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*Piccolo recap sul discorso che ha fatto Youngjae a Felix*

"Felix, sono Youngjae. Non dirmi che non sono nessuno, perché io so esattamente chi sei tu e tu sai chi sono io. Non importa quanto tempo sia passato, siamo rimasti le stesse persone" il maggiore si ferma per voltarsi verso il moro "Potrai essere un mafioso, un assassino, quello che ti pare, ma in fondo" si avvicina a quest'ultimo picchiettandogli con un dito sul petto "Tu sei e sarai per sempre mio amico, colui che mi faceva ridere a crepapelle, quello a cui portavo i waffle alla nutella, sei colui che mi prestava tutti i libri fantasy che vedevo nella libreria in camera. Quei momenti non li posso cancellare e so che neanche tu puoi, perché sono quei pochi ricordi belli della nostra infanzia e so che tu come me ci resti aggrappato con le unghie e con tutto te stesso per non lasciarli andare" Youngjae prende un respiro profondo "Non ho paura di te, non mi interessa se alla fine mi ucciderai o se mi lascerai andare come hai detto a Chan, vorrei solo che ti rendessi conto di cosa vale davvero la pena combattere per. Queste battaglie inutili che stanno infuriando tra di voi non fanno che rendervi più deboli. Potreste sfruttare la forza che vi ritrovate ad avere insieme, ma preferite fare bordello, preferite concentrarvi sullo stupido come 'quel bar piace a me, quindi siccome si trova in territorio nemico ora faccio una sparatoria e lo conquisto perché sono un ritardato'. Svegliati Felix." Detto ciò si volta e riprende a camminare come se nulla fosse successo, lasciando però il moro leggermente perplesso 

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"Quando si tratta di guerra non si distinguono più gli amici dai nemici" replica il biondo

"L'unica guerra che dovreste combattere è quella per smettere di sparare cazzate"

"Ci stai prendendo gusto ad offendermi?"

"Non mi sembri una persona che si offenda così facilmente" Youngjae rivolge un sorrisetto divertito a Felix

"No, infatti" replica l'altro, affiancandosi di nuovo al maggiore

"Ma Alex? Non l'hai neanche salutata?"

"Oh tranquillo, è abituata a vedermi sparire per del tempo" risponde con un'alzata di spalle

"Oh..."

"E poi ci sono i miei uomini a tenerla d'occhio, come hanno tenuto d'occhio te"

Il castano sente un brivido freddo lungo la schiena a quella confessione, al fatto che qualcuno lo avesse osservato per tutto il tempo, che avesse visto tutto quanto

"Mi fa piacere..."

I due camminano per le strade di Mokpo in silenzio, mentre il sole inizia a sorgere in lontananza, entrambi pensierosi e nervosi per l'incontro che sarebbe avvenuto di lì a poche ore

"YAH! CHOI YOUNGJAE!" una voce infuriata li costringe a fermarsi e quando si voltano per vedere la fonte, il castano rabbrividisce di paura, il sangue che defluisce dal suo volto in pochi secondi. Di fronte a loro si stagliava Dong Kaixu, colui che non smetteva di tormentare il povero Youngjae neanche per un secondo, pieno di lividi e mezzo zoppicante "Non credere di passarla liscia per quello che mi hai fatto questo pomeriggio!" il ragazzo estrae un coltello molto affilato da un fodero che aveva agganciato alla cintura e si incammina nella loro direzione molto lentamente "Sei morto brutto finocchio che non sei altro"

"Oh...ma allora è ancora vivo sto coglione" mormora Felix con un pesante sospiro "Ricordo che non ti dava tregua"

"La situazione non è cambiata, ma io veramente non ricordo di averlo incontrato...ah...forse è stato quando non ero in me" il maggiore si rabbuia di colpo, mentre osserva quella specie di montagna avvicinarsi a loro "E quindi dimmi, cosa hai intenzione di farmi con quel coltello?" domanda a gran voce, non volendo dargliela vinta

Disturbed // 2JaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora