chi è felice rende anche gli altri felici

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T/n's pov

Mi ero risvegliata dopo 2 ore. Dopo aver convinto l'infermiera sul lasciarmi andare tornai a casa, non dovetti tornare nemmeno in classe visto che l'infermiera aveva già portato il mio zaino quando era andata a fare la giustifica della mia assenza.
Appena tornata a casa ho fatto i compiti e mangiato qualcosa , malgrado non riuscivo a muovermi decisi di andare a lavoro e quindi lasciato il bigliettino in cucina mi diressi verso il primo edificio.
A metà strada venni chiamata dalla preside che mi disse di dirigermi subito nel suo ufficio a scuola.
Appena arrivai a scuola, mi diressi verso l'ufficio della preside, appena entro vedo i miei tre capi,dei miei tre rispettivi lavori part-time seduti davanti alla preside. Avevo tanta paura in quel momento.

Preside Kim:"signorina Park l'ho chiamata qui perché come lei vede sono venuti i suoi tre datori di lavoro a fare una chiacchierata con me"

Oddio stavo morendo dentro, non solo per l'enorme dolore che sentivo allo stomaco , ma anche perché avevo paura di cosa sarebbe successo da lì a poco.

Preside Kim:"e ci siamo messi d'accordo che loro ti licenziano perché non possono più sopportare il fatto che tu stressi la tua vita in questa maniera che è prevalentemente scuola lavoro e studio e anche a me da un po' di fastidio,tu hai tutto il diritto di divertirti come tutti gli altri quindi hanno deciso di licenziarti e ci siamo messi d'accordo che noi insieme pagheremo per i tuoi studi, senza me e senza però, è deciso punto e basta ,io non cambio idea"

Ma perché loro non capiscono io devo dimostrare al mondo che io valgo qualcosa, devo dimostrare ai miei genitori che sono la migliore come loro hanno sempre voluto, io lo faccio per la loro felicità e questo a me non va bene non voglio che mi licenzino solo perché di punto in bianco cercano di essere persone migliori.

Tornai a casa senza dire un parole, mi avevano detto che mi avrebbero anche mandato dei soldi ogni mese, ma loro non capiscono che io non ho bisogno di soldi ma ben si affetto.

Erano ancora le 6 del pomeriggio quindi erano passate 2 ore da quando i ragazzi erano a casa.

Entro in casa e vado subito in camera mia e di Jungkook.
Dopo un po' entrò Jungkook che appena mi vide cominciò a sorridere e mi corse contro abbracciandomi. Non capivo il motivo ma lo lasciai fare perché in quel momento anche tutto l'affetto del mondo era poco per me e io avevo bisogno di cure, attenzioni e di essere amata.

Jk:"finalmente sei tornata, lo sai mi hai fatto prendere un bel colpo quando l'infermiera ha portato la giustifica,poi dopo la fine delle lezioni eri sparita anche dall'infermeria e non eri nemmeno a casa.ma sei stupida per caso almeno dieci che cosa avevi o perché eri in infermeria."

io:"ecco ero solo andata lì perché avevo tanto mal di testa e non riuscivo più a sopportarlo"

Jk:"aspetta non avevi detto che tornavi tardi e che era andata ad aiutare i tuoi amici per fare i compiti come ci avevi detto ieri?"

Io:"ecco...i'miei amici' mi a hanno cacciato dicendo che avevano trovato una ragazza più bella ed intelligente rispetto a me"

Jk:"quindi da oggi non dovrai più andare ad aiutarli?"

Io:"sì"

Appena finito di parlare lui comincia a saltellare dalla gioia facendomi sorridere.

Visto che era venerdì e che di sabato non c'era scuola mi sono messa d'accordo con l'autista di portarci in un posto bellissimo.

FOR YOU~JungkookxreaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora