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"Yug, Bam, ho visto un volantino nei corridoi che diceva che non siete più divertenti, che vi state rammollendo...secondo me dovreste andare a vederlo con i vostri occhi, se volete vi accompagno" Mark si inventa una scusa per cercare di allontanare tutti dal tavolo e lasciare così spazio a Youngjae per parlare con Jaebum

I due più giovani si voltano a guardare con uno sguardo omicida il maggiore, balzando subito in piedi

"Guidaci hyung, facciamola pagare a questi ignoranti" se ne esce il maknae, facendo ridere tutti

"Andiamo andiamo, vieni anche tu Jack, perché non si sa mai che dobbiamo trattenerli, da solo non ci riesco mica" chiede poi al biondo, lanciandogli uno sguardo alquanto eloquente

"Grazie hyung" si trova a sussurrare il castano all'orecchio del rosso, mentre quest'ultimo gli fa l'occhiolino prima di alzarsi e andarsene con gli altri, lasciando Youngjae e Jaebum soli, immersi in un silenzio imbarazzante

"Io..." inizia il più piccolo, ma l'altro si alza e prende il suo vassoio, pronto per andarsene, lasciando scioccato il castano "Dove stai andando?"

"Non voglio creare problemi." Dice semplicemente il moro, mentre tutto in lui gli grida di rimettersi a sedere e parlare finalmente con il piccoletto, ma scaccia qualsiasi emozione e lo lascia lì da solo al tavolo

"No, ho bisogno di parlarti!" esclama il minore, seguendolo "Solo per pochi minuti, lasciami parlare con te"

Jaebum osserva Youngjae, è basso ed esile, con grandi occhi castani e un adorabile neo sotto l'occhio sinistro, mentre le sue labbra sono piene e carnose, anche se screpolate dal freddo. Sposta il peso da una gamba all'altra, mentre soppesa la proposta del piccoletto

"Va bene, ma in un posto dove il tuo amichetto non ci possa vedere e vedi di fare in fretta, non ho tempo da perdere con questioni inutili" se ne esce, meravigliandosi di se stesso per la freddezza delle sue parole, che non volevano per nulla risultare cattive

"Oh si certo...non ti preoccupare, non ti ruberò troppo tempo prezioso" Youngjae gli rivolge un sorriso gentile, prima di buttare gli avanzi ed avviarsi fuori dalla mensa, seguito dal moro che lo osserva per bene anche da dietro, trovandosi piacevolmente sorpreso per il fisico che intravedere dalla maglietta bianca e dai pantaloni della tuta del castano.

Youngjae lo guida in un'aula vuota e si chiude la porta alle spalle, per poi voltarsi a guardare il moro con un nodo alla gola e una voragine nello stomaco. Si era preparato tutto un discorso mentre cercava l'aula, ma non sapeva se sarebbe stato in grado di ricordarselo

"Su, che devi dirmi quindi?" sbotta il moro, guardando ovunque tranne che in direzione del minore

"Io...volevo solo dirti che mi dispiace se ti sei ritrovato coinvolto in tutto questo, mi dispiace averti coinvolto nei miei affari e nella mia malattia e mi dispiace anche per il comportamento che sta avendo Jinyoung nei tuoi confronti. Non è una cattiva persona, ma mi vuole proteggere... ma io, io non ho bisogno della sua protezione in questo momento, perché vorrei davvero essere tuo amico, perché è brutto rimanere da soli, essere allontanati da tutti a causa di ciò che sei, o di chi è tuo padre e io...io mi sento terribilmente in colpa, perché non hai fatto in tempo ad arrivare in questa scuola che subito tutti ti si sono rivoltati contro a causa della storia di Minh...del mio amico" Youngjae sa perfettamente che sta perdendo il controllo di quello che sta dicendo, ma le cose stanno lasciando la sua bocca così velocemente che non fa in tempo a rendersi conto di cosa stia dicendo "E quindi non voglio che tu sia triste per questo, perché io poi ci sto male, anche se effettivamente non ti conosco, ma sapere che qualcuno è attaccato per colpa mia e per ciò che è successo più di tre anni fa mi manda fuori di testa e mi fa pensare che in realtà è tutta colpa mia e che in effetti sono io la persona orribile, che senza volerlo ti ha aizzato contro persone che non c'entravano nulla senza saperlo effettivamente e quindi io non voglio creare questa situazione perché mi sento male, mi fa così male il cuore" non sta neanche più riprendendo fiato tanto sta parlando velocemente e senza una connessione logica. Si trova all'improvviso a piangere senza sapere neanche lui per cosa, tanto da costringere se stesso a fermarsi

Disturbed // 2JaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora