Capitolo 43

5.7K 166 94
                                    

...2 settimane dopo...

Torno a casa dall'università intorno alle 13:30.

Sono stanchissima.
Appendo il giubbotto sull'attaccapanni e dopodiché mi dirigo in cucina.

Guardo in frigo in cerca di qualcosa da mangiare.

Non avendo voglia di cucinare metto una pizza surgelata in forno e dopodiché vado a sedermi in salotto.

Una settimana fa è iniziato il secondo anno di università.
Inutile dire che ho tanta paura.
Paura di non farcela, di non essere in grado di portare tutto avanti.

Mi manca la settimana di relax che ci siamo presi io e Josh a Parigi.
Per fortuna ce la siamo goduta fino alla fine perché stanno iniziando i mesi più difficili.

Ci vediamo veramente poco negli ultimi giorni.
Entrambi impegnati con lo studio ed il lavoro.

Il nostro momento da soli è durante la cena e poi a letto prima di dormire.
Quest'ultima parte è la mia parte preferita della giornata: quando entrambi esausti, ci buttiamo sul nostro letto.
Sdraiati vicini e lui che mi tiene abbracciata mentre parliamo della nostra giornata e ridiamo un po' fino ad addormentarci insieme.

Non ci sono parole per descrivere il rapporto che ho con Josh.

Quando ci siamo messi insieme la prima volta, non pensavo che saremmo arrivati così infondo.
Non pensavo al futuro e basta.

Credevo fosse una semplice cotta negli anni del liceo.
Onestamente, una piccolissima parte di me pensava anche che una volta iniziata l'università ci saremmo lascati a causa dei nuovi ritmi frenetici.

Anche se già allora il mio amore per lui era grande, anche se ancora non ne ero completamente cosciente.

Poi ci siamo lasciati ed io sono scappata via.
Allora pensavo che fra di noi non ci sarebbe più stato niente, ma ho cambiato idea quando ho scoperto che ero incinta.
Da allora sarei sempre stata legata a lui comunque siano andate le cose.

L'aver perso il bambino mi aveva nuovamente fatto cambiare idea, soprattutto con la reazione di Josh.

Ma sempre lui mi ha fatto cambiare idea.
Mi ha salvata dall'oblio in cui ero caduta.
Non ero più in me.
Non parlavo quasi mai, non ridevo MAI, non mangiavo...non vivevo.

Quando ha iniziato a riavvicinarsi a me, qualcosa è cambiato.
Ha fatto risorgere il mio cuore a pezzi.

In seguito, l'essere andati a vivere insieme mi ha fatto scoprire nuove sfumature di lui che ho imparato ad apprezzare e ad amare.

Provando nostalgia di lui, lo chiamo.

<<Hey amore!>> mi saluta con quella sua voce profonda e sensuale

<<Come va?>> chiedo

<<Bene anche se andrebbe molto meglio se tu fossi qui con me.
O, io con te.
Comunque, sono appena uscito dall'ultima lezione e adesso sto correndo subito in studio.
Oggi forse andremo anche in tribunale>> spiega entusiasta.

Vorrei dirgli di lasciare tutto e venire qui da me...da noi, ma il suo entusiasmo mi trattiene.

<<Il tuo capo ti sta facendo fare tante nuove esperienze!>> esclamo invece

Stringimi a te 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora