Capitolo 17

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Il giorno dopo mi sveglio a causa del caldo.

Le coperte sono tutte sul pavimento è un Ethan addormentato è disteso su di me, e mi sta facendo morire dal caldo.
Ho il viso tutto sudato.

<<Ethan, spostati>> con le mani cerco di spostarlo dall'altra parte del letto, ma niente, è più duro di una roccia.

Ieri sera dopo aver chiarito, abbiamo cenato e ci siamo sposati sul divano a guardare un film e ci siamo addormentati.

Quando durante la notte ci siamo svegliati, stava piovendo e così ha deciso di rimanere a dormire qui e ci siamo spostati nella mia camera.

Provo nuovamente a spostarlo ma ricevo solamente la sua mano appoggiata lungo tutto il mio viso.

<<Perfetto>> biascico sotto la sua mano.

Per grazia divina si gira dall'altra parte del letto facendomi ritornare a respirare.

Mi alzo dal letto e corro fuori dalla camera.

Mi trascino in cucina dove trovo le mie due coinquiline che fanno colazione.

<<Buongiorno>> mi salutano.

<<Hey>>

Mi siedo sul bancone insieme a loro e afferro la caraffa ripiena di caffè che è posta al centro del bancone, e riempio una tazza fino all'orlo.

Inizio a bere e in sottofondo si inizia a sentire il russare di qualcuno: Ethan.

<<Allora, come è andata la serata con M.R Manzo?>> inizia a parlare Katherine facendo su e giù con le sopracciglia.

<<Certo che però russa molto.
Ieri sera non ha fatto altro che russare>> aggiunge.

<<Stupida, non è Josh.
È Ethan>> interviene Meredith.

<<Sei andata a letto con Ethan?>> ha un tono stupito.

Scuoto la testa.
<<Certo che no>> rispondo dopo aver mandato giù un sorso di caffè.

<<Aspetta, credevi che fossi andata a letto con Josh?>> chiedo dopo aver riflettuto sulla sua esclamazione.

Sposta lo sguardo da me a Meredith e cambia completamente discorso.

Lascio passare e continuo la mia colazione fin quando non bussano alla porta.

<<Io sono in pigiama!>> esclama Meredith per dire che non andrà ad aprire la porta.

<<Io vado a fare la doccia>> si alza Katherine e scompare dalla cucina.

Quindi tocca a me andare ad aprire.

Appoggio la terza tazza di caffè di questo giorno sul bancone e mi alzo.

Ad attendermi dietro la porta c'è Josh.

<<Ciao>> lo saluto con un po' troppo entusiasmo.
D'altronde non posso negare di non essere felice di vederlo.

<<Ciao>>

<<Vuoi entrare?>> indico l'appartamento.

<<Grazie>> accetta.

Mi sposto per farlo entrare e lui entra.

Gli faccio segno di entrare in cucina ed io lo seguo.

Stringimi a te 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora