Capitolo 14

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Apro e chiudo ripetutamente gli occhi, cercando di abituarli alla luce del sole mattutino.
Rilascio un lungo sbadiglio e sposto le coperte dal mio corpo.

Con passo trascinante mi dirigo al piano di sotto, in cucina.
Qui trovo mia madre seduta a tavola che fa colazione da sola.

<<Buongiorno>> mi saluta con un largo sorriso non appena metto piede in cucina, e nel frattempo prende una tazza e la riempie con del caffè ancora fumante.

Mi siedo accanto a lei e prima di portare la tazza alle mie labbra soffio verso l'interno.

<<Dov'è papà?>> chiedo mentre afferro uno dei biscotti posti al centro della tavola.

<<Questa mattina è uscito presto. Ha incontrato degli amici>> mi risponde mentre inizia a spalmare la marmellata su una fetta biscottata.

<<Cosa farai oggi?>> cerca di aprire una conversazione.

Mi prendo un attimo per pensare prima di rispondere.
Non so se dirle che questa sera uscirò con Josh.

<<Questa sera uscirò con Josh>> decido infine di dirglielo.

<<Oh, un appuntamento>> mi guarda alzando le sopracciglia divertita.

<<No, non è un appuntamento>> preciso.

<<Ah no?>> usa un finto tono innocente.

<<No>> rispondo e dopodiché prendo un sorso di caffè.

Secondo Josh quello di stasera sarà un appuntamento?
Penso di no, sennò l'avrebbe specificato.

Scaccio così questi pensieri e continuo a fare colazione.

Quando finisco aiuto mia madre a lavare le tazze e quando sto per salire in camera mia lei mi ferma.

<<Voglio che tu stia attenta>> inizia a parlare ma non capisco dove vuole andare arrivare.

<<Non capisco>>

<<Mi riferisco a Josh.
L'influenza che ha su di te è talmente tanta che mi spaventa>> ascolto attentamente le sue parole.

<<Mamma puoi stare tranquilla, Josh è un bravo ragazzo>>

<<Lo so, non ho mai detto il contrario.
Io ho paura per te>>

Apro la bocca per ribattere ma non esce nessun suono.
Non so cosa risponderle.

<<Sei stata così male a causa sua, e sempre per lui adesso sei molto più felice.
Ho paura che lui possa fare qualcosa che a te non piacerà e di conseguenza vederti ricadere in quel limbo di infelicità>>

Si forma un debole sorriso sul mio viso.
Faccio qualche passo verso mia madre e la abbraccio.

<<Tranquilla, non accadrà mai più.
Mi sono stancata di essere triste e non lascerò che qualcosa mi distrugga proprio adesso che sto finalmente ritornando a vivere un po'>> cerco di confortarla.

<<Promettimi che non ti farai distruggere facilmente>>

<<Te lo prometto>> e detto questo le lascio un dolce bacio sulla guancia.

<<Ti voglio bene>>

<<Anche io te ne voglio, mamma>>

Mi stringe nuovamente in un abbraccio, e quando ci stacchiamo, ognuna di noi due si dirige nella propria camera.

Una volta dentro trovo il cellulare che squilla.

Lo afferro e leggo il nome di Katherine.

Accetto la chiamata e porto il cellulare all'orecchio.

Stringimi a te 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora