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"Bene...cosa facciamo ora?" domanda il moro guardandosi attorno, sentendo il freddo della pistola contro il suo fianco

"Io so cosa voglio fare" il castano gli rivolge un sorrisetto malizioso, prima di correre verso il fuoco per scaldarsi "Voglio stare qui davanti finché non mi sciolgo"

Jaebum, che allo sguardo di Youngjae aveva iniziato a viaggiare con la testa immaginandosi mille scenari diversi, deglutisce a fatica e si avvicina al minore

"Vuoi un thè...o una cioccolata calda?" domanda

Il più piccolo si volta verso di lui e sorride radioso mentre annuisce

"Vorrei...la cioccolata! E..." si alza in piedi "Vengo con te che voglio vedere se ci sono i marshmallow eheheh" inizia a saltellare verso la cucina mentre il moro sospira, l'unica cosa che voleva fare era allontanarsi un po' dal più piccolo per calmare i bollenti spiriti, ma dopo qualche secondo di indecisione finisce per seguirlo in cucina, dove lo trova che sta cercando in ogni dispensa che trova

"Come mai sei così...spensierato?" domanda dopo un po' Bum, indeciso se chiederlo o meno

"Devo iniziare a cambiare modo di vedere le cose. Voglio smettere di pensare in negativo e cercare di trovare del positivo in ciò che faccio. Siamo costretti a rimanere qui, non posso piangermi addosso o non ne uscirò mai da questa situazione" replica senza smettere di cercare "Li ho trovati!! Sapevo di potermi fidare di Chan, anche se credo sia stata un'idea di Felix farci mettere i marshmallow" si alza con un sorriso enorme sul volto, prima di iniziare a cercare anche la cioccolata calda "Mi conosce troppo bene quel ragazzino"

"Lascia fare a me" dice il moro quando vede che il più piccolo ha difficoltà a raggiungere uno scaffale in alto "Lo prendo io" si piazza dietro al più basso e afferra la scatola di cioccolata calda sul terzo scaffale, mentre il suo petto si appoggia alla schiena dell'altro. Il calore che si propaga nel suo petto è inimmaginabile, mentre il suo cuore prende a battere fortissimo.

Youngjae appena sente il contatto con l'altro cerca di reprimere un brivido di piacere, il suo corpo è teso come una corda di violino, la sua coscienza che si sta facendo la guerra perché una parte lo stava pregando di girarsi e abbracciarlo, mentre l'altra gli urlava di rimanere fermo e pregare che quel momento finisse in fretta. Non sapeva cosa fare e il suo cuore prese a battere al ritmo serrato di quello di Jaebum, che sentiva nitido sulla sua schiena. Se si fosse girato, avrebbe mandato all'aria tutte le sue parole, se non si fosse girato sapeva che se ne sarebbe pentito

"Riesco a sentire gli ingranaggi del tuo cervello che stanno impazzendo. Smetti di pensare così tanto" gli sussurra Jaebum all'orecchio, il suo corpo che sembrava volesse inglobare quello minuto del castano. A quelle parole il minore non riesce a trattenersi e rabbrividisce, cedendo e abbandonandosi contro il petto del più grande, che sorride compiaciuto "Devi iniziare anche a lasciarti andare, se vuoi seguire la via della positività. Lo sai che sono qui per te" il moro allunga le mani per appoggiarle sopra quelle di Youngjae, strette attorno al bancone della cucina e le accarezza gentilmente 

"Bum..." il più piccolo non ha il coraggio di guardarlo per paura di perdere il controllo del suo corpo, ma non riesce più a sopportare l'idea di sentire il suo calore senza riuscire a vederlo e si gira, incontrando il viso del moro così vicino al suo "Non...dovremmo farlo" riesce a dire con uno sforzo enorme, mentre il suo viso va in fiamme

Lo sguardo di Jaebum indugia per qualche attimo sul viso del più piccolo e quando si rende conto di stargli facendo pressione si allontana di scatto, spaventato dal suo comportamento così fuori dal normale...così animalesco

"Hai ragione...scusami" mormora, senza avere il coraggio di guardarlo in faccia, tanta è la vergogna che prova per sé stesso e per quello che stava per fare

Disturbed // 2JaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora