Pov Edoardo
Nel camerino mi infilavo l'ennesimo paio di pantaloni. Non mi era mai successa una cosa simile! Stare li a provare abiti su abiti come una ragazza!
«Allora, tutto apposto là dentro?»
«Si...»
«Se vuoi entro a darti una mano.»
A quelle parole uscii fuori dal camerino con le mani sui fianchi.
«Fai anche lo spiritoso adesso?»
Milik lasciò scivolare lo sguardo sulla mia figura longilinea.
«Ti stanno un incanto i pantaloni scozzesi.»
Mi sentivo in imbarazzo a causa di quelle considerazioni dirette. E poi mi ero specchiato, mi stavano davvero così bene? Non riuscivo a capire da dove nascesse quello sguardo totalmente compiaciuto sul viso di Milik.
La stoffa dei pantaloni mi fasciava morbidamente le cosce tornite, gli straccali che scendevano sui calzoni e i pugni sui fianchi mi davano un'aria sbarazzina, la camicia e il gilet nero che mi stringeva il busto, eleganza.
Anche dopo aver mangiato, quella visione faceva venir fame al vampiro.
Si susseguirono altre brevi sfilatine. Provò abiti di ogni sorta: dall'elegante, allo sportivo, dal semplice, all'alternativo.
Milik mi guardava compiaciuto, bramoso, desideroso di toccare il mio corpo ai suoi occhi fantastici! Ogni piccola imperfezione umana non faceva che rafforzare questa convinzione.
Innocente e seducente.
Un mix letale.
Impossibile resistervi!
Ad un certo punto uscii dal camerino con indosso una maglia larga e con dei pantaloncini larghi ma fino a metà coscia. Milik sbarrò gli occhi.
«Girati un po'...»
Sbuffai e feci una semplice piroetta svogliata per poi trovarmi di nuovo faccia a faccia col vampiro.
«Felice?»
Milik sorrise.
«Prendiamo tutto. Anche le scarpe.»
«Ehi, no! Non puoi comprarmi tutte queste cose!»
«Si che posso.»