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"Noi è meglio che andiamo ad infastidire i primini. Oggi se la sono scampata per mezza giornata, non vorremmo che poi si abituassero" dicono BamBam e Yugyeom alzandosi in piedi e salutando tutti con una grande fretta di andare a combinare guai e, chiusa la porta alle loro spalle, gli altri li sentono urlare a gran voce "EASYYYYY" per poi scoppiare a ridere come due ritardati

"Beh...cosa ne pensi di Jaebum?" chiede ad un tratto Jackson rivolto verso il minore, che lo guarda sconvolto, mentre il suo cuore perde un battito

"Cosa dovrei pensare esattamente di lui?" domanda in risposta, non capendo dove il suo amico voglia andare a parare

"Mi hai detto di averlo incontrato...come ti è sembrato?" insiste ancora il biondo, suscitando anche la curiosità di Mark

"Beh...mi è sembrato un tipo molto sulle sue, in cerca di posti isolati dove poter essere in pace e tranquillità. Il suo essere così scostante e misterioso sembra solo una maschera...oggi quando gli ho detto una cosa, prendendolo di sorpresa, credo di aver visto il vero lui per un momento...o forse sto solo viaggiando e in realtà è solo un cafone stronzo e non merita un minuto di più di attenzioni" conclude Jae alzando le spalle come se quello che avesse detto fosse ovvio a tutti, 

"Okay grazie!!!" domanda Jackson scattando in piedi e correndo alla porta con un sorriso a 32 denti "Sei mitico Jae-sshi" e detto ciò corre via, lasciando gli altri due perplessi

"Oh beh...giochiamo?" domanda poco dopo Mark, lanciando un joystick al minore, che lo afferra felice e insieme si mettono a giocare alla play

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I giorni passano veloci e Youngjae si è abituato al fatto che il figlio di Shin Yoochan si trovi nella sua stessa università, ma il fatto che non lo abbia mai incontrato lo rende sereno e spensierato anche perchè non saprebbe come riconoscerlo, al contrario non fa che sentire pettegolezzi su Jaebum e sul fatto che sia un ragazzo crudele e dal cuore di ghiaccio, che usa le ragazze come svago momentaneo per poi spezzare i loro cuori, insomma, il classico fuck boy che fa irritare il minore, ma non se ne cura, ha imparato ad ignorarlo ogni volta che lo incrocia nei corridoi perché sa che l'altro lo prenderebbe solo in giro come fa con tutti, e gli basta la negatività che ha ora nella sua vita, non ha bisogno di altro odio e disprezzo.

Jaebum al contempo ogni volta che incrocia il castano per i corridoi vorrebbe dargli fastidio, tutto pur di essere notato, dato che il minore gli passa accanto senza neanche degnarlo di uno sguardo, come se non si fossero mai conosciuti. Anche il fatto che non sappia il suo nome manda Jaebum fuori di testa, perché ha come l'impressione di non avere il controllo su quel piccolo ragazzo come ha con tutti gli altri. Lo irrita da morire il fatto che il castano sembri felice e spensierato, odia essere felice e odia che le persone intorno a lui lo siano, ma nonostante ciò non riesce mai a trovare il momento giusto per potersi avvicinare e dargli fastidio, perché o lui è circondato da stupide ragazze che lo seguono ovunque, o l'altro è sempre in compagnia del coglione che lo ha pestato il primo giorno, e che gli lancia sguardi omicida ogni volta che ne ha la possibilità

La vita di tutti i ragazzi va avanti tranquilla, ad ogni pasto si ritrovano a mangiare insieme, nei weekend escono tutti insieme o per andare a bere o per andare al cinema, e sono tutti felici di ciò che hanno, finchè un bel giorno Jackson trascina con forza Jaebum al loro tavolo e tra di loro cala il gelo. Le risate si stoppano di colpo e la temperatura precipita rovinosamente, mentre una strana aurea si aggira su di loro. Il disagio è palpabile tra di loro e Jaebum preferirebbe trovarsi davanti suo padre, piuttosto che il piccoletto con quel bastardo del suo amico

"Ragazzi credo sia arrivato il momento di far sedere Jaebum con noi, che ne pensate?" domanda tutto felice Jackson, che costringe Jaebum a sedersi accanto a Youngjae, beccandosi uno sguardo omicida e un'alzata di sopracciglio dal moro, che sembra volerlo ammazzare lì di fronte a tutti gli studenti, che si sono girati verso di loro sussurrando e indicando il tavolo dei 7 ragazzi, e uno sguardo omicida da parte di Jinyoung, che non capisce cosa stia cercando di fare il biondo e ciò lo manda fuori di testa

"Io non credo invece" replica Jinyoung tentando di tirare Youngjae verso di se, cosicché il minore non fosse costretto a toccare il braccio del moro col suo

"Jinyoung, non incominciare" mormora Mark, per poi sorridere a Jaebum "Certo che ti puoi sedere con noi, sei il coinquilino di Jackson dopo tutto e non vedo perchè dovrebbe essere un problema" continua, lanciando un'occhiata eloquente verso Jinyoung

"Mh..." replica il diretto interessato, prestando particolare attenzione solo al suo vassoio, facendo particolare tenerezza a Youngjae, che capisce il disagio che sta provando ad essere al centro dell'attenzione

"Non ti preoccupare per loro, tra poco non faranno neanche più caso a te" gli sussurra il minore, tornando a sedersi comodo e sorridendo timidamente al moro, che per un attimo, un attimo soltanto lo guarda pieno di gratitudine, per poi tornare al suo solito sguardo da ignorante cafone, ma ciò basta a Youngjae, che stavolta gli rivolge un sorriso di felicità, facendo scaldare il cuore di Jackson, che si sente orgoglioso nei confronti del minore

"Ma chi ti ha chiesto niente. Torna a cantare le tue canzoni da gay" replica, voltandosi poi dall'altra parte, non volendo allargare la breccia che sta intaccando le mura che si è costruito attorno

"Ookay" risponde Youngjae, non riuscendo ad arrabbiarsi o comunque sentirsi irritato dal comportamento del moro, cosa che invece infastidisce Jinyoung

"Non hai motivo di restare qui, puoi anche andartene se vuoi" commenta a voce troppo alta, per farsi sentire dal moro, che si volta a guardarlo, annoiato o irritato, cosa che il minore non riesce a decifrare 

"Jinyoung per favore" gli sussurra Youngjae con decisione "Che diavolo ti sta succedendo ultimamente? Cos'è tutto quest'odio?" domanda appoggiando la sua mano delicata sulla gamba del maggiore, tentando di calmarlo

"Io..." il maggiore fissa con odio Jaebum, per poi riportare l'attenzione sulla mano di Youngjae e sulle sue parole "Non mi sta simpatico, tutto qui..."

"L'ho visto come non ti stavo simpatico, quando mi hai picchiato senza motivo...o forse c'era un motivo?" domanda il moro in modo provocatorio, facendo strabuzzare gli occhi al minore, che non sopporta più di vedere o sentire parlare di violenza, quella fisica più in particolare

"Jinyoung è...è vero?" domanda Youngjae titubante, in modo accusatorio

"Io...io..." il maggiore non sa cosa fare. Il suo cervello è completamente vuoto, non c'è nulla se non il nome Shin Yoochan e, in un attimo di follia sputa il rospo "Lui è il figlio di Shin Yoochan!" esclama a voce fin troppo alta "Io...volevo proteggerti da lui e...per gli dei non so cosa mi è preso quel giorno" confessa terrorizzato

Youngjae è paralizzato. Non sta neanche più ascoltando il suo migliore amico. Non sta ascoltando più nulla in realtà se non il battito del suo cuore che batte così forte e così dolorosamente nella sua cassa toracica, senza permettergli di respirare.

Il figlio dell'uomo che gli ha tolto l'amore della sua vita gli è seduto accanto, il braccio che preme contro il suo fianco, e ripensa a come fosse non felice, ma contento di aver trovato una persona simile a lui, solitaria, sfuggente, scostante, con mille muri attorno a se e in un attimo la voce di Minhyuk gli perfora le tempie mentre lo denigra, mentre gli urla contro che lo ha tradito, che ha cercato di familiarizzare col nemico

"Io non...io non lo sapevo...io non volevo" mormora in preda al delirio.

È sconvolto e si rende conto che l'aria non vuole entrare nei suoi polmoni. Inizia a rantolare in cerca di aria e afferra in una morsa d'acciaio la maglietta di Jinyoung, rivolgendogli uno sguardo terrorizzato mentre sente la testa sempre più leggera, la paura che lo attanaglia inizia ad affievolirsi, mentre il mondo poco a poco diventa sfocato.

Tossisce, cerca aria che non arriva e i suoi occhi incrociano per un frammento di secondo quelli spaventati di Jaebum che lo guarda impotente, sconvolto e senza sapere cosa fare, per poi crollare verso il pavimento.

Disturbed // 2JaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora