo spavento

Sentire quelle parole riporta Jaebum alla normalità e spinge via con forza Jackson, per poi lasciare la mensa senza dire una parola e senza guardare in faccia nessuno

"Deficiente, idiota, cretino, che diavolo ti è saltato in mente? Aiutare un tizio a caso del quale non conosci neanche il nome perché sei un orgoglioso del cazzo e un demente e hai paura a chiederlo al suo amico, ma dico io, ma poi è una cosa che spetta a te? Salvare vite quando quel disgraziato di tuo padre ne ha portate via così tante senza neanche un'apparente ragione? Che diavolo ti è saltato in testa eh? Che...DIAVOLO!" Urla l'ultima parola, tirando un calcio alla porta della sua stanza e vedendo le stelle a causa del dolore, mentre attira l'attenzione degli studenti lì attorno "Sei un idiota, un grandissimo idiota ignorante che deve semplicemente scomparire dalla faccia della terra!" continua ad insultarsi anche mentre entra in doccia per cercare di dimenticare l'accaduto, ma quegli occhi così pieni di terrore non vogliono scivolare via dalla sua mente, semplicemente non ci riesce, non importa quanto duramente ci provi e si appoggia alla parete della doccia, con l'acqua calda che rilassa i suoi muscoli "E' così simile a Chan maledizione, non riesco ad ignorarlo"

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Disturbed // 2JaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora