Capitolo 39

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Tutto sembrava essersi fermato in quell' esatto istante, lo stesso, in cui Camila, vide le labbra di quella che pensava essere la sua fidanzata, appiccicate a quelle di un'altra ragazza. La cubana sentì una fitta trapassarle il petto, come se un coltello, le avesse appena lacerato il muscolo che le donava la vita. Il respiro cominciò a farsi più debole ed irregolare, complice anche l'ambiente affollato e chiuso. Cominciò a girarle la testa, tanto che Lucy, accanto a lei, dovette sorreggerla per un braccio per far sì che non cadesse.

Camila era pietrificata, come se il suo cervello non rispondesse più a nessuno dei suoi comandi. La scena che si era ritrovata davanti agli occhi le aveva appena frantumato il cuore in mille pezzi. Non riusciva nemmeno a piangere da quanto era rimasta scioccata e poi, non avrebbe voluto dare la soddisfazione a Lauren di vederla stare male. Strinse i pugni cercando di prendere forza da quel gesto, fece un respiro profondo e si diresse verso la corvina, che all' improvviso aveva perso il sorriso che aveva stampato sulla faccia pochi secondi prima.

" Quindi era questo il motivo della tua confusione no? Volevi avere la libertà di limonare con la prima che passa giusto?" - la cubana si mise di fronte a Lauren -

"No, Cam.."

Prima che la corvina potesse finire la frase, le dita di Camila si stamparono sulla sua guancia, lasciandole un evidente segno rosso, tanto che iniziò a massaggiarsi la parte colpita. La cubana le aveva appena tirato uno schiaffo e non si era pentita minimamente di averlo fatto.

Tutti rimasero colpiti dalla sua reazione così veemente ma Camila, dentro di sé, stava per esplodere, la rabbia che covava era davvero tanta.

"Camila non credo che dovremmo arrivare alle mani, noi..." - la cubana fulminò con lo sguardo Demi -

"Mettiamo in chiaro alcune cose.." - iniziò Camila, andando a pochi centimetri dal viso della ragazza - "punto primo, sei una sgualdrina che se la fa con le ragazze fidanzate perché non ha una vita vita proprio da vivere e si intrufola in quella degli altri. Sei così piccola d'animo e non vale neanche la pena prenderti in considerazione. Punto secondo, noi? Esiste già un noi Lauren? Rispondi! Visto che sei così tanto una donna forte, audace, intraprendente, rispondi!" - le urlò in faccia la cubana -

"Camz io non..." - in quell' istante, Lauren vomitò sul pavimento del locale -

"Che schifo Jauregui! Stasera più in basso di così non potevi cadere!" - disse sorridendo Lucy -

"Camila lascia che ti spieghi che.." - la corvina, dopo essersi ripresa un attimo, provò a prendere il braccio della cubana che subito si divincoló -

"Fammi indovinare Lauren, non è come sembra giusto? Non eri ubriaca fradicia, mentre infilavi la lingua in bocca ad un'altra che non ero io? Mi sono inventata tutto vero?" - esclamò ironica Camila -

"Sei proprio pessima Jauregui, già lo pensavo, ma fino a questo punto!" - rincaró la dose Lucy -

" Finitela! Non vedete in che condizioni sta? Lasciatela in pace!" - urlò Demi prendendo le difese della corvina che si era accovacciata a terra -

"Ma che bella scenetta! La tua amante che ti difende dalla strega cattiva, poverina!" - la prese in giro Camila -

"Se la ami così tanto come fai credere, prenditi cura di lei, invece di starle sempre addosso come una zecca!"- continuò Demi -

In quel momento Camila dovette trattenere il suo istinto di saltarle al collo e dopo aver fatto un respiro profondo per calmarsi, si avvicinò alla ragazza con uno sguardo che se avesse potuto, l'avrebbe uccisa.

" Fingeró di non aver sentito, per la tua incolumità almeno..." - la cubana si avvicinò a Lauren - "e per quanto riguarda te, ti avevo dato il beneficio del dubbio. Avevo deciso di non credere a tutto quello che dicono su di te, mi ero ripromessa di conoscerti e farmi una mia idea sul tuo conto..."

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