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Arrivati a casa una piccola bambina corre fuori dalla porta per lanciarsi, letteralmente, su Youngjae, che la afferra e la fa girare più volte, prima di rimetterla a terra

"Zioooo" urla la bambina, con voce fin troppo alta

"Ma quanto sei diventata alta piccola peste?" domanda lui sorridendo. Jaebum non lo aveva mai visto così, sembrava un'altra persona

"Hai visto?? Sono altissima, quasi più alta di te" replica la bimba facendo poi una linguaccia, al che il castano la imita e iniziano una battaglia silenziosa di linguacce, finchè la bambina si rende conto che c'è anche uno sconosciuto con loro e si nasconde tra le braccia del castano "Chi è quello Jae?"

"Lui è una persona importantissima per me, lo sai? Sarà tuo amico se ti vai a presentare e glielo chiedi con educazione"

La bambina resta un attimo ferma tra le braccia del ragazzo, prima di staccarsi titubante e fare qualche passo verso il moro

"Ciao" sussurra, imbarazzata

"Ciao" replica il moro accovacciandosi per permetterle di vederlo bene in viso

"Io sono Kim Rina, tu chi sei?"

"Io sono Im Jaebum, un grande amico di tuo zio" sorride verso la bambina, che sembra fidarsi un po' di più di lui

"Vuoi essere mio amico?"

"Certo che sì" a quelle parole la piccola inizia a saltellare e afferra Jaebum trascinandolo verso il castano, colmo di gioia nel vedere il moro mano nella mano con la sua nipotina

"Zio! Ziooo, abbiamo un nuovo amico!!" la piccola si siede accanto a Youngjae e fa segno con la mano al maggiore di sedersi accanto a lei

"Susu piccola peste, non dare fastidio ai ragazzi. Dovresti essere già a letto da tempo, perché sei ancora in piedi?" i ragazzi vedono Min-Ah afferrare la bambina per portarla in casa, sotto urla e proteste da parte di quest'ultima

"E' adorabile" commenta Jaebum, osservando il cielo stellato

"Sì, è una bambina speciale" conferma il castano, sedendosi più vicino al moro, per poi appoggiare la testa sulla sua spalla "Inizio ad avere paura. Appena arriverà il giorno...la dovrò vedere, dopo molti anni"

"Sono qui per questo" il moro afferra senza esitazione la mano di Youngjae "Non ti potranno fare del male se ci sono anche io"

"No tu non puoi capire" il minore lascia la mano del moro "Tu non hai idea di quello che vuol dire tornare ad affrontare le tue paure faccia a faccia" prende a mordicchiarsi le unghie dal nervosismo

"Posso capirlo perché ho vissuto con un padre assassino sotto lo stesso tetto per almeno un anno, prima che lo prendessero. Mi sono subito i suoi insulti, le sue sfuriate sulla mia pelle pur di proteggere mia madre. Mai, mai una volta ho reagito per paura che potesse prendersela con lei quando ero fuori casa, quindi sì, so cosa vuol dire affrontare le proprie paure faccia a faccia." La sua voce è poco più di un sussurro, ma il minore avverte tutto l'odio e il rancore in quelle parole, finendo per sentirsi in colpa e per aver avuto l'egoistico pensiero che non ci potesse essere qualcuno messo peggio di lui "No su, non fare quella faccia. Non te l'ho mai detto per evitarlo" il maggiore attira a sé il più piccolo, gli occhi lucidi di lacrime

"Io non...pensavo che...insomma non ti ho mai visto turbato o giù di morale, quindi non credevo che...invece...sono uno stupido..."

"Shh, shh, va tutto bene, io sto bene, mia madre sta bene e quel mostro si trova al suo posto. Non voglio turbarti più di quanto tu non sia già"

"Mi dispiace...mi dispiace così tanto" la voce del minore è rotta dal pianto "Devi sorbirti i miei complessi, le mie insicurezze, le mie paure...devi sopportarmi quando neanche io mi sopporto e questa cosa non fa che farmi arrabbiare ancora di più con me stesso"

Disturbed // 2JaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora