Capitolo 19

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<<Grazie per aver volato con noi>> è l'ultima frase che pronuncia la voce dell'hostess dall'altoparlante.

Sgancio la cintura di sicurezza e dopo aver recuperato il mio bagaglio a mano, seguo gli altri passeggeri verso l'uscita dell'aereo.

Dire che sono esausta è un eufemismo.
Non ho dormito per paura di perdere il volo e durante il viaggio avevo un bambino dietro che non faceva altro che dare calci alla poltrona.

Cammino con passo spedito verso l'uscita, pronta a chiamare il primo taxi libero e dirigermi a casa mia, per raggiungere i miei genitori.

Quando ieri gli ho detto che sarei andata a trovarli erano super felici.

Una volta fuori mi guardo intorno in cerca di un taxi, andando così a sbattere contro qualcuno.

L'idiota che vive in me è sempre presente!

<<Mi scusi...>> le parole mi muoiono in gola quando i miei occhi si incastrano con quelli neri di Josh.

La mia bocca si allarga in un sorriso radioso ed anche il suo sorriso non è da meno.

<<Sei sempre la solita>> dice ridendo.

Mi gratto la nuca imbarazzata.

<<Il lupo perde il pelo ma non il vizio>> faccio un breve commento.

Continua a ridere e nel frattempo apre le braccia per farmi entrare nel suo abbraccio.

Mi avvicino a lui e cinge il mio corpo con le sue braccia muscolose.

Il suo intenso profumo mi avvolge tutta e rilascia in me un senso di tranquillità.

In questo momento è come se fossi già arrivata a casa.
Infondo le sue braccia sono ancora il mio posto sicuro.

<<Ben tornata>> dice dandomi un bacio fra i capelli e sciogliendo un seguito l'abbraccio.

<<Come è andato il viaggio?>> chiede.

<<Sapessi>> inizio a parlare con tono disgustato.

<<Ho avuto per tutto il tempo, dietro di me,un mocciosetto di sette anni circa che dava calci alla mia poltrona.
Non sai lo sforzo che ho fatto per non mettermi ad urlare>>

<<Posso immaginare>> dice alzando le sopracciglia divertito.

<<Dai, andiamo>> con una mano prende la mia valigia e con l'altra afferra la mia mano.

In un primo momento incastro le sue dita con le mie, ma li sciolgo subito ricordandomi di tutti i miei pensieri di ieri sera che riguardano proprio noi due e questi gesti così.

Ho pensato che non possiamo continuare con questo nostro strano rapporto.
Non stiamo insieme ma ci baciamo e ci comportiamo come se lo fossimo, e tutto questo non fa bene ne a lui ne tantomeno a me.
Lui si sta facendo idee che non sono vere mentre io dico una cosa e invece ne faccio un'altra.

Josh si accorge che ritraggo la mano violentemente e sul suo viso si iniziano a formare mille dubbi, ma non proferisce parola.

Arriviamo davanti alla sua macchina e mentre io salgo dentro lui carica la mia valigia nel portabagagli.

Sale in macchina e sbatte forte la portiera segno che è arrabbiato.

Allaccio la cintura di sicurezza ed inizio a guidare fuori dal finestrino.

I primi dieci minuti di viaggio sono silenziosi e la tensione è tanta.
Josh non fa altro che picchiettare le mani sul volante senza mai smettere.

Arriviamo ad un punto di svolta quando siamo davanti ad un semaforo rosso.

Stringimi a te 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora