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Il moro si blocca e torna indietro, addentrandosi nella camera buia, con un brutto presentimento. Accende la torcia dal telefono e la punta nella stanza, facendo un giro veloce di quello spazio buio e angusto, finchè, quando la punta verso uno dei letti, vede una figura agitarsi tra le coperte

"Youngjae?" domanda titubante, avvicinandosi piano al letto. La figura smette di agitarsi per un attimo

"Minhyuk, sei arrivato prima del previsto, stavo giusto per venire da te" mormora ancora il più piccolo e il moro riesce a vedere qualcosa luccicare in una delle piccole mani del minore e solo avvicinandosi capisce che è una lametta.

Spaventato corre ad accendere la luce e si fionda sul castano, strappandogli l'oggetto affilato dalle mani, scoprendo solo allora che il più piccolo è ancora addormentato e, nel sonno, è riuscito ad incidersi un polso, seppur in modo superficiale

"Youngjae, youngjae riesci a sentirmi?" urla mentre scuote per le spalle il ragazzo addormentato, che apre gli occhi di soprassalto e poco dopo inizia ad urlare di terrore, non riuscendo a capire cosa stia succedendo attorno a lui

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Quando Youngjae apre gli occhi non riesce a vedere altri che Minhyuk che lo tiene saldamente con uno sguardo preoccupato sul volto, mentre alle sue spalle una figura si sta avvicinando lentamente, sembra...sì, sembra avere qualcosa di affilato in mano e sembra si stia avvicinando pericolosamente a Minhyuk e per questo inizia ad urlare, inizia ad urlare come ha urlato quella notte spaventosa. Sta rivivendo tutto, lo sta rivivendo di nuovo. Sente il cuore iniziare a galoppare, mentre il sangue defluisce rapidamente dal suo volto

"ATTENTO MINHYUK, E' LUI, E' L'ASSASSINO, SHIN YOOCHAN, E' DIETRO DI TE ATTENTO, ATTENTO TI VUOLE UCCIDERE DI NUOVO!" sempre mentre urla si butta su Jaebum e lo fa cadere sul materasso, mentre usa il suo corpo per proteggerlo "Questa volta prenderà me, non gli permetterò di portarti via una seconda volta!!"

Sia Jaebum, che ora si trova premuto sotto il corpo dell'altro, si Jackson che si stava avvicinando per controllare l'amico, sono sconvolti e non sanno come far uscire Youngjae da quella strana trance, ma entrambi percepiscono il dolore atroce che sta provando il più piccolo. Il moro sente le calde lacrime del minore bagnargli il viso e, sperando che in qualche modo possa funzionare, lo abbraccia

"Sto bene, non mi porterà via da te, non ti preoccupare" gli sussurra, mentre poco a poco inizia a mettere i pezzi del puzzle della storia di Youngjae al loro posto. Suo padre aveva ucciso il suo migliore amico, o qualcosa di più. Ecco spiegato l'odio e il ribrezzo provato dall'altro tizio, che non voleva far altro che proteggere questo ragazzino indifeso. Sente il corpo del castano scosso dai singhiozzi, però ha smesso di tremare violentemente

"Sei...sicuro?" singhiozza il minore, mentre tira su col naso

"Sì, fidati. Non c'è nessuno qui oltre a me" sente qualcosa di caldo e denso scorrergli lungo il braccio e quando lo alza, trova del sangue, ricordandosi subito dopo della ferita che si è inferto il castano "Fammi alzare, per proteggermi ti sei fatto male, lascia che ti aiuti" continua a parlargli dolcemente, fingendosi una persona che non è e la quale è morta anni prima, però tutto questo sembra funzionare sul ragazzo, che si alza dal corpo del moro, per sedersi, con gli occhi sbarrati, incapace di vedere la realtà

Jaebum si alza e con calma e lentezza spinge Jackson fuori dal campo visivo del minore, per poi andare in bagno per prendere un asciugamano con il quale pulire il sangue dal polso di Jae

"Aspetta lì, o vai a chiamare il suo amico" sussurra impercettibilmente il moro al biondo, che annuisce spaventato e corre fuori dalla stanza

"Ecco Jae-sshi, lascia che ti pulisca il sangue" afferra delicatamente il polso candido del castano e con movimenti gentili pulisce il sangue incrostato e preme sulla ferita per far fermare quello fresco, mentre non riesce a far altro che guardare decine di cicatrici simili lungo tutto l'avambraccio e un senso di angoscia misto a nausea lo porta a distogliere con disgusto lo sguardo, sentendosi in colpa, sicuro al 100% che quelle cicatrici sono a causa di suo padre "Mi dici dove tieni i cerotti così finisco di medicarti?" continua dolcemente, scostando un ciuffo di capelli umido dalla fronte del più piccolo

Disturbed // 2JaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora